Da qualche giorno un acquisto in un negozio di Mentone darà diritto ad uno sconto presso i ristoranti della zona e viceversa. Gli esercenti che aderiscono alla iniziativa esporranno questo contrassegno. La lista degli aderenti compare sul seguente gruppo Facebook: “Aidons nos restaurateurs/commercants Mentonnais/Roquebrunais”
Dal 16 marzo, in Svizzera il più vecchio mestiere del mondo è stato vietato per prevenire la diffusione del coronavirus. Visto che non possono lavorare, alcune lavoratrici del sesso non hanno né un alloggio né da mangiare. Una situazione drammatica che rischia di spingerle alla clandestinità. La maggior parte di loro svolgono la loro attività professionale in un bordello gestito da un manager. In Svizzera, la prostituzione è considerata un’attività professionale indipendente e legale, il cui reddito è soggetto a imposta. In caso di pandemia, le persone che dispongono di un permesso di soggiorno hanno, in teoria, diritto a un’indennità di perdita di guadagno (IPG). La precarietà spinge le lavoratrici e i lavoratori del sesso verso l’illegalità e anche a svolgere la loro attività nonostante i divieti. Ci sono sempre ancora degli annunci in internet nonostante molte piattaforme non pubblichino più pubblicità o inserzioni.
L’associazione di sostegno della categoria, “Fleur de Pavé”, aveva inviato una lettera ai gestori dei bordelli chiedendo loro di essere comprensivi e di dare gratuitamente da dormire alle prostitute. E’ la stessa associazione che nel 2018 aveva lanciato il sito “Call me to play”, una pagina online gratuita (sovvenzionata dalla Confederazione) per pubblicizzare le proprie prestazioni sessuali. Anche a Berna, le autorità hanno chiesto ai gerenti delle case di appuntamento di dare prova di buona volontà.…
ulteriori dettagli sul seguente link:https://www.swissinfo.ch/ita/societa/le-conseguenze-della-pandemia_precariet%C3%A0-o-clandestinit%C3%A0-per-le-prostitute/45687850?utm_campaign=swi-nl&utm_medium=email&utm_source=newsletter&utm_content=o
Il contesto e i fatti ovviamente sono molto diversi, ma è interessante leggere che scrisse l’articolista che consigliava di mangiare soltanto una volta al giorno…
DELIVERY: consegna a domicilio dei pasti. Non più solo pizze, ma ora anche ristoranti stellati, con scelta alla carta, enoteche, bar, etc… . L’elenco, a Milano, è per ora sul seguente link dal quale ho tratto la notizia. https://zero.eu/it/news/come-evitare-il-supermercato-a-milano/
L’ultima novità sono però i “ RESTAURANT BOND” . Chi desidera può comprare oggi dei Buoni Pasto con lo sconto del 50% , da consumarsi quando riapriranno i locali. Lo fa anche qualche ristorante TOP con prezzi adeguati al proprio nome, ma che di questi tempi per qualcuno possono rasentare l’insolenza…
Ci sono inoltre delle Raccolte Fondi (oggi li chiamano crowdfunding) da parte di importanti fornitori. Ad esempio con Nastro Azzurro si può regalare una BIRRAPERDOMANI agli amici in un certo locale.
Si tratta dei DJ di locali di tendenza in Costa Azzurra come Le Monkey di Saint Laurent du Var, La Siesta , il sessantennale locale di Villeneuve Loubet, il Kiss Club di Juan Les Pins… . Propongono ogni sera una compilation in diretta per i loro clienti più fedeli costretti a casa dalla pandemia in atto … Il link è il seguente: https://m.facebook.com/profile.php?id=1208661255