Archivi categoria: Il mondo del vino

… Novità nel mondo del Saint Emilion …

Nuova svolta nella classifica 2022 di Saint-Émilion, il cui esame è in corso: dopo Cheval Blanc e Ausone, un altro Premier Grand Cru Classé ‘A’, Château Angelus, che decide di ritirare la sua candidatura. Stéphanie de Boüard-Rivoal, Presidente dell’Angelus, ha dichiarato : “Se i valori che ci sono cari e la dinamica in cui Angelus è oggi impegnato ci portano a considerare l’attuale sistema come inadatto alle sfide della nostra tenuta e della sua denominazione, l’attaccamento della nostra famiglia alla regione e la reputazione dei suoi vini rimane intatto. Angelus continuerà a promuovere Saint-Emilion e i Grands Crus di Bordeaux in tutti i continenti, e in tutte le latitudini al mondo”. La notizia completa è sul seguente link: https://www.terredevins.com/actualites/saint-emilion-chateau-angelus-se-retire-du-classement

Capodanno 2022: quali vini scegliere. Ecco Le offerte dei principali supermercati

Da prima del 25 dicembre molti supermercati hanno effettuato delle offerte speciali su vini ben conosciuti. Alla Conad nei tre giorni ante natale c’era a scaffale una imperdibile offerta di Spumante FERRARI a 9 euro. Ecco un link sul quale potete scoprire molte altre occasioni, sui volantini di molti supermercati: Capodanno 2022, che vino scegliere al supermercato? I migliori in offerta (winemag.it)

Moscatello di Taggia: Taggia sarà la sede del Centro internazionale per lo studio della storia della vite e del vino !

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Tanta storia, molte curiosità, numerose riflessioni, parecchi spunti, ma soprattutto una notizia importante: Taggia sarà la sede del Centro internazionale per lo studio della storia della vite e del vino. Il convegno “Moscatello di Taggia: 600 anni di storia, 10 anni di DOC e …”, non è stato solamente occasione per fare il punto sull’evoluzione dell’epopea del Moscatello di Taggia. L’annuncio lo ha dato lo storico Alessandro Carassale (Università di Genova) che nelle prossime settimane presenterà nel dettaglio l’iniziativa: “Abbiamo scelto Taggia e la Liguria, nonostante fossero interessati diversi distretti produttivi europei, oggi molto votati alla viticoltura – ha spiegato Carassale – perché un tempo la maggior parte dei vini di pregio del Mediterraneo venivano da qui”. Insieme alla Malvasia di Candia (Creta), i vini delle Riviere di Genova e in particolare il Moscatello di Taggia erano quelli che pagavano le imposte più elevate, come ha spiegato Daniele Lombardi (Università di Siena), autore del libro “Dalla dogana alla taverna. Il vino a Roma alla fine del Medioevo. Gli inediti Statuta Comunicatis Artis Tabernariorum Alme Urbis Rome (1481-1482)”, il quale durante il convegno ha mostrato il documento notarile al momento più antico che testimonia la cessione di una quantità di vino da parte di tal Antonio Calvino, di Taggia, che nel 1445 portava a Roma il Moscatello di Taggia.

Entusiasta il Consigliere regionale Chiara Cerri, reazione ovviamente molto positiva anche da parte del vice Presidente e Assessore all’agricoltura della Regione Liguria, Alessandro Piana nonché del Presidente Enrico Lupi della Camera di Commercio Riviere di Liguria.

Alessandro Carassale ha fatto il punto sulla situazione della ricerca storica relativa al Moscatello di Taggia e posto l’accento sulle possibili indagini future dei documenti contenuti presso l’archivio storico del comune di Taggia. Allen J. Grieco (Harvard University) ha spiegato le difficili interpretazioni della terminologia medievale per quanto concerne l’enologia e la viticoltura.

L’ enologo Gianpiero Gerbi ha sottolineato il necessario investimento in comunicazione da parte del territorio, Antonio Luvoni (Dipartimento Agricoltura, Regione Liguria) ha, tra l’altro, tracciato un puntuale quadro delle superfici partendo dal primo impianto agli attuali 5 ettari, Giovanni Minuto, (Direttore dell’Ente di certificazione Made in Quality) ha ribadito l’importanza del percorso di aggregazione svolto dall’Associazione.

Entusiasmante anche l’intervento di Daniele Ognibene (Université de Genève/Università di Bologna), il quale ha proposto una interessante riflessione sulla necessità, nei tempi passati, di aiutare con l’aggiunta di un cotto il vino che doveva subire lunghi stress a causa del trasporto. Stefano Roggerone di Cia Agricoltori Italiani e Mirco Mastroianni, referente regionale per la viticoltura, hanno ribadito l’importanza del recupero del territorio e la creazione di nuove aziende agricole con impianto di nuove superfici vitate.

La celebre casa francese produttrice del Petrus vince in Cina una causa contro la contraffazione

La Revue du Vin de France da notizia che” la celebre casa vinicola francese “PETRUS, ha appena riportato una vittoria in Cina contro una azione di contraffazione.  La società cinese Wenzou, non contenta di commercializzare una bottiglia di vino denominata “PACURS” molto somigliante al mitico Pomerol, (sotto il nome di fantasia Pays d’Oc), pretendeva che si trattasse di un secondo vino  riproducendo sulla controetichetta degli ideogrammi quasi identici alla traduzione di Petrus. E’ stata proprio tale contro etichetta che ha permesso alla Petrus di intentare l’azione legale, poiché essa aveva avuto cura di depositare la sua traduzione presso l’ufficio dei marchi cinese fin dal 2014, ovvero un anno prima della Società Wenzhou.”. Per chi conosce l’etichetta originale, la foto di cui sopra è veramente sorprendente …