Archivi categoria: Il lavoro nella ristorazione

“SMILE – IO SERVO”: è il titolo di un libro per camerieri provetti e non soltanto …

L’autore Vincenzo Donatiello esplora, oltre agli aspetti ben conosciuti del lavoro di sala in un ristorante, fatica, sudore, sacrificio, conoscenza di una o più lingue straniere, oggi sono richieste doti da psicologo, ambasciatore, storyteller, baby sitter, dog sitter e ce ne sarebbero molte e molte altre. L’autore scrive “Io non ho mai pensato di scrivere un libro sulle tecniche di sala, sulle tipologie di servizio, sul galateo o sulla giusta posata da usare per questo o quel piatto. Ho cercato di dare forma a ciò che non potreste mai toccare, di provare a svelare quali siano le motivazioni che portano un uomo di sala a dedicarsi completamente all’ospite, di mettersi al suo servizio con il migliore dei sorrisi.” Altre info digitando sul web il titolo del libro..

In Italia Sono ben 19 i ristoranti “TOP” chiusi nell’ultimo anno… che pare non riapriranno.

“Sul campo” c’è notizia che, nonostante i tempi funesti, ci sono ristoranti che cercano cuochi di livello medio per linee di cucina tradizionale. Per contro, per quanto riguarda la ristorazione TOP , che dovrebbe continuare costi incomprimibili elevati a fronte di ricavi al lumicino, sono state spente diverse insegne. Si parla di semplici chiusure, di trasferimenti e persino di riconversioni fino al punto di cessazione della attuale linea per riconvertirla in “schiscette”… E’ interessante la disamina dettagliata che trovate sul seguente link:

Terremoto stelle Michelin: 19 ristoranti stellati non riapriranno a partire dal cuoco più geniale d’Italia – Reporter Gourmet

Francia: 27° edizione del M.O.F. : si spera venga rifissata la data del prestigioso concorso entro fine 2020.

Dopo il congelamento del 27° concorso per l’elezione dei MOF (Meilleurs Ouvrier de France), c’è speranza affinché gli organizzatori fissino entro il 31 dicembre le nuove date per la competizione, i cui risultati vengono solitamente “solennizzati” dalla presenza del Presidente della repubblica Francese.

Danilo Zucchetti, Amministratore Delegato di “Villa d’Este”, E’ STATO ELETTO “Independent Hotelier of the World 2020” con la motivazione “Per gli anni dedicati al mestiere di albergatore, dai Four Seasons Hotels and Resorts in numerosi paesi alla direzione di famosi alberghi storici in Italia”.

“Danilo Zucchetti , socio EHMA dal 2014 e siamo tutti onorati da questo prestigiosissimo premio internazionale”, commenta Ezio A. Indiani, Presidente EHMA e Delegato Nazionale Italia, predecessore di Zucchetti a Villa d’Este e ora DG dell’Hotel Principe di Savoia di Milano. “Zucchetti ha imparato al meglio le dinamiche di una grande azienda internazionale come Four Seasons ed in seguito quelle di un’azienda privata al Bauer di Venezia, per poi esprimersi così brillantemente a Villa d’Este. Ha una straordinaria capacità di trattare con le persone a tutti i livelli e di scegliere i collaboratori giusti.”

“Onestamente, non pensavo che sarebbe stata la mia professione, ma con il tempo ho capito che avevo una vera passione per l’hôtellerie”, dice Zucchetti. “Il mio motto è ‘Evolvi sempre ma non cambiare mai’. Gli ospiti oggi hanno delle nuove esigenze ed il livello di empatia richiesto è più alto che mai. Naturalmente l’hotel ha abbracciato la modernità e la tecnologia, tuttavia la priorità è quella di non cambiare la percezione del luogo, e ciò ha molto a che fare con i servizi intangibili che riesci a fornire. Io vedo me stesso come il custode della proprietà e della sua storia. Amo dire che il lusso non è sinonimo di opulenza o ostentazione, ma è l’opposto della mediocrità. Tutto deve essere eccellente. Qui gli ospiti ottengono l’eccellenza e anche ciò che desiderano di più al momento attuale: tempo e spazio”.

“Non possiamo negare che il luogo in cui ci troviamo è di suprema bellezza, è stato anche detto che poiché la collocazione del Paradiso terrestre non è mai stata stabilita con certezza, potrebbe essere davvero da queste parti”, continua Zucchetti. “Ma più che un hotel, Villa d’Este è una destinazione a sé. Lusso significa anche riservatezza e possibilità di raccogliersi in un piccolo mondo privato, per vivere in maniera del tutto personale e indipendente una vera e propria esperienza suggestiva in un luogo magico”.

Villa d’Este, albergo di charme tra i più celebrati al mondo, dispone di 152 camere e suite in due edifici storici e quattro ville disposte in un meraviglioso parco privato di 10 ettari a Cernobbio, sulla riva sinistra del Lago di Como. La villa principale fu costruita nel 1568 dal cardinale Tolomeo Gallio come residenza estiva e trasformata in un lussuoso hotel, insieme a una villa vicina, nel 1873. Oggi ha una proprietà gemella a Firenze, Villa La Massa, mentre altri due hotel a 4 stelle si trovano a Como.

Villa d’Este è probabilmente il punto di riferimento mondiale per il tipo di lusso, la storia unica ed il genius loci a cui aspirano tanti altri hotel. Una clientela facoltosa e influente con nomi famosi, da Franz Liszt alle celebrità contemporanee, richiede un manager che sappia bilanciare il fascino senza tempo con le esigenze degli ospiti contemporanei.

Una carriera rapida e brillante

Danilo Zucchetti ha assunto la direzione del Grand Hotel Villa d’Este, sul Lago di Como, il 1° Novembre 2005 e nel gennaio 2012 è diventato Direttore Generale del Gruppo Villa d’Este che comprende, oltre all’omonimo prestigioso resort sul lago di Como, l’albergo 5 stelle di Firenze, Villa La Massa e la gestione dei due alberghi 4 stelle di Como, Palace Hotel e Hotel Barchetta Excelsior. Prima di approdare a Villa d’Este, l’appena quarantenne Danilo Zucchetti ha diretto per sei anni l’Hotel Bauer e Il Palazzo di Venezia.

Zucchetti è stato nominato “Best Hotelier of the year 2012” da Virtuoso, un network internazionale formato dalle agenzie di viaggio più prestigiose al mondo, presente in ventisei Paesi con oltre 9.000 agenti di viaggio. Nel 2018 ha ricevuto l’Award of Excellence – Top General Manager Worldwide da parte di Luxury Travel Advisor, rivista di riferimento tra gli agenti di viaggio.

Identikit dell’EHMA EHMA – European Hotel Managers Association è stata fondata a Roma nel 1974 da alcuni “executives” dell’industria alberghiera di indiscussa etica professionale con il desiderio di mantenere ed incrementare l’immagine del patrimonio alberghiero. È composta da dirigenti di alberghi di alto livello che tendono costantemente al miglioramento della loro professionalità e di quella del loro personale, al fine di mantenere, perfezionare ed innovare i servizi da offrire alla loro clientela. Attualmente l’Associazione conta oltre 410 soci rappresentanti 24 paesi europei di cui circa 300 sono Direttori Generali di alberghi di lusso. In cifre, questo rappresenta circa 300 alberghi, 85.000 camere e 65.000 dipendenti. La prossima Assemblea Generale Annuale si terrà a Lugano nel 2021

Chiusure anticipate per cinque alberghi di lusso in Costa Azzurra. Parlano i gestori delle strutture.

Nonostante la superficiale diffusa opinione che il comparto del lusso non conosca mai crisi, per quanto riguarda la migliore albergazione in Costa Azzurra, i cali di prenotazione hanno compromesso molti bilanci. La ristorazione, nei dintorni del Principato di Monaco ha sofferto un po’ meno, grazie soprattutto alla clientela facoltosa proveniente dal vicino Principato. I responsabili di alcuni hotel di lusso posti tra Montecarlo e Nizza sono stati intervistati da Nice Matin ed è emerso che:

A EZE Eric Paulus, responsabile del CAP, ha dichiarato che l’albergo ha ben lavorato in estate ma solo abbassando i prezzi. C’è stato lo stop dai primi di ottobre e pensano di riaprire dal 1 aprile 2021.

Allo CHATEAU EZA hanno realizzato un meno 40% in luglio-agosto e meno 50% in settembre . la chiusura è avvenuta un mese prima del solito, dal 1° ottobre. Si vedrà se riapriranno normalmente il 15 dicembre 2020  oppure se rimanderanno. La clientela, al 95% francese, è stata provvidenziale.

A LA CHEVRE D’OR è stata buona l’estate, con clientela prevalentemente francese. Meno settembre, soprattutto nella ristorazione ; hanno chiuso tre settimane prima del consueto e  riapriranno più tardi: il 1°aprile 2021. Clientela prevalentemente francese.

A la VOILE D’OR di CAP FERRAT l’estate è stata molto sottono  mancando la clientela inglese; hanno chiuso il 26 settembre. Peccato perché l’albergo era stato completamente rinnovato ed aveva un nuovo chef, sul quale puntava molto.

Al GRAND HOTEL DU CAP di Cap Ferrat, Francois Régis Simon ha spiegato che il tasso di occupazione estiva è stato del 60% ( 68 % in agosto); hanno chiuso dal 29 ottobre anziché a fine novembre come gli anni scorsi.