Robert Parker: anche quest’ano afferma di aver assaggiato 30 mila vini. La sua conclusione è che i seguenti sono i primi 50 vini del mondo. Sei sono Italiani.
BIANCHI Continua la lettura di La classifica Parker 2015: ecco i primi 50 vini del mondo
Robert Parker: anche quest’ano afferma di aver assaggiato 30 mila vini. La sua conclusione è che i seguenti sono i primi 50 vini del mondo. Sei sono Italiani.
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L’amica Brigitte Leloup, segnala sul suo sito: Il Magazine de l’Hôtellerie titola : « I vignaioli sono preoccupati”.
Pare infatti che, a partire dal 1/1/2016 sarà consentita in Francia la piantagione di vigne per vini senza IGT ovunque, senza particolari formalità Continua la lettura di Vigne: libere le piantumazioni VSIG (già denominate Vini da Tavola)? |
Notte di Capodanno, 5 sparkling o champagne per brindare con meno di 40 euro.
Cronache del Gusto ha fatto un lavoro certosino, ma ne è venuta fuori una lista da “top 5” di spumante e champagne per brindare la notte di Capodanno con meno di 30 sterline (poco più di 40 euro).
Al “duro lavoro” ci ha pensato il direttore degustazione di Decanter Christelle Guibert che ha raccolto cinque grandi scelte, tra champagne e spumanti provenienti da Inghilterra, Australia e Italia. Ed ecco la sua personale selezione: Continua la lettura di Brindisi Capodanno con 5 Sparkling o Champagne
I produttori di Champagne si uniscono per una campagna di stampa istituzionale. Vitisphere scrive: “C’est une révolution. La Champagne lance une campagne de communication collective.
Champagne 360° : telle est le nom de la communication collective d’ambition internationale que l’interprofession champenoise a officiellement lancée le 11 décembre. Utilisant la prise de vue à 360°, le rendu est saisissant. Continua la lettura di Una rivoluzione: lo Champagne lancia la campagna collettiva “Champagne 360°”.
Cronache del Gusto tratta ampiamente due interessanti argomenti. Sintetizzo qui di seguito.
In Italia Si sta approvando attuazione alla ennesima disciplina europea, il decreto per il nuovo sistema di autorizzazioni per impianti viticoli dal 1 gennaio 2016 al 31 dicembre 2030 (!).
Quindi basta agli impianti viticoli tramite “i ‘diritti di impianto e reimpianto”. Si autorizzeranno nuovi vigneti, reimpianti, conversioni. Ciò sino al max annuo dell’1% della superficie vitata nazionale.
Soggiungo: certo che se, anziché porre i lacci e lacciuoli, i politici e burocrati europei e italiani, lasciassero libertà di vitare il ponente ligure, come madre natura consente, si bonificherebbero le nostre aree dalle serre floricole dismesse, creando occupazione , buon vino ed un insieme di economia virtuosa.