Archivi categoria: Il lavoro nella ristorazione

I ristoranti svizzeri aprono lunedì 11 Maggio. Ecco le regole.

GastroSuisse, l’associazione dei caffè, ristoranti, bar e alberghi con posti a sedere, dovranno registrare nome, cognome e recapito telefonico dei clienti e conservare i dati per 14 giorni, in modo da permettere un tracciamento in caso di bisogno. Dopo due settimane, le informazioni saranno cancellate.

Altre regole: max 4 persone allo stesso tavolo, distanza minima di due metri tra i clienti (a meno che tra di loro sia posta una barriera, ad esempio di plexiglas). Per altri dettagli ecco il link: https://www.tvsvizzera.it/tvs/qui-svizzera/coronavirus-e-ristoranti_%C3%A8-per-mangiare–cognome-e-numero-di-telefono–grazie-/45739884?itm_source=parsely-api?utm_campaign=swi-nl&utm_medium=email&utm_source=newsletter&utm_content=o

Sono in crescita i pagamenti con moneta elettronica…

Un po’ ovunque sono in crescita i pagamenti tramite Bancomat o Carta di Credito e l’abbandono dell’uso dei contanti. Le esortazioni e le lotterie del governo che incitavano a preferire le Card al contante avevano ottenuto meno risultati di quanto non la prudenza sta inducendo alla scelta di non maneggiare del contante in tempi di virus… Pare che anche i ristoranti che sino ad oggi non accettavano le carte di credito si stiano attrezzando per farlo per la prossima riapertura. E non dimentichiamo che anche la mancia può essere aggiunta al conto pagato con la carta…

In Francia parte una petizione dei ristoratori per far dichiarare dal Governo lo “stato di Catastrofe sanitaria naturale”. Secondo i promotori a quel punto le assicurazioni sarebbero tenute a risarcire i danni …

Motivazione adottata dai proponenti: ” Le assicurazioni non devono uscire indenni dal disastro CoronaVirus”. Ma, invece, le assicurazioni non ne usciranno affatto indenni . Esse avranno dei picchi di risarcimenti, rispetto all’ordinario, per rimborsare le spese per cure, le eventuali successive Invalidità Permanenti di chi ha in corso una assicurazione ramo MALATTIE oppure il capitale assicurato nel caso di MORTE per chi ha una polizza ramo VITA . Stante la situazione c’è da giurare che i loro bilanci 2020 ne risentiranno eccome (e così le quotazioni in borsa) …

Venendo all’oggetto della petizione, con le polizze RAMI DANNI le polizze di assicurazione coprono appunto i danni diretti a cose derivanti da CALAMITA NATURALI come alcuni EVENTI ATMOSFERICI (acqua, vento, neve, gelo etc … etc… ); fatti che evidentemente con le epidemie e le pandemie non c’entrano nulla. La petizione dei ristoratori francesi, attenendoci rigorosamente alle disposizioni contrattuali generalmente praticate, non credo avrà darà alcun risultato.

25/03/2020: Apprendo che oggi la Federazione Francese delle Assicurazioni , ha risposto erogando un contributo volontario di liberalità di 200 milioni di euro, messi a disposizione. Il Comunicato è stato il seguente: « Dans cette crise mondiale sanitaire et financière inédite, la priorité des assureurs est d’assurer la continuité de leurs activités pour protéger au mieux leurs clients. Les assureurs ont à cœur de prendre part au mouvement de solidarité nationale, aux côtés des pouvoirs publics, pour venir en aide aux personnes et entreprises les plus fragiles, il est de notre devoir à tous de nous inscrire dans ce mouvement d’union nationale pour sortir ensemble au plus vite de cette crise ». 

Ecco la Petizione dei ristoratori per sospendere il pagamento di tasse, oneri e contributi fino al 31 dicembre.

La salute è importante: per noi, i nostri cari e le nostre famiglie. Il Ministero della Salute pubblica ogni giorno informazioni accurate sul coronavirus COVID-19. Consulta le informazioni per aiutare a prevenire la diffusione. Visita salute.gov.it/nuovocoronavirus


Cibo, vino, ospitalità: cultura e valori d’Italia . Salviamoli insieme!

cibodimezzo ha lanciato questa petizione e l’ha diretta a On. Giuseppe Conte (Presidente del Consiglio) e a 6 altri/altre

Associazione Cibodimezzo (Brescia)
APCI – Associazione Professionale Cuochi Italiani (Nazionale)
RI.UN. Ristoratori Uniti

Con il supporto di:
AMPI – Accademia Maestri Pasticceri Italiani, Associazione Le Soste, Club Richemont, JRE – Jeunes Restaurateurs d’Europe, Associazione Pizzaiuoli Napoletani

vista l’attuale situazione economica conseguente alle misure per COVID-19, si adoperano affinché si operi nella giusta direzione con azioni concrete per salvare un settore che si ritiene possa essere protagonista primario della ripresa economica.

Pertanto, invitano tutti gli operatori del settore, i produttori, i clienti dei ristoranti, i turisti che spesso hanno potuto godere dell’accoglienza dei loro locali e dei loro professionisti a

firmare e condividere la presente petizione per
CHIEDERE

AL GOVERNO ITALIANO di intervenire attraverso le seguenti azioni immediate e quelle che successivamente si renderanno necessarie per la ripresa del mercato.

RICHIESTA AZIONI IMMEDIATE:

A – Unione, condivisione e proattività;

B – Sostegno integrale da parte dello Stato e della Comunità Europea, per tutto il tessuto delle PMI (codice 56) e artigiani food&beverage, attraverso le seguenti azioni concrete:

  1. Blocco integrale di tassazione, oneri e contribuzioni previdenziali e assistenziali (sino all’accettabile ripresa del mercato e comunque non prima del 30 dicembre 2020);
  2. Ricorso al credito agevolato da parte degli istituti finanziari (con interessi fissi e non superiori al 2%), considerando la solidità dell’impresa in base alla produttività effettuata nel 2018 e 2019, nonché accesso al Microcredito con specifiche agevolazioni per il settore alimentare e della ristorazione;
  3. Riconoscimento dello stato di pandemia nazionale e quindi di calamità, per fruire dei risarcimenti previsti dalle attuali polizze assicurative;
  4. Garantire il punto di pareggio alle aziende o sospendere immediatamente qualsiasi effetto prodotto da obbligazioni assunte contrattualmente, siano esse di natura pubblica o privata·    

RICHIESTA AZIONI PER LA RIPRESA DEL MERCATO (da attuare a partire dalla sospensione delle attuali misure di contenimento):

  1. Riduzione del 35 % della contribuzione previdenziale sul lavoro subordinato, prevedendo crediti di imposta da utilizzare per nuove assunzioni e/o per l’impiego di lavoratori svantaggiati.
  2. Detassazione e decontribuzione degli straordinari e dei benefits;
  3. Inserimento di parametri qualitativi in sostituzione di quelli quantitativi nella contrattazione centrale e periferica.
  4. Attuazione di una significativa semplificazione dei rapporti tra il comparto alimentare e la P.A. (ed Enti Locali) per quanto riguarda l’applicazione delle disposizioni in tema di HACCP, DVR, SIAE, GDPR, privilegiando l’utilizzo di procedure informatiche e telematiche per ogni tipo di autorizzazione e procedura.
  5. Coinvolgimento attivo delle realtà imprenditoriali locali nelle scelte strategiche per la riqualificazione o espansione urbanistica e nell’erogazione di sovvenzioni pubbliche.
  6. Attivazione di specifici sportelli pubblici (anche mediante servizi on line) per consulenza alle PMI in relazione agli aspetti concreti e operativi di applicazione delle norme che impattano sul settore.
  7. Predisposizione di protocolli per la comune interpretazione delle disposizioni, così da evitare applicazioni non uniformi sul territorio nazionale.
  8. Coinvolgimento degli organi ispettivi per attività di supporto e non solo di controllo;
  9. Istituzione di un unico sito nazionale per la pubblicazione di bandi e concessioni di beni dello Stato, degli Enti locali e del demanio, con una sezione dedicata al comparto.
  10. Valorizzazione del Made in Italy e apertura di un tavolo di lavoro con i distributori e fornitori del comparto ristorazione, in modo da individuare insieme le migliori strategie per superare le difficoltà economiche.