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Stabilimenti balneari: in Liguria concessioni sino 30 anni? Il PD chiede, per l’Italia, da 30 a 50 anni.

spiaggia e pista ciclopedonale lunga km 25Regione Liguria ha approvato due normative che  sembrerebbero in contrasto con la direttiva europea Bolkestein  sugli stabilimenti balneariSino ad oggi essi smontare ogni anno, lasciando la spiaggia intonsa. Sarà ancora così in futuro, visto che le concessioni saranno rinnovate ogni 30 anni…? Il provvedimento però potrebbe essere annullato dal Consiglio dei Ministri …. A foa du Bestente a cuntinua!

Contrordine, secondo quanto pubblica L’UffPost del 9 novembre, parrebbe che il Ministero stia per arrivare a periodi TRANSITORI da 30 a 50 anni… Che bella transitorietà…  L’Italia, sempre così ligia a recepire le disposizioni UE, in questo caso dimostra che se vuole se ne infischia.  Ecco il testo dell’UffPost:

 

L’Unione Europea norma olive, vongole, orti casalinghi etc…

UETaggiasca o Giuggiolina,  il sosia del Parmigiano,  le vongole sotto ai 2,5 cm. , le regole sull’Arancino, gli orti casalinghi,  i sacchetti per la frutta e verdura a pagamento se non sono ecocompatibili, le regole per installare sciacquoni,  sugli elettrodomestici ed altre norme che paiono quasi follie o bufale… Un interessante articolo spiega e commenta tali norme  e le direttive UE(partorite dai nostri rappresentanti nelle “popolose” e  costosissime oltre che inspiegabili 2 sedi di Strasburgo e Bruxelles – ndr). Il sito è il seguente: http://www.butac.it/i-sacchetti-dellorto-frutta-e-le-direttive-folli-dellunione-europea/ in Europa.

 

 

 

La musica “a stecca” favorirebbe una più rapida turnazione dei tavoli?

rnrvllagSu Madame Figaro, Jean-Sébastien Stehli,  spiega che a Parigi «Se volete avere una conversazione decente col vostro commensale, se tutto ciò che volete sentire è il suono dei piatti che si posano sul vostro tavolo e quello dei bicchieri che fanno cincin, allora la “vostra rive” è la sinistra» (della Senna).. «Al contrario, la rive droite è quella capace di far schizzare l’asticella di un audiometro».

Poiché «troppo rumore affatica l’organismo, la tendenza per i clienti è inconsciamente di consumare al più presto e andarsene. Ciò favorirebbe una maggior disponibilità per la turnazione dei tavoli e i doppi o tripli turni di clienti. Inoltre la musica assordante stimola la gente a consumare più alcoolici.

Vabbè, ma che fare se, visto l’ambiente, un cliente ignaro delle usanze, si alzasse dal tavolo e uscisse rinunciando a consumare?