Archivi categoria: Il lavoro nella ristorazione

Al ristorante: che bello degustare vini alla cieca!

credito foto: Chiara Argioleo
  • Marco Pelletier, del ristorante Vantre (Parigi), ha ricevuto il premio dalla Revue du Vin de France per la carta dei vini dell’anno 2021 (7 mila bottiglie in cantina). Alla RVF Marco ha dichiarato: “Vogliamo lavorare sul passaparola. Le persone vengono qui e, divertendosi con noi, diventano nostri membri, partner, ambasciatori. Naturalmente, se un cliente non vuole parlare per un’ora di vino, lo lasceremo in pace. Se invece ha piacere, passeremo la serata con lui, apriremo bottiglie e ci divertiremo. ” Quasi il 50% dei clienti assaggia vini alla cieca, perché si può essere colpito da un vino inaspettato o anche delusi da una grande etichetta. Al mezzodì, da Vantre, il menu è di 21 euro con antipasto, piatto e dessert. Cambia ogni giorno. La sera si cena alla carta.

La notizia completa è sul seguente link: Au restaurant parisien Vantre, le patron aime faire goûter les vins à l’aveugle – La Revue du vin de France (larvf.com)

FIPE: aprire i ristoranti fino alle 22 almeno nelle zone gialle !

cof

Così Fipe-Confcommercio, la Federazione italiana dei Pubblici esercizi. “La riapertura serale, almeno nelle zone gialle, dei pubblici esercizi in grado di garantire il servizio al tavolo non è più rinviabile. È significativo che anche l’Anci, e dunque i sindaci di tutta Italia, si sia detta favorevole a un allentamento delle restrizioni nei confronti di bar e ristoranti. 

Sta crescendo la consapevolezza che è più facile far rispettare le misure di distanziamento e di sicurezza sanitaria all’interno di un locale, piuttosto che nelle piazze e nelle strade dove le persone finiscono per assembrarsi senza alcuna precauzione. Ci auguriamo che il primo Dpcm del nuovo governo segni un cambio di passo nelle politiche di mitigazione del contagio da covid19, che da troppo tempo stanno penalizzando solo alcune categorie caricandole di responsabilità che non gli spettano”.

“Da un anno – prosegue la Federazione – portiamo avanti la battaglia a difesa della dignità di centinaia di migliaia di imprese che non possono essere aperte o chiuse con un’ordinanza pubblicata nella notte e valida dalla mattina successiva. Occorre rispetto per il lavoro di oltre un milione di persone e per un’intera filiera che proprio in bar e ristoranti ha un fondamentale punto di riferimento. Chiediamo ai nostri imprenditori di applicare con rigore i protocolli sanitari e chiediamo alle Istituzioni controlli a tappeto perché tutti li rispettino. Tutto questo per consentirci di poter riaprire anche alla sera, fino alle 22, in zona gialla e fino alle 18 in zona arancione. E visto che i contagi si stanno diffondendo a macchia di leopardo sul territorio, con piccoli focolai e città pressoché immuni, chiediamo che le aperture possano essere regolate anche su base locale, di modo che le misure restrittive siano efficaci e selettive”.

Un ristorante: niente pasti per i politici.

Niente pasti per i politici. Da Firenze arriva la curiosa (e comprensibile) iniziativa di un locale, la storica Trattoria Toscana da Burde, che ha deciso di non servire ai suoi tavoli (né con l’asporto) alcun personaggio politico. Almeno sino a quando la categoria dei ristoratori, tra le più colpite dai divieti, “non verrà ascoltata”. Ma non tutti i politici sono d’accordo e l’ex ministro Lotti risponde (Nel senso che sono arrivati i ristori ? NDR) Lo scrive il Golosario citando Italia Oggi).

Una indagine svela quali saranno le nuove tendenze riguardanti la ristorazione, post tempi di pandemia.

La soluzione ai problemi di distanziamento (in Messico?) Credito foto SkyTG24

Dopo un anno difficile per la ristorazione, quali saranno le differenze quando avremo girato la boa del Covid? Secondo TheFork (piattaforma con un network di 80.000 ristoranti e 29 milioni di visite al mese), intervistati 682 utenti e 1.000 ristoranti, i risultati sono i seguenti.

1- Più spazio all’aperto. Sarà una tendenza che non cesserà per l’88,6% degli intervistati.

2- Mangiare fuori in pausa pranzo: Appena possibile tornare in ufficio con regolarità, il 36% degli intervistati riprenderà a mangiare fuori in pausa pranzo.

3- Tempo dedicato a cucinare a casa: il 51% conta, appena possibile, di abbandonare questa abitudine. 

4- Attenzione per l’economia locale: Ormai riscoperti i negozi di prossimità, ben il 61% continuerà a prediligerli grazie alla disponibilità di prodotti locali, rispetto ai supermercati. 

5) Dell’esperienza gastronomica fuori-casa nel 2020 sono mancati soprattutto la cucina, ovvero provare ricette particolari, la socialità e il servizio a tavola.

6) Il 70% degli intervistati  dice che il delivery e l’asporto, ritorneranno al loro consumo pre-lockdown.

7) Nella scelta del ristorante, per il 65% si sceglierà un ristorante in base al prezzo medio e l’80% presterà più attenzione a ristoranti che propongono sconti o promozioni.

Per altri dettagli consultare il sito: 2NIGHT



Cannes: Christian Sinicropi svela i suoi programmi per la prossima riapertura dello mitico Palme d’Or del Martinez.

Christian SINICROPI, da qualche anno chef del Martinez di Cannes (una vera scuola per grandi chef – ricordate Willer? ), ha esposto i suoi prossimi programmi , dichiarando che “sta cercando la quintessenza di ciò che lo circonda, ad esempio una pianta, un peperone, della terra, un coque di frutta”. A Nice Matin di oggi, ha aggiunto che per la nuova linea si è consultato con della “gente di naso”, dei profumieri, dei chimici, dei biologhi… A suo dire, “egli non sarebbe il primo e certamente non l’ultimo a studiare questo campo”. Christian vuol trovare il suo punto: “non è la politica che modifica il mondo dei consumatori: siamo noi che, cambiando le nostri modi di consumare, risponderemo agli allerta che ci invia la natura. Nell’intervista si accenna a piatti di terra di castagne, di preparazioni con foglie di fico, di coque di cardamone…. Una nuova cucina da lui battezzata “ORIGINELLE” sarà la prossima sua sfida nelle piatti de La Palme D’OR la cui riapertura è prevista in maggio.