Archivi categoria: Guide/segnalazioni su WEB

Anticipaazioni sulla Guida Michelin: tre ristoranti d’albergo della Costa Azzurra perdono la stella Michelin

L’Hotel Cap Estel a Eze sur Mer

Ecco qualche anticipazione sulla prossima guida Michelin francese. In Costa azzurra perdono la stella: 1) La Table de Patrick Raingeaud dell’Hotel Cap Estel a Eze (dopo 13 anni si è ritirato lo chef l’autunno scorso). 2) Il ristorante del magnifico Chateau Saint Martin a Vence, diretto dallo chef Jean Luc Lefrancois. 3) Lo Yoshi a Montecarlo, unico ristorante stellato che fevecava cucina giapponese  causa lavori all’albergo… Prossime notizie a breve, quando saranno invece rivelati i NUOVI stellati costazzurrini. (notizia tratta da ice Matin di oggi)

Una intervista di MOWMAV.COM a tutto campo a Edoardo Raspelli. Da non perdere

La Gintoneria di Laterenza, le Chiacchere di Massari, i food influencer,: il link per l’intervista completa è il seguente:

https://mowmag.com/attualita/intervista-totale-al-critico-raspelli-la-gintoneria-di-lacerenza-un-buon-ristorante-ma-l-ostentazione-lo-ha-rovinato-massari-e-le-uova-di-pasqua-a-150-euro-mette-i-prezzi-che-vuole-io-le-ho-comprate-e-su-cracco-lollobrigida-e-i-food-influencer

Quale cantina mi consigli? Ecco da IL GOLOSARIO, qui seguito, un prezioso elenco diviso per regioni, secondo le ultime degustazioni…

“Ma quale cantina mi consigli? Quante volte ci siamo sentiti fare questa domanda, con l’imbarazzo di dover dire tanti nomi senza che magari l’altro se li ricordi. Oppure quante volte leggi una carta dei vini e capisci che mancano nozioni sui migliori produttori del territorio dove magari si trova la trattoria o bistrot che a dir si voglia. Comunque, per farla breve, scrive Paolo Massobrio, “noi una risposta ce l’abbiamo in entrambi i casi e ve la regaliamo”.

“Sono i vini che in 23 anni abbiamo selezionato, anno dopo anno, mettendo su un piedistallo 100 vini Super, senza mai premiare la cantina degli anni precedenti. Solo negli ultimi due anni abbiamo iniziato a considerare le cantine “storiche” meritevoli di essere premiate però con un altro vino, come segno di una continuità qualitativa.

Insomma un lavoro enorme, che ha permesso di far emergere tante novità, tanti giovani ed anche le tendenze, perché un quarto di secolo è un periodo decisamente significativo.

Ora, mentre stiamo procedendo con le degustazioni per la 24^ edizione che verrà celebrata a GOLOSARIA MILANO (1-2-3 novembre 2025 Fiera di Rho Pad. 1), abbiamo pensato di regalare a ciascuno di voi questo preziosissimo elenco diviso per regioni.

Leggetelo con attenzione, e non esitate, a cercare quelle bottiglie.

https://s3.eu-west-3.amazonaws.com/customer-it.ilgolosario.www/6217/4102/4745/tophundred_2002_2023_okOK_2.pdf

Il declino del “fine dining” : clienti stanchi di doversi sorprendere ad ogni costo

La nostra rassegna stampa oggi si ferma ancora su Il Gambero Rosso, che scrive, tra l’altro: … “c’è una fascia di consumatori che è stufa delle esasperazioni virtuosistiche ai fornelli (talvolta con risultati discutibili). L’innovazione in cucina, attraverso la ricerca fuori dalla tradizione o la reinterpretazione di piatti classici, funziona se fatta con buone intenzioni, consapevolezza, buona pratica e risultati finali convincenti. Ma non sempre è così: qualche volta una ricetta è pensata e realizzata solo con la volontà di stupire cavalcando il trend del momento. Molto fumo e poco arrosto. Anche per questo si torna a vagheggiare piatti semplici, lineari, diretti e ben fatti, senza elucubrazioni, eccessi e ostentazioni stilistiche. Un po’ di sana normalità. Una cucina comfort food, accogliente, materna, rassicurante, che ti abbraccia e si concede senza giudicarti, senza appesantire le meningi e alleggerire troppo le tasche, che non costringe a sentirsi inadeguati come studenti agli esami di maturità. Un desiderio che magari ci si tiene dentro perché dirlo non è trendy, non fa figo.

Già 15-20 anni fa chef dell’alta ristorazione invitavano a mettere i piedi per terra, a considerare avanguardia piatti “normali”, come i classici spaghetti con pomodoro e basilico, però fatti con grandi materie prime: un grande spaghetto artigianale trafilato al bronzo ed essiccato a bassa temperatura, un grande pomodoro rustico fresco maturato al sole, un buon basilico appena colto.”

Il link per l’articolo completo è il seguente:

https://www.gamberorosso.it/notizie/fine-alta-cucina-comfort-food/?mnuid=1c63gc3ee4g7e0c3e4694583562060486c9952af6185cc16f7e&mnref=s2774%2Co18929&utm_term=100649+-+Il+declino+dell%27alta+cucina%3A+stanchi+di+essere+sorpresi+a+tutti+i+costi&utm_campaign=NL+GIORNALIERA+ITA&utm_medium=email&utm_source=MagNews&utm_content=10100+-+4161+%282025-03-11%29