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Federico PINASCO lascia il Buona Vita di Cipressa. Questo il suo messaggio di congedo.

Federico Pinasco, nel 2021, al Buona Vita di Cipressa .

“Quasi 3 anni di un’amore unico e viscerale. È arrivato però il momento di dirsi addio. Voglio ringraziare intanto chi mi ha dato l’opportunità di intraprendere questa avventura; chiunque abbia fatto parte di questo percorso sa che cosa abbia significato per me tutto questo. Siamo stati e saremo per sempre una famiglia e niente e nessuno ce lo potrà mai togliere. Se torno con la mente a Gennaio 2021 mi vengono i brividi a pensare a tutto quello che abbiamo creato e che siamo stati capaci di fare in questi 3 anni ed è stato possibile solo grazie al lavoro di squadra e al bene che ci siamo voluti ogni giorno che passava. Voglio ringraziarvi uno ad uno, non mi sono mai sentito così fiero nella mia vita come essere il vostro “capitano”, per me è stato un onore. Mi avete accompagnato in un periodo non facile della mia vita, mi avete fatto sentire amato ogni giorno, mi avete dato la forza per portare in alto il Buona Vita e far conoscere Cipressa a tantissime persone.

Gioie e dolori, vittorie e sconfitte ce le porteremo sempre nel nostro cuore, non serve raccontare niente chi c’è stato sa. Voglio anche ringraziare tutti i clienti fantastici che sono passati in questi 3 anni senza di voi nulla sarebbe stato possibile.

Permettetemi due ultimi ringraziamenti: Grazie Viviana per aver avuto l’onore di cucinare nella cucina di una leggenda come sei stata tu; Grazie Nonna, sei stata la mia forza ogni giorno, ogni attimo spero di averti reso orgogliosa di me come meritavi.

Il vostro chef Federico”

Si apre la 3 giorni di Golosaria a Milano Fiera. Lunedì è prevista la premiazione di numerosi Ristoratori Liguri.

Si apre domani alle ore 12.00 all‘Allianz Mico Fieramilanocity la 18^ edizione di Golosaria Milano che dal 2015 ha casa qui. Nel 2023 crescono gli espositori e si allargano gli spazi con un’area del vino ancora più ricca e grande e soprattutto uno spazio Mixo, dedicato alla mixology, che oltre ai produttori ospiterà un calendario di eventi lungo la tre giorni. Questi appuntamenti andranno ad affiancare quelli già previsti in Agorà, showcooking e winetasting. Tema di quest’anno La tradizione è innovazione che è anche il titolo dello speciale MiTomorrow, distribuito oggi, ma sono tante le uscite a livello nazionale (con il Tgcom24 e LaStampa) e a livello locale, dal Monferrato a IlPiccolo di Alessandria, come a creare un ideale ponte con la manifestazione primaverile in Monferrato. La rassegna prenderà il via domani a partire dall’apertura alle ore 12 per chiudersi lunedì alle ore 17. Sul sito www.golosaria.it è possibile consultare l’intero programma e acquistare i biglietti per accedere saltando la fila alle casse.  Info sul seguente sito:

https://www.golosaria.it/it/golosaria-milano-2023

Ecco le eccellenze liguri protagoniste alla prima della tre giorni di Golosaria a Milano

In attesa della presentazione della GUIDA NAZIONALE RISTORANTI che si terrà lunedì 6 novembre, Golosaria Milano inizierà il giorno 4 novembre con la presenza della Regione Liguria che allestirà uno stand istituzionale per produttori e momenti di approfondimento. Pesto, focaccia, olio extravergine di oliva e vino: si potrà conoscere ed anche assaggiare a uno stand dedicato e agli eventi or con i brand “La Mia Liguria”, “Liguria Gourmet” e “Assaggia la Liguria“.

Approfondimenti, degustazioni, tre show cooking con gli chef di Genova Gourmet e due momenti dedicati della mixology con i prodotti del territorio ed anche laboratori e degustazioni di prodotti con uno speciale focus sul pesto.
Nell’area Food, storie e prodotti di  espositori come il Salumificio Chiesa di Finale Ligure, Sommariva Tradizione Agricola di Albenga, Rossi 1947 di Genova e Oltremare di Federica Novelli di Civezza) Mentre tra le cucine di strada sono due le realtà liguri: la storica Focacceria Manuelina di Recco e Agricuoco di Sestri Levante.

Tra i premiati che si succederanno nella tre giorni, ricordiamo i Campioni del Golosario, che quest’anno compie 25 anni. Campioni della Liguria saliranno sul palco sabato 4 novembre alle ore 15,30 spiccano i nomi di Biscottificio Grondona di Genova, Rossi 1947 di Genova, Az. Agricola e Agriturismo Luca Dalpian il Sottobosco di Tiglieto e Sommariva di Albenga.

Ottobre e novembre 2023: la Guida “TAVOLE DOC” LIGURIA presenta MENU a 45 oppure 60 oppure 90 euro, vino acqua e caffè compresi. Ecco in quali ristoranti del Ponente Ligure.

La guida annuale distribuita dai ristoranti elencati nell’annuario stesso.

Dal 2019 viene stampata annualmente una pregevole pubblicazione patinata, da parte della Multiverso Edizioni, titolata “TAVOLE DOC, l’anima e il gusto della Liguria”, che viene distribuita gratuitamente nei 54 ristoranti liguri inseriti. Delle quattro facciate dedicate ad ogni locale, una descrive il ristorante e le successive riportano la foto dello chef, una sua ricetta con foto di un piatto “signature” rappresentativo dello stile culinario ed anche l’etichetta del vino/olio/birra, ideale da abbinare: solitamente un vino ligure, ma non soltanto.

A pagina 7 del volumetto, sotto il titolo “Cos’è Tavole DOC” è scritto testualmente: I ristoratori offrono ai loro avventori un menu completo ad un prezzo fisso, estremamente vantaggioso. Tre le fasce di prezzo: 45,60,90 euro. Esclusivamente dal 1° aprile al 30 maggio e  dal 1 ottobre al 30 novembre tutti i giorni, previa prenotazione, sarà possibile usufruire della promozione.

A pagina 8, ultime 3 righe, nella presentazione del Direttore Editoriale  Elio Ghisalberti, è scritto testualmente che: “Il menu è sempre conveniente rispetto ai prezzi abitualmente praticati anche perché comprensivi di tutto, dal coperto al servizio, dall’acqua al caffè e, naturalmente, del vino o dei vini selezionati serviti in abbinamento”.

Nella edizione 2023 nessuno dei ristoranti del Ponente Ligure offre menu a 45 euro; ecco invece l’elenco di quelli che preventivano 60 o 90 euro, elencati nell’ordine da ponente a levante:  

Giardino del Gusto a Ventimiglia (60 euro)

Magiargè ai Bordighera (60 euro)

Come a Casa a Ospedaletti  (60 euro)

La Conchiglia ad Arma di Taggia (60 euro)

Da Ü Titti a Cipressa Fraz. Lingueglietta (90 euro)

AGrillo Restaurant & Wine di Imperia Porto Maurizio  (60 euro)

Salvo Cacciatori a Imperia Oneglia (60 euro)

Vignamare di Andora (90 euro)

Al Pirata di Laigueglia (60 euro)

La Sosta di Laigueglia (60 euro)

Al Nove di Alassio (90 euro)

Rosmarino dell’Hotel La Meridiana di Garlenda (60 euro)

Scola a Castelbianco (60 euro)

Al DOC di Borgio Verezzi (60 euro)

Locanda Nelli a Pietra Ligure (60 euro)

Ai Torchi a Finale Ligure Borgo (60 euro)

Al 3 di Calice Ligure (60 euro)

Il Sogno di Finale Ligure(60 euro)

Al Vescovado di Noli (90 euro)

A Spurcacciun-a del Mare Hotel di Savona (90 euro)

Materia Bistrot a Savona (60 euro)

Da Quintilio ad Altare (60 euro)

Potrete trovare foto e dettagli di ogni singolo ristorante e offerta cliccando qui di seguito sul sito: www.tavoledoc.it

Una ultima nota: i gourmet che abitualmente carosellano tra i ristoranti più costosi, sanno benissimo che, almeno in una decina di locali tra quelli elencati, la “douloureuse” finale non totalizza mai meno di 100 euro + bevande per un pasto completo.  In quegli stessi locali questa offerta di TavoleDOC, che consente di cenare a 60 o 90 euro, vino acqua e caffè compresi, sarà quindi di certo gradita. Il tutto entro il 30 novembre 2023 e specificando all’atto della prenotazione che si desidera “usufruire dell’ OFFERTA contenuta nella pubblicazione TAVOLE DOC LIGURIA 2023” (ed ottenerne ovviamente conferma). 

Ecco la classifica delle 20 destinazioni balneari più costose al mondo, tra le quali 5 italiane…

L’indagine di TravelMag ha considerato tutte le destinazioni nel mondo con un minimo di 20 hotel e locande e almeno una spiaggia. Per ciascuna destinazione, è stato calcolato il prezzo medio della camera doppia più economica disponibile nel mese di agosto 2023. Sono stati considerati solo gli hotel con almeno tre stelle e situati vicino al centro città o alla spiaggia.

– Le tariffe degli hotel sono state raccolte intorno al 15 luglio, sulla base dei principali siti di prenotazione alberghiera
– Le locande o i Bed and Breakfast sono stati considerati solo se hanno almeno 10 camere
– Questo sondaggio non ha considerato Airbnb o altre case vacanze
– Le tariffe medie degli hotel raccolte in questo il sondaggio include tutte le tasse e le commissioni

1. Nantucket Town, Massachusetts (USA) $694
2. Positano (Italia) $481
3. Montauk, New York (USA) $478
4. Saint-Tropez (Francia) $440
5. Kennebunkport, Maine (USA) $406
6. Provincetown, Mass. (USA) $404
7. Capri Town (Italia) $399
8. Bar Harbor, Maine (USA) $384
9. Montecarlo $381
10. Santa Monica, California. (USA) $360
11. Rehoboth Beach, Del. (USA) $359
12. Cape May, NJ (USA) $346
13. Portland, Maine (USA) $317
14. Ocean City, NJ (USA) $310
15. Ibiza Town (Spagna) ) $310
16. Santa Eulària des Riu (Spagna) $307
17. Platis Gialos (Grecia) $299
18. Amalfi (Italia) $295
19. Pismo Beach, Cal. (Stati Uniti) $ 293
20. Santa Margherita Ligure (Italia) $292

Il link con la notizia completa è il seguente: https://www.travelmag.com/articles/beach-destinations-2023/

A proposito della spiaggia di Paraggi (comune di Santa Margherita Ligure ) Paolo Massobrio sul suo IL GOLOSARIO ha scritto: “Paraggi è tra le spiagge più care e belle d’Italia. A dimostrarlo i prezzi: 200 euro al giorno per un ombrellone e sdraio nei bagni più economici altrimenti se si vuole stare in terrazza ai bagni Fiore (quelli di Dior) il costo sale a 450 euro. Su la Stampa si mostra anche la situazione negli hotel, dove il prezzo più basso, in un albergo a due stelle con il bagno in condivisione, è di 190 euro a notte, mentre in uno a cinque stelle senza vista mare la spesa è di 1.045 euro, ma se si vuole dormire in una suite (tra luglio e agosto) si arriva fino a 3.166 euro. Paradossale resta il fatto che siano quasi tutte già prenotate. (La Stampa) @ Esiste dunque un flusso di turisti che nonostante i prezzi in aumento, non si tira indietro, portando (teoricamente) ricchezza e nuove opportunità. Ma un documento sui limiti dello sviluppo turistico, pubblicato sulla rivista Economia e Politica, fa riflettere e domandarsi: “Di questo grande afflusso cosa resta per la crescita di una comunità?” “