Chiamo una locanda dell’ Alta Valle Argentina, il 28 dicembre alle 9.30, Vorrei sapere se sono aperti e fare una prenotazione per mezzodì: mi risponde soltanto la segreteria telefonica dicendo di lasciare un messaggio. Volendo decidere subito dove andare a mezzodì cerco un’ altra sistemazione.

28 dicembre 0re 9.50: Chiamo un altro albergo dell’Alta Valle Argentina: per tre volte trovo il tuu tuu  di un telefono staccato. Faccio il numero del fax e mi addormento sul telefono fino a che dopo una ventina di squilli, all’improvviso ecco il “Pronto”:  ma oggi è il loro giorno di chiusura …. e quindi non rispondono prontamente al telefono.

28 Dicembre ore11: albergo al Colle di Nava. Ci transito davanti. C’è luce accesa all’ ingresso. Telefono due volte ma squilla a vuoto a lungo senza un Pronto..

Ma la regola del fare turismo non imporrebbe a un ristorante che faccia accoglienza di qualità, di rispondere sempre al telefono, oppure di lasciare almeno un messaggio chiaro “oggi è giornata di turno di chiusura”?!  Ci sono anche locali dove, se voi chiamate alle fuori orario d’apertura trovate una segreteria che vi invita a lasciare il vostro numero e poi sarete richiamati: quando? sarà magari per dirvi che sono completi? Meglio chiamare subito altrove.

Ecco un annuncio attraverso i quale il prestigiosissimo Carlton Intercontinental di Cannes cerca personale per la prossima stagione.

dans le cadre du Forum Emploi de la ville de Cannes !

Retrouvez-nous le 03 mars 2017 sur notre stand recrutement au Palais des Festivals.
Nos managers seront présents afin de présenter les métiers et recruter de nouveaux talents pour la saison estivale 2017.

Les postes H/F à pourvoir :
– Hôte(sse) de Restaurant
– Chefs de Rang
– Commis de salle
– Limonadiers
– Chefs de partie
– Commis de cuisine
– Femmes de chambre / Valets de chambre
– Réceptionniste confirmé(e)
– Chasseurs Groom

Nous vous attendons nombreux, munis de votre cv, de votre motivation et de votre savoir-faire.
A vos agendas !  Date : 03-03-2017

Un professionista di architetture d’interni,  Bucca Sernua,  ovviamente,  mi scrive:

1) “In tanti anni in cui ho esercitato la mia professione di arredatore e architetto d’interni  …  ho avuto occasione di progettare vari tipi di esercizi commerciali anche a Torino, Milano, ecc., purtroppo non ho mai      avuto l’occasione di progettare un ristorante dove, tra le mie priorità, ci sarebbe stata la cura del fastidio che spesso nei ristoranti rovina l’atmosfera e il relax mentre stai mangiando e conversando con amici, il rumore. Strano che quasi mai si occupino di questo problema , non solo gli      architetti, ma gli stessi gestori dei locali, e questo mi stupisce ancor    di più. Ti cito solo due ristoranti dove sono stato piacevolmente colpito dalla cura per questo problema: il San Domenico di Imola e il Four Seasons di Milano, eccezionale sul punto quest’ultimo.

Rispondo: concordo che nei due locali citati c’è acustica normale. I ristoranti liguri (molti con volte)  sono quasi tutti carenti sotto questo aspetto. Io ho provato indicare come ho visto risolto facilmente il problema ( es: a La Merenda di  Nice), ma ho smesso subito perché i  ristoratori, in generale, sono infastiditi dai consigli.

2) Spesso mi trovo servito  nei ristoranti del buon pane, magari anche fatto in casa, che però per qualche ragione ha preso umidità, per cui diventa una specie di chewing gum poco piacevole; basterebbe, come ormai sono spesso costretto a      richiedere, una passata in forno, per rendere più piacevole il gusto e più semplice la masticazione.

Rispondo: oltre che la gommosità, a volte si ha l’impressione che, insieme a del buon pane, ne inseriscano appositamente anche qualche fetta tagliata sei ore prima, “dissuasiva”, che non consumata, non richiamerà rincalzi.