Non è più il Romanée Conti il vino più caro del mondo. Ora l’ha superato il Liber Pater… Non, non quello del nostro calabrese Cirò! Ma un Bordeaux, il cui proprietario Louis Pasquet avrebbe però dichiarato : « Mes rendements ont été divisés par cinq, je n’ai produit que 500 bouteilles et n’en commercialise que 240 pour l’instant. Les demandes sont importantes et les prix sont chers. On élève le vin au rang d’œuvre d’art ». Per altri dettagli il sito è: https://www.vitisphere.com/actualite-89892-Liber-Pater-plus-cher-que-la-Romanee-Conti-et-que-tous-les-autres-vins-au-monde.htm
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Basta al vino che sa di tappo? Nuove tecnologie per eliminare difetti dal vino.
Dall’Australia (Università Adelaide) sta arrivando una importante novità: si interviene su atomi e molecole, grazie allo sviluppo di un polimero che rimuove una metossipirazina, ossia il composto che produce l’aroma di “peperone” nel Cabernet Sauvignon. Inoltre, attaccando delle nanoparticelle magnetiche a questo polimero si separano le proteine dal vino, rapidamente, senza solventi, a basse temperature e senza attivare o pretrattare la superficie. Per il vino ciò consentirà di gestirne le molecole per ottenere un gusto o una consistenza migliore.
Basta quindi ai vini con sentori di tappo? Non sono un tecnico ma il sapore di tappo si genera dopo l’imbottigliamento e si rivela alla stappatura, cioè troppo tardi. Poi magari si potrebbe rimediare ma, per il nostro pasto dovremo aprire una altra bottiglia … O no?!
La notizia completa è sul seguente link
Vino stravagante, un vino che … non ha mai visto la luce…
Di cose stravaganti il mondo del vino ne ha viste non poche, ma dalla Slovenia ne arriva una che ancora non si era mai vista. “Untouched by Light”, il vino che non ha mai visto la luce. Si tratta di bollicine, Chardonnay, prodotte dalla cantina Radgonske Gorice nella regione slovena della Gornjia Radgona, ed è fatto usando gli occhiali per la visione notturna, poi viene fatto invecchiare in bottiglie nere a prova di luce, in una cantina completamente nera, per tre anni. E, ovviamente, si consiglia di servirlo totalmente al buio. (da Wine News)
Stravaganze nel mondo del vino, … anche sputato…
“Sfondando il muro di ogni pregiudizio e buonsenso, l’ australiana Tasmanian Belgrove Distillery, ha recuperato 500 litri di vino sputato durante il Rootstock festival, a Sydney, per produrre le prime 80 bottiglie di “Kissing a Stranger”. Dall’altra parte del mondo, in California, la Tank Garage Winery, ha lanciato lo “Skin Flick”, un’etichetta pensata e lanciata per “celebrare l’età d’oro del porno”, la decade a cavallo tra gli anni Settanta ed Ottanta, tra glam e miti come John Holmes (notizia completa su Wine News”)