Ristoranti francesi: c’è ancora un seguito sull’argomento “le violenze in cucina”

per chi è interessato all’argomento ecco il poderoso seguito che la cosa ha avuto in Francia:

da: Atabula

Violences en cuisine : l’état de la situation en 12 points

par Franck Pinay-Rabaroust /

Le sujet est sur toutes les lèvres. Au sein des brigades, dans les rédactions ou dans les écoles hôtelières, les violences en cuisine sont devenues en quelques mois un sujet central. Continua la lettura di Ristoranti francesi: c’è ancora un seguito sull’argomento “le violenze in cucina”

Il ristorante della settimana: Il Sogno di Finale Ligure: un menu interessante!

Finale Ligure

Il SOGNO

a FinalBorgo

Via Brunenghi 151

Tel. 019 695472

– 349 528 2014

www.ristoranteilsogno.it

 

Ai quattro “Rivieraschi” che mi leggono, propongo questa settimana di mettere in programma una trasferta leggermente fuori porta, verso l’ameno borgo di Finale Ligure, che però è a soli due minuti dall’uscita autostradale. Per arrivare qui basta poi portarsi sulla via Aurelia a est della Stazione FFSS e prendere verso monte per 2 circa chilometri. Non ci sono altre strade e anzi, attenzione, FinalBorgo è piena di divieti ZTL a tempo e “trappole” il cui flash, come quello sul ponte di legno non perdona.

Evitate tali “accoglienze” dell’amministrazione comunale godetevi le ottime risorse di parcheggio nei dintorni dell’arrivo. Ecco il locale, non appariscente: si scendono due gradini e si percepiscono subito profumi di buona cucina. La porta d’ingresso a volte non sigilla e importa il gelo dal rio antistante, ma ci sono provvidenziali seconde porte verso le sale, dove i termosifoni sono provvidenzialmente bollenti (in estate il bel giardinetto dehor estivo è un plus, tranquillo e ameno). L’insieme è ben sistemate, con tavoli e mise en place di una certa classe, vetrinette di vini, fiori freschi ad ogni tavolo, quadri “toghi”, ambiente un po’ datato ma gradevole. Dal canto suo l’accoglienza del patron, che non manca mai in sala, ha molte frecce al suo arco e, aprendo alla vera convivialità, finisce per farvi sentire “un principino” ma senza sdilinguamenti fuori luogo. Un menu conveniente? Quello di mare, ma di questo mare, con un “Capitaine”, che pesca solo nel Mar Ligure evitando acque internazionali… eccolo: 1) Insalatina tiepida di piccole seppie nostrane, con verdure lesse e salsa verde genovese – 2) Maltagliati di pasta fresca con ragu di gallinella di mare e carciofi – 3) Pescato del giorno al sale, con buona purea di patate olive taggiasche e carciofi saltati – 4) Infine il semifreddo ai fichi secchi con noci, ricotta e ganasce al cioccolato fondente per chiudere veramente in bellezza. Il suo prezzo? A fronte di questa accoglienza tanto calorosa, le addizioni sono soltanto tiepide: estraete 35 euro, un gesto indolore rispetto alla qualità ma anche alle quantità serie che vengono servite qui. Per scegliere tra i 200 vini, occorre tempo, ma non danaro; quello di primo prezzo costa € 14,50 ed è il bianco Stregato dalla Luna di Lvnae. (Greco Malvasia Trebbiano) di soli gradi 11.50, un provvidenziale anti … palloncino. luigino.filippi@alice.it (da La Riviera del 5/3/2015)

Guffanti e l’ONAF da Tripodi a Vallecrosia Venerdì alle 20.30

Erio

Dal sito de “La Stampa”

Vallecrosia, venerdì al ristorante Erio una serata dedicata ai formaggi

Organizza l’Onaf di Imperia

 

Una selezione di formaggi

Venerdì, alle 20.30, al ristorante Erio di Vallecrosia si terrà una degustazione/cena organizzata dall’Onaf di Imperia ( Organizzazione Nazionale

Assaggiatori Formaggi ). Sarà presente Carlo Fiori della Ditta Luigi Guffanti di Arona, che presenterà un ricco buffet, articolato su diverse tipologie di formaggi: freschi, morbidi, stagionati e Continua la lettura di Guffanti e l’ONAF da Tripodi a Vallecrosia Venerdì alle 20.30

Violenza in cucina. In Francia il dibattito è serrato

Violences en cuisine : le magazine L’Hôtellerie-Restauration totalement dépassé par les événements

Da Atabula, par Franck Pinay-Rabaroust /

Manifestement, la journaliste Nadine Lemoine est bigrement gênée aux entournures. Dans son édito publié dans la dernière livraison du magazine L’Hôtellerie-Restaurant, elle aborde la question des violences en cuisine sous un angle assez inattendu : celui de la minimisation des faits de violence et de leur maximisation malsaine par les médias. Autrement dit, la téméraire Nadine Lemoine se place en avocate de la cause des chefs, attaqués et vilipendés par une presse hostile. Continua la lettura di Violenza in cucina. In Francia il dibattito è serrato