“La tradizione vince sulle guide e fa da traino per il turismo. Ora che il momento delle guide è terminato, riconfermiamo il giudizio sulla loro incapacità di premiare la grande tradizione gastronomica del Paese. Il gusto è capace di creare un volano turistico molto importante anche in angoli nascosti del Paese, tuttavia le guide sono spesso cieche sulla realtà di decine e decine di trattorie eccellenti, la Michelin infatti fa fatica a premiare una buona costoletta di vitello alla milanese o una “cacio e pepe” a Roma, o una grande pizza, ma per fortuna altre realtà editoriali…… ” Così inizia un articolo di Italia a Tavola. Per il seguito il link è il seguente:
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I candidati al MEILLEURS OUVRIERS DE FRANCE
Ogni anno lo Stato Francese sceglie e proclama i migliori addetti ad ogni settore lavorativo. E’ un titolo cui viene data molta importanza a livello nazionale. Si tratta dell’importante Concorso « Un des Meilleurs ouvriers de France » . Per i settori “Cuisine – Gastronomie” si terrà il 21 e 22 novembre sotto la Presidenza di Alain Ducasse e dei suoi tre vice-presidenti Jacques Maximin, Christophe Quantin et Michel Roth. Ecco la lista dei 28 candidati finalisti:
Renaud AUGIER
Jérôme BANCTEL
Noel BERARD
David BOYER
Christophe CARLIER
Stéphane COLLET
Alain DESPINOIS
Jocelyn DEUMIE
Arnaud FAYE
Fabien FERRE
Fabrice GENDRIER
Guillaume GESSON
Aurélien GRANSAGNE
Mathieu GUIBERT
Fabien LAPREE
Mme Stéphanie LE QUELLEC
Romain MASSET
Thierry MECHINAUD
Dominique PEPIN
Franck PUTELAT
Pieter RIEDIJK
Denis RIPPA
Julien ROUCHETEAU
Isshin SHIRAISHI
Mathieu SILVESTRE
Frédéric SIMONIN
Nicolas SINTES
Mme Nadine VINCENT
Il 65% del pescato oggi proviene da itticolture
“La pesca tradizionale è sempre più in crisi e cala il numero dei pescatori; cresce al contrario l’acquacoltura che vale il 65% dell’economia ittica. Si sviluppa in particolare l’allevamento in mare aperto con il sistema delle vasche di rete. La flotta peschereccia si riduce ma si migliora in tecnologie. Per il 25% è concentrata in Sicilia, intorno al porto di Mazara del Vallo. Lo scrive Paolo Massobrio sulla pagina giornaliera de Il Golosario. Se abbiamo un ristorante di fiducia che, quando il mare non è agitato, offre del pescato dal profumo giusto, teniamocelo sempre più caro…
Cos’è il “Diritto di Tappo” al ristorante?
Si sa che, se il cliente fornisce il vino, il ristoratore può applicare il “Diritto di Tappo”. Il fatto avviene più che altro in occasione di cerimonie. Il cliente paga sul conto una somma che corrisponde a quella necessaria al servizio, alla stappatura, al lavaggio di bicchieri e all’uso del decanter. Ogni ristoratore può decidere la propria tariffa che, in Italia tocca al massimo i 10 euro. Comunque la maggioranza dei ristoratori non lo applicano. Sul punto è prudente essere chiari al momento del preventivo, evidentemente….
My Hotel Reputation: le risposte adatte alle critiche dei clienti…
Le recensioni on line hanno fatto nascere l’esigenza di risposte appropriate. Per questo in Francia è nata dal 2016 la società My-Hotel-Reputation. Il suo servizio « L‘assurance e-réputation », consiste nel sorvegliare l’web, e redigere, in armonia con l’albergatore, le risposte ottimali alle critiche. Un marketing relazionale con i clienti, per creare emozioni, desideri etc… con lo scopo finale di incrementare i ritorni dei clienti. Certo che i tripadvisorizzanti, sapendolo, avranno delle notevoli disillusioni… In un mondo che sta diventando sempre più una “recita”, prima o poi arriverà al confessore e/o confidente computerizzato…?