Una settimana prima della uscita della Guida Michelin France, la stessa ha comunicato che il ristorante PAUL BOCUSE, che dal 1965 aveva sempre ottenuto 3 stelle, dall’edizione 2020 scenderà a 2 stelle. La risposta del ristorante non si è fatta attendere ed io la trovo anche di una classe degna di uno dei più important ristoranti del mondo.. . La troverete sul seguente link:
Archivi categoria: Guide Gastronomiche
La Guida Michelin ha vinto la causa contro il ristorante che l’aveva citata per danni causa perdita di una stella.
Tanto tuonò che … piovve. Marc Veyrat qualche mese addietro aveva citato la Guida Michelin per danni da perdita di immagine, ma essa rifiutò ogni documentazione richiesta, compresa la prova dell’avvenuta visita. Nel breve giro di 5 mesi la giustizia francese ha emesso la sentenza il 31 dicembre scorso, nella quale si legge, tra l’altro: Monsieur Veyrat cherche à remettre en cause un principe de libre critique, de liberté d’expression. On a le droit d’exprimer un avis, une opinion. Le guide Michelin n’a fait que dire que Monsieur Veyrat est excellent plus que génial. Monsieur Veyrat ne l’accepte pas” . Altri dettagli sul seguente link https://www.lhotellerie-restauration.fr/journal/restauration/2019-11/l-affaire-veyrat-michelin-le-tribunal-rendra-sa-decision-le-31-decembre.htm
In Liguria solo 6 stellati? Secondo TavoleDoc i ristoratori risponderebbero con le offerte speciali “Tavole DOC” che arriva in Liguria per il secondo anno.
Mario Cucci di Mediavalue di Tavole Doc, così si è espresso, su un articolo a firma Marina Caccialanza, a nome dei ristoratori liguri:
“Siamo convinti che la Liguria esprima a pieno due dei tratti identificativi della ristorazione italiana: qualità e segmentazione. La regione dà vita a un’esplosione di piccole e grandi realtà legate sì alla cultura contadina e marinara, ma sempre più aperte a un universo di conoscenza, sperimentazione e innovazione ben più ampio. Tanta ricchezza e un tale impegno trovano un timido riscontro nelle pagine delle Guide di settore: basti pensare che delle 374 stelle totali assegnate nel 2020 solo 6 risiedono in Liguria, mentre altre realtà sono giudicate meritevoli di menzione perché propongono una piacevole esperienza gastronomica.”
I cuochi e ristoratori liguri si sentirebbero sottovalutati e un po’ dimenticati “dal mondo che ruota intorno all’alta ristorazione” (? ndr), che pure sarebbe ben presente e valida sul territorio. TavoleDOC vuole invece dimostrare che la qualità della tavola ligure non è statica, ma anzi vivace e di grande tradizione del territorio con moderna interpretazione della cucina contemporanea.
Per dimostrare questo fermento di creatività, da Ponente a Levante, 32 insegne ed altre pronte ad aggiungersi, dovrebbero formare il mosaico “TavoleDOC 2020” e i clienti, dal 15 marzo al 15 aprile e dal 1 al 31 ottobre, troveranno menu stagionali completi alle fasce di prezzo prefissate: 35, 50 o 70 euro.
Quando la Guida uscirà ve ne darò notizia. Lo scorso aprile 2019 non la trovai nei ristoranti aderenti che visitai. A ottobre 2019 invece l’ho trovata esposta presso alcuni ristoratori (contenti), ma non da altri aderenti. Soprattutto nella fascia dei menu a 50 euro, il 2019 è stata una preziosa e unica occasione per metter piede nelle migliori “Tavole DOC” a prezzi convenienti, mai praticati e realmente tutto compreso, anche le bevande.
Però qualcuno dei migliori ristoranti mi ha anticipato in questi giorni che non rinnoverà la convenzione per il 2020. Vedremo lo sviluppo.
L’articolo completo è sul seguente sito: https://www.salaecucina.it/archivio_news/la-liguria-e-tavoledoc-patrimonio-culinario/,
Ancora una classifica: i migliori ristoranti italiani Low Cost, Trattorie, quelli sotto ai 120 euro e quelli sopra ai 120 euro secondo Pignataro.
Ancora una classifica dei migliori 100 ristoranti italiani, questa volta del giornalista LUCIANO PIGNATARO, che suddivide i ristoranti italiani oltre i 120 euro e altri a meno di 120 euro, locali Low cost e trattorie. Nel fine anno stiamo facendo un po’ indigestione di classifiche, ma questa voglio segnalarla per la ragione che, incredibilmente, i locali liguri si possono contare con le dita di una sola mano…
Ecco “I Migliori Ristoranti Italiani oltre 120 euro”, con classifica inversa: dal 50° posto al 1° posto.
Vitantonio Lombardo Ristorante – Matera 49. El Molin – Cavalese 48. Antica Osteria Cera – Campagna Lupia 47. El Coq – Vicenza 46. Harry’s Piccolo – Trieste 45. Per Me Giulio Terrinoni – Roma 44. Magnolia – Cesenatico 43. Locanda Don Serafino – Ragusa 42. Pashà Ristorante – Conversano 41. Christian & Manuel Ristorante – Vercelli 40. Il Luogo Di Aimo E Nadia – Milano 39. Joia – Milano 38. La Trota – Rivodutri 37. Venissa – Venezia 36. La Peca – Lonigo 35. Caino – Montemerano 34. Aqua Crua – Barbarano Vicentino 33. Cracco – Milano 32. La Madia – Licata 31. Bros’ – Lecce 30. Il Palagio – Firenze 29. Angelo Sabatelli Ristorante – Putignano 28. Colline Ciociare – Acuto 27. Villa Feltrinelli – Gargnano 26. Contraste – Milano 25. Del Cambio – Torino 24. Casa Perbellini – Verona 23. Enoteca Pinchiorri – Firenze 22. Casa Vissani – Baschi 21. Agli Amici – Udine 20. La Torre Del Saracino – Vico Equense 19. Reale – Castel Di Sangro 18. Villa Crespi – Orta San Giulio 17. Seta By Antonio Guida – Milano 16. Il Pagliaccio – Roma 15. Da Vittorio – Brusaporto 14. Dal Pescatore Santini – Canneto Sull’Oglio 13. Madonnina Del Pescatore – Senigallia 12. Don Alfonso 1890 – Sant’Agata Sui Due Golfi 11. Le Calandre – Rubano 10. Vun by Andrea Aprea – Milano 9. Enrico Bartolini Mudec – Milano 8. Taverna Estia – Brusciano 7. La Pergola del Rome Cavalieri – Roma 6. Duomo – Ragusa 5. Piazza Duomo – Alba 4. Danì Maison – Ischia 3. St. Hubertus – San Cassiano 2. Uliassi – Senigallia 1. Osteria Francescana – Modena Focus –
Ecco invece “I Migliori Ristoranti Italiani fino a 120 euro”, sempre dal 50° posto in classifica sino al 1° posto.
50. Corteinfiore – Trani 49. Ristorante I Pupi – Bagheria 48. Zia Restaurant – Roma 47. Casa Leali – Puegnago del Garda 46. Tordomatto – Roma 45. Piazzetta Milù – Castellammare di Stabia 44. Ristorante Zum Löwen – Tesimo 43. Casa Rapisarda – Numana 42. Stube Gourmet -Asiago 41. La Pineta – Marina di Bibbona 40. Il Tino – Fiumicino 39. Ristorante Giglio – Lucca 38. Il Faro di Capo d’Orso – Maiori 37. Gambero Rosso – Marina Di Gioiosa Ionica 36. Ristorante Villa Maiella – Guardiagrele 35. SUD Ristorante – Quarto 34. Locanda di Orta – Orta San Giulio 33. Romolo al Porto – Anzio 32. La Trattoria Enrico Bartolini – Castiglione della Pescaia 31. Zur Rose – San Michele Appiano 30. Ristorante Romano – Viareggio 29. Al Metrò – San Salvo Marina 28. Damini Macelleria & Affini – Arzignano 27. Trattoria Zappatori – Pinerolo 26. Il Bavaglino – Terrasini 25. Ristorante Marconi – Sasso Marconi 24. Abocar Due Cucine – Rimini 23. Acqua Pazza – Ponza 22. Accursio Ristorante – Modica 21. L’Arcangelo – Roma 20. Guido – Rimini 19. I Portici – Bologna 18. La Bandiera – Civitella Casanova 17. L’Imbuto – Lucca 16. Taverna del Capitano – Nerano 15. Qafiz – Santa Cristina D’Aspromonte 14. Ristorante Andreina – Loreto 13. D’O – Cornaredo 12. Ristorante Abbruzzino – Catanzaro 11. Ristorante Laite – Sappada 10. La Tana Gourmet – Asiago 9. Da Gorini – San Piero in Bagno 8. Oasis Sapori Antichi – Valle Saccarda 7. Materia – Cernobbio 6. Antica Osteria Nonna Rosa – Vico Equense 5. Pascucci al Porticciolo – Fiumicino 4. Gucci Osteria da Massimo Bottura – Firenze 3. 28 Posti – Milano 2. Lido 84 – Gardone Riviera 1. L’Argine a Vencò – Dolegna del Collio
Le altre classifiche dei Low Cost e delle Trattorie sono sul seguente seguente sito: https://www.lucianopignataro.it/a/guida-50-top-italy-2020-i-migliori-indirizzi-dove-mangiare-low-cost-in-italia-non-oltre-20-euro/175690/
La recensione: a Bussana di Sanremo Ristorante AI TORCHI.
(Frazione BUSSANA)
Ristorante AI TORCHI
Via Al Mare 10 – Telefono 389 822 2693
Una bella notizia: un antico ristorante, blasonatissimo ai tempi della “Dolce Vita” sanremese, riapre i battenti e lo fa nel migliore dei modi. L’ambiente è stato quasi maniacalmente conservato come allora, comprese le “Foto dei Belli”, provenienti allora anche dalla Costa Azzurra, che qui crearono serate mitiche da rotocalchi. Manca il paiolo e la brace di allora all’angolo, ma gli antichi autentici torchi di legno di sorbo (indeformabile) troneggiano per una parete intera. Diversi tavoli hanno una certa intimità e, nell’insieme, l’atmosfera risulta gradevolmente alleggerita anche grazie a buona illuminazione. Le calde volte in mattoni antichi sottolineano il sottofondo musicale (cantato, purtroppo), il pavimento è in cotto, i mobili alle pareti giustamente limitati all’indispensabile. I tavoli in legno chiaro hanno tovaglie gialle con coprimacchia scuri passanti, le sedie ben imbottite sono comode, le mise en place eleganti e razionali, non manca una lampada o candela ad ogni tavolo.
Dopo l’aperitivo offerto, con assaggi di quattro diversi apetizer, ecco la “piroga” dei pani, focacce e grissini, che verrà costantemente curata con frequenti rabbocchi per tutto il pasto.
MATTIA GOFFREDO, cuoco proveniente da Venaria Reale, giovane ma con molte frecce al suo arco, “partito” da una cucina di base piemontese, si è presto integrato con la cucina del Ponente Ligure, ma personalizzandola: seriamente, senza supponenza e rivoluzioni, ma attento ai clienti che amano il ritorno al Terroir ed alla Tradizione, con una carta che presenta “apparentamenti liguri/piemontesi” non consueti.
Quattro gli ANTIPASTI (€ 12 -15): Gambero Rosso di Sanremo in purezza su crema di fave e insalatina Wild (con aggiunta di 5 euro per ogni eventuale gambero i più) – Uovo pochet su crema di Parmigiano 24 mesi e Tartufo Nero del Monferrato.
Tre PRIMI DI TERRA (€ 12 – 14): Ravioli alla Sanremasca ripieni di borragine e carne con pomodoro della nonna – oppure delle semplici ma invitanti tagliatelle con funghi porcini di stagione.
Tre PRIMI DI MARE (€ 14-15): Ravioli di Brandacujun “al negativo” con Datterino giallo e olio EVO di Taggiasca – oppure Reginelle con burro, acciuga del Mar Cantabrico e Nocciola Piemonte.
Tre PRIMI DELL’ORTO (€ 12-14) tra i quali il Risotto alla zucca – oppure gli Gnocchi di patate ripieni di Pesto con “pioggia” di Parmigiano 24 mesi e olio EVO di Taggiasca .
Segue una paginetta di PIATTI DA CONDIVIDERE” (€ 9-14), per minimo due persone. La PASTA servita al pesto, o ai funghi porcini, o al Tartufo Nero del Monferrato, o Aglio olio e peperoncino, o ragu 5 carni. La CARNE con la Costata di Vitello frollata, o lo Chateaubriand, per attestarsi infine sulla Grigliata d’Onore (a Gianni, il fondatore). Oppure nel PESCE (€ 15-20) con la Frittura Ai Torchi e la Grigliata d’Onore (Gianni).
La offerta dei sei DESSERT (€ 7-8) offre qualche originalità rispetto all’onnipresente “tran tran” rivierasco ed è servita con generosità. Trilogia di cioccolato 50% 60% 72% con confettura di pesche, oppure le Consistenze della Nocciola Piemonte. Con un supplemento è disponibile un originale MonteBianco, riduzione al Nebbiolo con Tartufo Bianco d’Alba in scaglie.
Si prosegue con tre menu a prezzi fissi:
Il MENU di TERRA “TORCHIO ANTICO” 38 euro oppure 30 euro se limitato a 3 portate.
Il MENU “SAPORI DELL’ORTO”, VEGETARIANO, di 4 portate a 30 euro oppure 3 portate a 22 euro).
Il MENU “ALTA MAREA”, di mare a 45 euro per 4 portate, oppure 38 euro per 3 portate.
La CARTA VINI, che è in potenziamento, offre 8 Champagne (segnalo il Canard Duchène a 44 euro); sette Spumanti e Prosecchi (alcuni disponibili anche a calice a 6 euro). A seguire 12 vini bianchi e 13 rossi: tutti di etichette ben conosciute ed a prezzi normali. I vini freddi vengono serviti ovviamente con secchiello e i bicchieri rabboccati ma senza accaneggiamenti.
Il servizio? Impossibile resistere alla calorosa bonomia del Patron, alla cortesia della gentile e diligente sua coadiuvante, nonché alla bravura del navigatissimo Maitre, più formale, ma bravo a prevenire i vostri desiderata. Uno staff integrato che completa una accoglienza gradevole nell’insieme, come un ritorno a casa. In ultimo: non manca neppure qualche parcheggio a fianco del ristorante.
luigino.filippi@alice.it