Archivi categoria: Il lavoro nella ristorazione

Per la “Cucina Italiana” verrà richiesto il riconoscimento UNESCO:

FIC rcnscmntLeggo sul sito della FIC (dal quale ho tratto foto) che “Fic, Euro-Toques, Le Soste, Jre, Chic e Alma, le più importanti realtà del nostro mondo a tavola, si sono dette disponili al progetto di ItChef e Fracassi per la candidatura della Cucina italiana a Patrimonio Unesco. Durante l’Italian Cuisine in the World Forum il primo passo lo hanno fatto i cuochi italiani nel mondo.

Finalmente! pochi anni orsono, scegliemmo di chiedere il riconoscimento Unesco per la “Cucina Mediterranea”, mentre la Francia   scelse di chiedere il riconoscimento Unesco per la “Cucina Francese”…

Torino: che succede al ristorante del Golden Palace?

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Che succede? “Senza stipendio da aprile, domani scioperano gli addetti al ristorante del Golden Palace di Torino.”  Così titola “TorinoOggi”: il link dell’intero articolo è il seguente:

.http://www.torinoggi.it/2017/06/23/leggi-notizia/argomenti/economia-4/articolo/senza-stipendio-da-aprile-domani-scioperano-gli-addetti-al-ristorante-del-golden-palace-di-torino.html

Musica di sottofondo (pardon: oggi si dice soundtrack) …

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                              nella foto: il Buddha Bar di Montecarlo (già: Le cabaret).

La musica di sottofondo al ristorante fa davvero la differenza… 

.Un cliente al ristorante non sta comprando solo il cibo e il vino, ma sta comprando un’esperienza, e l’atmosfera costituisce l’ambientazione nella quale un pranzo o una cena si svolgono. è in cerca di un’esperienza, per la quale il fattore musicale è fondamentale, anche se spesso trascurato. Così comincia un bell’articolo su Italiaatavola di cui al seguente link: http://www.italiaatavola.net/articolo.aspx?id=50623) segnalando due start up, SoundTrackYourBrand e Rockbot che permettono di utilizzare invece la musica online. L’articolo può essere interessantissimo per molti ristoratori, che oggi “mettono” Radio Stereo 100erotti che trasmette anche i giornali radio, oppure che fanno girare da anni lo stesso CD.
 

Ristoranti di ieri e ristoranti di oggi. Cos’è cambiato.

sprmrctUn gourmet Bucca Sernua lamenta che, anche in ristoranti di zone rurali, non trova i cibi genuini/tipici che trovava fino a qualche tempo fa. E’ capitato anche a me, di non reperire più la inenarrabile bresaola che solo un anno fa era un plus di un locale, così come altre sue portate, uguali a prima, ma non più “speciali”… I mercati Quali ravioli? quali gnocchi? all’ingrosso per ristoratori/albergatori sono di invincibile concorrenzialità e comodità; certo omologano e appiattiscono le differenze tra un ristorante e l’altro. Ma, foste voi, andreste al mercato la mattina presto potendo andarci alle 10 un parcheggio all’ombra? Correreste i rischio di non trovare i prodotti per i cibi  già da voi stampati in carta?  Oppure di usare prodotti di campagna senza le Certificazioni di legge?  La vecchina che portava l’insalata, che preparava i ravioli,  i pescatori con gli spunciacurrente  dell’ultimo minuto, erano un bel mondo …  Ma in ogni settore tutto cambia, i Grand Tour non ci sono più, i “manenti” non esistono più dal  1969 quando i contadini diventarono “agricoltori”, sostituiti oggi dalle Imprese Agricole … Viviamo nell’oggi, vivremo nel domani e, salvo qualche eccezione che, facendo marketing “volpino”, cucina ancora qualche minestrone sulla stufa a legna, le forniture dei ristoranti sono ormai quasi completamente standardizzate.