Il meccanismo è semplice: l’utente, azienda o privato che sia, si iscrive al sito, dove potrà vendere prodotti, merci o servizi aziendali, “ma anche tutto ciò che si possiede e non si utilizza più – spiegano dall’azienda – come ad esempio vecchi mobili o capi d’abbigliamento”. Il ricavato delle vendite viene incassato in forma di IBcredit, una moneta virtuale che potrà quindi essere utilizzata per acquistare merci e servizi offerti da tutti gli altri utenti della rete. Per il 2015, il valore degli scambi dovrebbe aggirarsi sui 3 milioni di euro, con una media di venti operazioni giornaliere concluse.
E’ una notizia di qualche tempo addietro ma l’ho scoperta adesso e voglio pubblicarla qui nell’interesse dei tanti ristoratori che ricevono questa circolare.
Arrestato l’uomo già noto alle forze dell’ordine, specializzato nel raggiro di turisti stranieri e osti del centro storico romano: ai ristoratori si presentava come un procacciatore di clienti, prendendo accordi e promettendo loro di portare gruppi di visitatori, in cambio di una mancia; ai turisti faceva invece credere di essere uno dei proprietari del locale dove li portava a pranzo o a cena.
Il co-fondatore di Facebook Eduardo Saverin (patrimonio 5,1 miliardi di $ secondo Forbes) si sposerà e per farlo degnamente ha effettuato una prenotazione qui: al Grand Hotel du Cap Ferrat, l’intero hotel, dal 23 al 28 giugno, nonché per un giorno l’intero
l’Hotel Cap Estel a Eze sur Mer,
per i suoi 250 invitati.
Il matrimonio approfitterà del sottostante Club Dauphin, con piscina fronte mare.
Anni addietro, capitato io casualmente al ristorante del G.H. du Cap una sera (per la Guida Critica e Golosa Massobrio), assistei a 20 minuti di fuochi artificiali tirati dalle rocce antistanti la piscina e incuriosito chiesi al cameriere. Mi spiegò che faceva festa di matrimonio un politico siciliano. Presi l’ascensore e scesi a vedere, incontrando diversi noti volti italiani della TV.
Da Leonardo a Veronese, dal Pontormo a Tintoretto, fino a Salvador Dalì e a Andy Warhol, l’Ultima Cena è stato uno dei soggetti prediletti dall’arte occidentale. Ma che cosa mangiò veramente Gesù, e che cosa gli hanno fatto mangiare i pittori di tutti i tempi? E come si mangiava, che cosa si beveva, come si stava a tavola ai tempi di Gesù (e del suo collerico padre)? Un libro colto e divertente, ricco di aneddoti e divagazioni, a metà strada fra l’iconologia e la storia materiale, la biblistica e il trivial pursuit (lo schema è a domanda e risposta), soddisfa tutte le nostre curiosità, anche quelle che non credevamo di avere. Si intitola La tavola di Dio, lo ha scritto la giornalista Lauretta Colonnelli, lo pubblica l’editore Clichy di Firenze. Lo abbiamo letto per voi, scegliendo fra le tante perle. Continua la lettura di Il menu di …Gesù nell’Ultima Cena ne La Tavola di Dio di Lauretta Colonnelli→
Rassegna stampa e web, dritte e zibaldone per bucche sernue