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misure antipandemia? sono le medesime di quelle anti-Vaiolo di due secoli orsono. Ecco la copia de “La Gazzetta Universale” del 25 dicembre 1779.

In questi tempi di “ritiro”, ho riordinato la libreria e, in una seconda fila, è saltata fuori questa antica pubblicazione. Il giornale dell’epoca , oltre a dare la notizia di un terremoto a Portici, scrive delle misure disposte dall’ “Ordine del Consiglio di Polizia di Genova” del 18 dicembre 1779, valido anche per gli altri “sobborghi” liguri, contro la “strage provocata dal vaiolo”. Sono le stesse adottate nel 2020 …

Ecco l’elenco dei 33 grandi ristoranti chiusi negli ultimi anni in Costa Azzurra e dei 24 “antichi” ma ancora in esercizio.

Il Louis XV di Montecarlo in una foto ante rinnovamento dei locali.

Nel post precedente accennavo al fenomeno. In Costa Azzurra molti, troppi ristoranti con una loro “personalità”, hanno chiuso poco alla volta, negli ultimi 30 anni (senza fenomeni di pandemie). Ecco quelli che ricordo e che a suo tempo recensìì (certamente un elenco non completo) da Mentone a Cannes:

A Menton: l’Aiglon.

A Roquebrune: Le Roquebrune (Madame Marinovich) – Le Vistaero

A Montecarlo: il Salon dell’Hermitage – Dominique Le Stanc – il Bec Rouge – Le Cabaret – Les Folies Russes – Da Giacomo – Chez Maxime – Le 900.

A Beaulieu: Le Metropole – Le Provencal

A Cap Ferrat: Le Petit Trianon

A Villefranche: Le Massoury

A Nizza: Le Florian (dove adesso ha chiuso Rolancy’s) – Los Caracoles – – La Rotisserie de Saint Pancrace – Le Palais Jamais – Madame Barale – La Poularde Chez Luqullus – Don Camillo – – Le Gourmet Lorrain –

A Saint Martin du Var: Issautier

A La Colle sur Loup: La Belle Epoque.

A Cagnes sur Mer: Restaurant des Peintres

A Antibes: La Bonne Auberge (era il N. 1)

A Juan les Pins: La Terrasse du Juana

A Golfe Juan: Tetou

A Cannes: Le Royal Gray (con Chibois) – La Cupole du Carlton

A Mougins: Roger Vergé – Le Relais a Mougins

A Mouans Sartoux Le Palais des Coqs

Sono invece ancora vivi e vegeti altri locali storici, ma ma spesso non sono più all’altezza dei loro giorni migliori, i seguenti:

A Montecarlo Il Grill e il Louis XV all’Hotel de Paris – l’Elsa – il Robuchon –

A Eze : La Chèvre d’Or – Le Chateau Eza – Cap estel

A Beaulieu: La Reserve – l’ African Queen

A Saint Jean Cap Ferrat: La Voile d’Or – Le Grand Hotel du Cap

A Nizza: Le Chantecler – l’ Ane Rouge –

A Cagnes: le Cagnard

A Vence : lo Chateau du Domaine Saint Martin

A Saint Paul de Vence: La Colombe d’ Or – Le Saint Paul

A Biot: Le Jarrier – Le Terrailler

A Antibes: Les Vieux Murs – Bacon – Le Pavillon de l’Eden Roc

A Juan Les Pins: Les Belles Rives

A Cannes: La Palme d’or

A La Napoule: l’Oasis

20 raccomandazioni per il essere un ottimo avventore

Federico Umberto D’Amato, direttore alla Guida de L’Espresso dagli anni ’80 agli anni ’90. fu uno dei miei primi Coordinatori. A quei tempi era anche il numero 1 dei Servizi Segreti della Repubblica Italiana. Nella sua duplice veste, nel 1984 si divertì a pubblicare da Rizzoli un libro: “Menu e Dossier”, oggi rarissimo a trovarsi, che sto rileggendo piacevolmente in questi giorni.

Nel capitolo “RACCOMANDAZIONI PER IL CLIENTE”, trovo:

1. Ricordate che il “cliente ha sempre ragione”, ma qualche volta no.

2.Il cliente che ha prenotato è già in partenza psicologicamente privilegiato dal ristoratore.

3.Se cambiate idea, disdicete in tempo utile la prenotazione.

4.Nel caso di ristoranti particolarmente buoni, al momento della prenotazione prendete accordi con il maitre per avere una specialità del locale. Troverete l’astaco vivo e la costosa bottiglia di annata già aperta per godervela al meglio.

5.Un buon pranzo è cosa importante.Il cervello si comporta come un calcolatore che raccoglie tutti i dati psicologici, umorali, fisiologici, e ne trasmette il programma allo stomaco con lo stimolo dell’appetito. Prendetevi un momento di relax e formulate anche voi un giusto programma adeguando le vostre scelte alla circostanza, prevedendo la sequenza dei sapori e la disponibilità del vostro stomaco.

6.Difendetevi dalla attrazione dei troppi antipasti e del cestino del pane.

7.Se siete in parecchi ai tavoli evitate l’eccessiva parcellizzazione delle “comande”

8.Ordinate il pasto completo, senza aspettare di aver finito il primo per scegliere il secondo. Se il ristorante è serio e la cucina è espressa avreste un troppo lungo intervallo tra i due piatti.

9.Affidatevi al consiglio dello chef o del patron. Se è onesto e conosce il suo mestiere potrà utilmente contraddirvi ed evitarvi ordinazioni troppo pantagrueliche o risparmiarvi errori.

10.Non cambiate idea dopo l’ordinazione. Cocò Chanel diceva “C’è un momento in cui l’opera non si può più toccare: è quando è sul fuoco”.

11.Mettete in bilancio quanto spendere e fate l’addizione mentalmente prima di ordinare. Eviterete indignazioni sbalordite al momento del conto.

12.Sopratutto quando il piatto è buono, cercate di capire il motivo del prezzo: materia prima, mano d’opera, tasse e legittimo guadagno.

13.Diffidate dei ristoranti dove vi portano subito i piatti ordinati. In tal caso sono sempre precotti o riscaldati. Pazientate 25-30 minuti prima che vi giunga il primo piatto.

14.Siate indulgenti per un piatto sbagliato (o che credevate tale) anche in un grande ristorante. Ma fatelo rilevare con cortesia al ristoratore che, se avete ragione, sarà il primo a rammaricarsene.

15.Però non fate critiche se non avete sufficiente esperienza e solidi argomenti. Vi esporreste a una brutta figura, specie verso i commensali.

16.Regolate il conto alla cassa, sopratutto se avete ospiti di riguardo o se avete l’abitudine di spulciare voce per voce.

17.Se siete stati soddisfatti esprimetelo calorosamente e, se l’orario di servizio e le circostanze lo consentono, andate all’ingresso della cucina per complimentarvi con il cuoco.

18.Se il ristorante ha un sommelier degno, consultatelo ed elencate i piatti scelti per ottenere consigli sui vini adeguati.

19.Se avete ospiti non assumete atteggiamenti patriarcali. Se siete in grado di farlo, consigliate loro, ma sommessamente, le specialità del locale.

20.Se dovete fare un brindisi allo Champagne o allo Spumante fatelo all’inizio del pranzo, perché le “bollicine” sono un aperitivo ideale. Mentre a fine pasto sono ammazza-stomaco. Inoltre prima del pasto c’è atmosfera più adeguata, mentre dopo il dessert i corpi e gli spiriti sono ormai intorpiditi.

10 cose da fare a Torino e dintorni …

Nuovo week-end a Torino e nuovi eventi in programma. Il 2° fine settimana del mese di settembre è ricco di appuntamenti. Ecco la selezione delle 10 cose da fare a Torino venerdì 11, sabato 12 e domenica 13 settembre 2020. Ninché altri eventi programmati in questo periodo di fine estate

La Sfida al Barocco: capolavori dal mondo in mostra a Venaria.

La Vendemmia al villaggio di Fontanafredda

I 12 posti imperdibili dove fare merenda.

Il link è il seguente: https://4bos5.r.a.d.sendibm1.com/mk/mr/RsYagj-8AO-5HckMPYa-k33uVQLVtpc4u4KIp2xIQTnv35gILrzHUAy5MB3v-RRYA4fuwvfwY4ZebKTQ1rU-ttN6N8_QtZkr0UKb8w3qDFxicA