… luoghi di campagna più o meno ameni che in molti casi tirano fuori pranzi precotti e salumi e formaggi dozzinali. E gli avventori sono contenti così perché mangiano tanto e spendono poco. Un interessante ricerca di CiboToDay: il link è il seguente:
“Pete Wells, critico gastronomico del New York Times si concentra sull’avanzata delle tecnologietouch screen e a prova di click nei ristoranti. Di recente infatti, negli Stati Uniti, una nota app ha introdotto un nuovo metodo di pagamento all’interno dei locali: basta effettuare il check-in all’arrivo, selezionare il metodo di pagamento e la percentuale di mancia, poi godersi il pasto. Al termine, semplicemente ci si alza e si esce, senza dover chiedere il conto. Se da un lato questo accelera l’esperienza al ristorante, riduce momenti di imbarazzo tra il cliente e il personale (succede, ad esempio, quando ci viene detto che non c’è posto per prenotare) e le discussioni su chi paga il conto, dall’altro solleva preoccupazioni su come la tecnologia stia spogliando i ristoranti della loro umanità.” Così scrive il Gambero Rosso e, poiché sappiamo che ciò che avviene all’estero prima o poi succederà anche in Italia, ritengo di segnalare l’interessante intero articolo che troverete su seguente link:
Lo scrive Antonella di Lorenzo sul sito de Il Gambero Rosso: “Arrigo Cipriani , “95 anni, inossidabile “re dell’Harry’s Bar non le manda a dire: gli chef stellati non hanno lunga vita. Nell’intervista rilasciata al Corriere della Sera sentenzia: «Si estingueranno da soli, come i dinosauri». Secondo Cipriani i cuochi delle cucine fine dining «producono sapori artificiali, che non conosci, non ricordi e a cui non ti affezioni». Quindi “no” alla dittatura dei cuochi che, a sua detta, «vogliono farti mangiare quel che decidono loro». L’imprenditore scende ancora nei dettagli e porta in luce un aspetto che riguarda l’approccio di alcuni chef al ristorante: «Prendi il menu degustazione e ti pare che lo chef ti stia fissando. Ti senti sotto esame: non sei tu che giudichi lui; è lui che giudica te».”
La Liguria, evidentemente, soffre della stagionalità che, con la bassa stagione, penalizza soprattutto le squadre di cucina’. Giorgio Pignagnoli è il secondo cuoco stellato che si congeda dai fornelli della prestigiosa struttura. Al momento non ho notizie precise sulla sua destinazione.
L’ Associazione Internazionale degli Assistenti Direttori e dei Responsabili della Reception (AICR) ha svolto a Nizza il suo 60° congresso. 17 candidati, il lizza per il titolo di Miglior Receptionist del Mondo (trofeo David Campbell, hanno svolto una serie giochi di ruolo, sessioni di brainstorming ed esercizi di velocità, con giuria internazionale. Tra le prove c’era la gestione delle diverse richieste dei clienti, dai check-out posticipati, alle emergenze mediche ed anche una tavola rotonda sul problema dei furti negli alberghi.
I risultati, svelati durante una cena di gala al Negresco il 2 marzo scorso hanno èrpclamato Jedrzej Krol , il candidato polacco come vincitore. Ma al secondo posto c’è Titouan Rolland, il candidato francese che oggi lavora allo CHATEAU DE BERNE a LORGUES (nel Var), in una proprietà latifondo: vi ho soggiornato anni fa e la strada che si snodava nel loro bosco per una decina pareva non finire mai di … Ma poi ne è valsa la pena.
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