Su Hotellerie et Restauration è comparso un articolo intitolato “Chef Star: la fin d’une époque” scritto da Franck Pinay-Rabaroust, scrive, tra l’altro, che “ci sono le premesse per la fine del “regno degli chef ” adulati, divenuti portaparola consenzienti di un settore che drena una (buona) immagine del turismo e del savoir faire, anche molto al di fuori delle frontiere francesi.”
Il mio sommesso parere e che, al di là di eventi , occasioni, casi speciali, anche per il gotha del mondo, è sempre più diffusa la voglia di cucina preparata e servita in quantità secondo tradizione. La regola di certi ristoranti blasonati, in Francia, peggio in Giappone e Usa (ma anche qualche mosca bianca in Italia), pare essere quella che, a partire dai bistellati il conto per un pasto completo non scende sotto ai 250 a testa (e anche più), compresi vini normali e aperitivo immancabile a dai 15 ai 20 euro, giustificandosi con i costi della pomposità dell’insieme (ma non sempre). Ho la sensazione che siano Continua la lettura di Stanchi di grandi ristoranti ?!