Su Hotellerie et Restauration è comparso un articolo intitolato “Chef Star: la fin d’une époque” scritto da Franck Pinay-Rabaroust, scrive, tra l’altro, che “ci sono le premesse per la fine del “regno degli chef ” adulati, divenuti portaparola consenzienti di un settore che drena una (buona) immagine del turismo e del savoir faire, anche molto al di fuori delle frontiere francesi.”
Il mio sommesso parere e che, al di là di eventi , occasioni, casi speciali, anche per il gotha del mondo, è sempre più diffusa la voglia di cucina preparata e servita in quantità secondo tradizione. La regola di certi ristoranti blasonati, in Francia, peggio in Giappone e Usa (ma anche qualche mosca bianca in Italia), pare essere quella che, a partire dai bistellati il conto per un pasto completo non scende sotto ai 250 a testa (e anche più), compresi vini normali e aperitivo immancabile a dai 15 ai 20 euro, giustificandosi con i costi della pomposità dell’insieme (ma non sempre). Ho la sensazione che siano Continua la lettura di Stanchi di grandi ristoranti ?!→
“Un corso che funziona. Parola di Chef. Diventa anche tu
Antonino Cannavacciuolo, Chef pluristellato
Ho trovato sul web la pubblicità che segue titolata come sopra, dove compare anche un bel primo piano di Canavacciuolo. Dall’annuncio non comprendo però se Canavacciuolo avrà parte attiva nel Corso oppure no. Per maggiori dettagli basta approfondire tramite il sito riportato qui in calce:
Il grande cuoco, che io ricordo per sue grandi e irripetute prestazioni da bistellato al Negresco nel decennio ’78-88, ha venduto il suo ultimo locale. Pare diventerà consulente del Gruppo Ducasse.
Thierry Naidu, direttore della Chevre d’Or non ha perso tempo e, dopo sole tre settimane dalla cessazione di Ronan Kervarrec, ha nominato il nuovo chef. Si tratta di Arnaud Faye, 37 anni, due stelle Michelin a La Table du Connéctabkle a Chantilly.
I suoi precedenti: una stella Michelin nel 2013, una seconda nel 2014. Prima al Relais & Châteaux Moulin de la Gorce in Limousin, poi a Pyramide a Vienna, poi al Relais Bernard Loiseau di Saulieu, chef dell’ «L’Espadon» del Ritz di Parigi e, infine, al Mandarin Oriental di Parigi.
Invierò notizie sulla sua carta appena possibile.
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