Lo Château Miraval, proprietà nel Sud-Francia di Brad Pitt e Angelina Jolie, vende la prima annata di suo olio d’oliva. Le due stars hollywoddiane, che già commercializzano un Rosé Cotes de Province negli USA, pensano di piazzare circa 10.000 bottiglie da 50 cmc. del loro olio che sarebbe “suave, aux notes d’amande, de noisette et d’artichaut barigoule » ed è confezionato in un “flacon” in gres nero da 29 euro, ovvero 58 euro a litro. Così almeno riporta il sito Atabula al quale vi rimando per altri dettagli.
Gli studenti dell’ Alberghiero di Alassio, in collaborazione con la Cooperativa Olivicoltori di Arnasco (nella foto il Presidente Luciano Gallizia), realizzeranno un biscotto con l’Olio ExtraVergine Arnasca. Se ne prevede poi la diffusione grazie alla collaborazione di diverse entità locali.
Il 23 febbraio a Imperia l’Assemblea annuale del Consorzio di Tutela dell’Olio Extravergine DOP Riviera Ligure ha approvato il bilancio al 31.12.16, che si è chiuso con un utile di € 40.272,53.
Dai lavori dell’assemblea sono emersi alcuni flash interessanti. Lo scorsa annata l’Olio DOP Extravergine Riviera Ligure prodotto è stato di q.li 7.013,44, da 648 aziende, delle quali 558 olivicoltori, 39 frantoiani e 51 confezionatori. Quest’anno invece pare che la produzione sia scesa a meno del 50%.,.,.
“Dop e Presidi (Slow Food) sono gli unici due marchi riconosciuti dai consumatori internazionali e in questo caso, se SlowFood accettasse la richiesta, le procedure sarebbero più veloci e meno burocraticizzate”. Certo, sarebbe un po’ come cancellare secoli di storia. Ma in questo caso il fine sembra giustificare i mezzi: “La Taggiasca è la nostra risorsa principale, non solo dal punto di vista economico ma anche per quel che riguarda il mantenimento del territorio e l’assetto dei versanti. Dovremmo tentare di diventare il Barolo o lo Champagne, dell’olio e delle olive: un nome e un marchio Continua la lettura di Taggiasca? Giuggiolina? oppure… una “supplica” a Slow Food?→