E’ appena uscito questo libro. Lo segnalo per il caso in cui ci fosse qualcuno che possa interessare un nuovo metodo di cucina con un appellativo come questo.
RadioFornelli mi trasmette che l’autrice non sarebbe una signora, ma diverse persone che hanno adottato uno pseudonimo. Beh allora,se così fosse, potevano usare anche un accrescitivo nel titolo: non “sticazzi” ma “sticazzoni”.
Un ristoratore padovano mesi fa lanciò una iniziativa: “Benvenuti Bimbi Educati” e creò una spilla, meritata da quasi tutti i piccoli che hanno frequentato il suo ristorante. Ora è andato avanti creando con altri 100 colleghi un network che distribuiranno il distintivo e applicheranno uno sconto, del 5% sul conto finale del tavolo.
In Regione Piemonte si vaglierà l’introduzione del “Pasto-Testimone”.Esso consisterebbe nell’obbligo, nel caso di pranzi organizzati, di conservare in frigo una porzione di ogni piatto facente parte del menu servito. Ciò perché, a dire dell’Assessore alla Sanità, troppi ristoranti osserverebbero norme igieniche inadeguate, che causano decine di intossicazioni alimentari.
Ai tavoli e sui piatti, alcol e pasticche ai fornelli. Gordon Ramsay parla del «piccolo sporco segreto della cucina» e si riapre un capitolo. Ma in Italia? Tanto rumore per nulla, a sentire i cuochi. Ma qualcuno racconta una storia diversa. E’ il titolo da brividi tratto da Vanity Fair.
Per l’intero articolo il il link è: https://www.vanityfair.it/vanityfood/foodstar/2017/10/17/chef-droga-e-stress-il-vero-inferno-e-la-cucina