La recensione. A Vallecrosia il Ristorante CORALLO

Vallecrosia – RISTORANTE CORALLO – Lungomare Marconi 68

Tel. 01841956246 – www.ristorantecorallo.com

Al lungomare pedonalizzato, da tempo non si accede più con l’auto. Ma, trovandovi sulla SS 1 Aurelia, denominata Via Aprosio, al civico numero 464, svoltate verso il mare alla rotonda e troverete un capace parcheggio (semiasfaltato), dal quale un breve viottolo spartano “buca” i palazzoni del lungomare menandovi di fronte al ristorante sovrastante la spiaggia.Il locale, solare anche di sera, brilla nella notte come unica nota di vita in bassa stagione sulla passeggiata. In estate diventerà invece un indirizzo movidaiolo con tanto di serate danzanti multi generazionali, ferme le sistemazioni di classe e di una certa eleganza al piano passeggiata.

Il ristorante è aperto da oltre 30 anni ed è uno dei rari indirizzi che espone senza remore i nomi dello staff di cucina, a cominciare dallo chef MANUEL MARCHETTA, il suo secondo MIRKO MUZZIOLI e il pasticcere ANDREA TROMBONI: una squadra ben collaudata ed affiatata.

Sei gli ANTIPASTI (€ 16-25), tra i quali i Gamberi di Sanremo, su passatina di Fagioli di Pigna con aglio nero fermentato; oppure il Baccalà 45° in zuppetta di ceci alla ligure. Cinque i PRIMI PIATTI (€ 16-28), tra i quali le Vele al pesto con patate e piselli freschi, oppure le Tagliatelle di oliva Taggiasca con ragu di coniglio e crema carciofi. Dei sei SECONDI (€ 24-30), oltre al pescato del giorno in ogni fattura a 9 euro l’etto, potete optare anche sul grill di Gamberi e scampi a 8 euro l’uno. I DOLCI (€ 8), purtroppo vengono annunciati solo a voce ma non mancano mai il Tre cioccolati in gelée di pere, così come è sempre disponibile la Tarte Tatin su crema di vaniglia per chi desidera francesizzare un po’. Conseguentemente, il conto ALLA CARTA, compresi 3 euro di coperto, per tre portate più dessert oscilla tra i 70 e 100 euro.

Esiste però anche il MENU DI MARE (60 euro), per tutto il tavolo, che è costituito da cinque portate già descritte in carta, più il dolce Tiramisù, con possibile abbinamento a 4 bicchieri ben selezionati. Ma se davvero, oltre che buongustai, siete anche dei curiosi, potreste esplorare l’inventiva di Manuel il quale, oltre a preparare piatti classici o quasi, si diverte un mondo a proporre alcune sue ricette “evolute”. Dice il detto popolare “Dei palati uguaglianza non può stare, perciò non s’ha dei gusti a disputare’, e  il  MENU IMPRONTA (€ 100) prevede ben 11 “corse”, con cosarelline decisamente più “spinte”, anche come presentazione. Per questo menu è scritto che la scelta delle portate è a fantasia dello chef e la sequenza è uguale per tutto il tavolo ma, stante la disponibilità dello staff, qualche adattamento lo si può ottenere, senza domandare di … dividere il tavolo in due. Il Plus sarebbe anche il possibile abbinamento ad una degustazione di 7 bicchieri di vino ad hoc per ogni portata, come previsto in carta. 

LISTA VINI: le bottiglie italiane ed estere sono oltre un migliaio, italiane e straniere, dagli Champagne ai Super Tuscans, per tutti i gusti e preferenze ed anche per ogni tasca dai 30 euro fino a prezzi a quattro zeri. E’ forse il ristorante più fornito di vini della Liguria intera: un TOP fuori discussione.

Il SERVIZIO? In questa casa non troverete le “usuali” geremiadi sulla crisi dell’ ho.re.ca. fuori stagione. La famiglia BIAMONTI (Luca, Kevin, Katia, Daphne) pare spensierata ed anzi trasmette serenità, attenzione, dedizione, professionalità, positività: un insieme con il quale esaltano e partecipano al vostro momento di buon vivere… Date retta, non vi resta che fidarvi e prenotare!

Due realtà nel mondo del vino… Nasce il club da 100 mila all’anno e prosegue il caporalato a 8 euro l’ora

credito foto, come sopra.

“Nasce Domus Artium Reserve, un club per degustare i migliori vini del mondo, riservato a operatori, winelovers e imprenditori che vede tra i soci fondatori Berrett Wissman presidente onorario di Img Artist, agenzia di management artistico mondiale, Yannick AllenoMichel Rolland e gli italiani Riccardo Cotarella e Carlo Cracco. Quota d’ingresso 100mila dollari con inclusi due/tre viaggi degustazione e la partecipazione ad alcuni eventi cultural-gastronomici. La notizia l’ho captata su Il Golosario di Paolo Massobrio. “Tra i servizi offerti anche la possibilità di farsi il proprio vino con la consulenza dei migliori enologi del mondo. @ Peccato che nel mondo del vino non sia tutto oro quello che luccica. Dopo il clamore scatenato dall’inchiesta di Al Jazeera sui braccianti nelle Langhe pagati pochi euro, arriva il blitz anti caporalato che ha permesso di individuare 9 intermediari che stipulavano contratti al di sotto del minimo fissato ovvero 8 euro l’ora (di cui 2 però trattenuti per il trasporto), uniti a condizioni di vita al limite del disumano. Una situazione che La Stampa di oggi fotografa con il titolo “Gli schiavi nelle vigne“. Al momento non è ancora chiaro se i committenti fossero a conoscenza o meno della situazione: “Le indagini sono in corso” spiegano gli inquirenti.”

La recensione: La Kambusa, a Sanremo

Sanremo Fraz. Bussana – LA KAMBUSA – Via a mare  87

Tel  018414537

Come sempre nell’antica Liguria fronte mare esposta a ventacci e procelle, le porte sono strette ed hanno due ante, per cui qui entrerete portando avanti prima una spalla e poi l’altra. Mezza porta è a vetri e sono simpatiche le tendine della nonna, istituzionalmente utili per evitare la visione del salino che talvolta si ripristina in poche ore, ma qui inutilmente, perché il patron li deterge ogni volta necessaria.  L’AMBIENTE, per una trentina di coperti, ha colori chiari, di candore impeccabile, sistemazioni tradizionali (con tovagliato), candele ad ogni tavolo, piccoli bouquet di fiori, stoviglierie e cristallerie eleganti, musica di sottofondo strumentale priva di gorgheggi canori non sempre indicati per la conversazione al tavolo, clientela eterogenea ma generalmente calma e dai toni discreti.  

La CARTA CIBI cambia poco da un anno all’altro, attestandosi su ricette riuscite e collaudate e, ovviamente, seguendo la stagionalità di alcune materie prime, come carciofi, funghi, tartufi (anche Bianco d’Alba Tuber Magnatum Pico, raro a reperirsi nei ristoranti della Riviera) e si apre in prima pagina con TRE SPECIALITA’ che vengono preparate soltanto su prenotazione: la Paella alla Valenciana (€ 30), la Zuppa di pesce (€ 33), l’Aragosta o l’Astice dello chef prezzati a seconda della stagione. Seguono poi le seguenti liste, molto ben distinte e descritte:

Quattro ANTIPASTI DI MARE (€18-20) tra i quali la Tagliata di tonno in crosta di Pistacchi di Bronte, insalatina di campo ed olio EVO; oppure i Moscardini in guazzetto con Fagioli di Pigna.Due ANTIPASTI DI TERRA (€ 16), ovvero lo Sformatino ai broccoli con fondente di Toma oppure di Peperoni, emulsione di acciughe ed olive Taggiasche.

I PRIMI PIATTI DI MARE (€ 18-22) sono quattro. Tra questi i gnocchetti di patate, gamberi e pesto di pistacchi; oppure il Risottino ai carciofi e bottarga di Cabras. I PRIMI PIATTI DI TERRA (€ 16-18) sono tre, tra i quali i Ravioli al brasato, burro fuso ed erbette provenzali, oppure il Risottino al Gorgonzola dolce e guanciale croccante.

Per i SECONDI DI MARE, la carta specifica soltanto che “pesci e crostacei sono proposti giornalmente secondo le disponibilità del mercato e la fantasia dello chef” a 25-30 euro per il pescato e 35-38 per i crostacei. Per i SECONDI DI TERRA (€ 26-32) viene proposta una serie di Filetti in otto tipi di preparazione. Quattro i CONTORNI (€ 6-7) che comprendono insalate e verdure, preparati, ovviamente preparati al momento. 

Per i 16 DESSERT in stagione troverete una delle migliori scelte di FORMAGGI della provincia. Quanto ai DOLCI non esiste la carta, ma il patron si compiace di “recitarli” ed anche replicarli con garbata dizione , senza arrovogliarsi in afosità; lasciategli  assolutamente completare l’elenco e su 15 proposte ne troverete sicuramente più d’una di vostra preferenza. Ovviamente il plus sarà anche l’abbinamento con un vino a bicchiere. 

La CARTA VINI (oltre 150 etichette), sta subendo l’inevitabile aumento nelle nuove forniture, ma offre ancora la possibilità di reperire qualche bottiglia a prezzo “ante”, ad esempio quattro reputati Champagne a meno di 60 euro, un Radici Taurasi Mastroberardino a 35 euro e diverse invitanti etichette intorno ai 25 euro. Disponibili mezze bottiglie e vini a calice, serviti con generosità.

CONCLUDENDO: un locale alla mano dove tutto è piacevolmente soft, ma non attapirato,così come pure il SERVIZIO, effettuato in prima persona dal patron con professionalità, gentilezza e un sorriso comunicativo. In calce alla lista è indicato che il servizio non è calcolato in percentuale ma con un fisso di 2 euro a persona, ma mi pare che, salvo pasti insolitamente frugali, il balzello non venga mai applicato per cui anche il conto, alla fine, sarà un atto di fede per un vostro ritorno.