Archivi categoria: Recensioni

Ristoranti. La recensione della settimana: Rivamare a Borgio Verezzi

Borgio Verezzi :  RIVAMARE-OSTERIA-CAMERE

Lungomare Via Aurelia 27 –  Tel. 019 611 906

23 10 2015 (14)Buongustaia Rosanna, preziosa storica “antenna” enogastrò della Riviera a inizio estate mi segnalò una chicca appena rinata. Con il favore della calma d’autunno, eccomi quindi al “Rivamare-Osteria-Camere”, il cui nome è di “perfetta liguritudine”. Ma dell’ importante proprietà, sovrastante la loro spiaggia (con parcheggio provvidenziale) risalente all‘ 800, nulla è modesto né tradisce l’età. Il rifacimento ha conservato quel che c’era da salvare, compresa una simpatica scalcagnata porta interna  ormai d’antan,  cimelio che chiamerei “le origini”. Insomma hanno avuto attenzione ai dettagli d’arredo e la sala a tutta vetrata verso il mare (portate occhiali da sole), ha l’aria ospitale, linda persino nelle piantine d’interno che paiono spolverate ogni giorno, così come sono prive di aloni le vetrate a 40 metri dalle onde. Mica facile, complimenti!

Veniamo al cibo. 15 titoli in carta più 6 dessert. Tra cui la Panizza con acciughe al salmoriglio, mandorle tostate e crema di rape rosse (€13); la Pasta “Mancini” al dente con una cinquina di piccoli freschissimi gamberi Viola d’ Oneglia e nocciole intere tostate al punto giusto (€ 15) oppure alla milanese con burro salato poco, scorza di limone, prezzemolo e Grana (€ 12); Buonissimo il Pescato al sale servito anche alla Ligure (€ 8 all’etto). Come dessert d’obbligo in questa stagione, i marron glacé in semifreddo con salsa al fondente (€ 6). La … resa dei conti s’accontenta: 30 euro per due piatti più dessert, più 15 euro per una buona bottiglia come il mio splendido Rosé Lacrimarosa di Mastroberardino, servito in un secchiello da ghiaccio anch’esso dal fondo cipria (che cura dei particolari)! Buono anche l’espresso finale.

Si può anche approcciare ancora più al risparmio questo locale. Infatti dallo storico forno a legna inviano in sala (solo la sera) ben 10 tipi di fragranti focacce (formato grande pizza che costano 10 euro ciascuna. Tra le quali una al Castelmagno, granella di nocciole, miele e mozzarella, un’altra con cipolla Rosa DI Tropea, salsiccia e mozzarella, nonché una con acciughe dissalate pomodorini olive taggiasche e origano e così altre sette invitanti preparazioni. Molti clienti optano quindi per una sosta “decontractée” simpatica e risparmiosa, ovvero ordinano due focacce diverse suddivise a metà (€ 10 + 10), aggiungono due dessert (€ 6 + 6) e mezza bottiglia da 8 euro spendendo 40 euro in due, godendosi un ambiente moderno/elegante di una certa classe senza immalinconirsi in locali di pari costo ma troppo spesso disadorni e sciamannati e con musiche di sottofondo pietose.

Dimenticavo: ai tavoli con “careghe” bianche (senza cuscini), le tovaglie a grandi quadri blu in linea armonizzati con i colori anche diversi della sala, sono coperte da copritovaglia in simpatico “papé de péssa” ma i tovaglioli sono in bella stoffa blu, con sopra un immancabile “gotto” per la loro acqua, un calice per il vino e piatti di una certa classe, bottiglia di Olio Extravergine di Taggiasca della Viani. Il servizio, con vestiti eguali, effettuato in famiglia, è puntualissimo, disponibile e ben fatto. In ultimo: veniteci al tramonto per godere del cambio luce sul mare e, senza dimenticare che potete anche pernottare. Non ho visto le camere ma dalle foto sul sito mi paiono degnissime. Che bellezza svegliarsi qui una domenica abbagliati dal sole d’inverno! Un difetto: sul sito sono indicate prolungate chiusure…  Luigino.filippi@alice.itwww.buongiornogourmet

 

 

Il ristorante della settimana: Lolli Palace

liberty[1]Hotel Lolli Palace ***
Corso Imperatrice 70
0184 531496 –    www.lollihotel.it/

All’inizio della Passeggiata,questo Palace liberty incornicia a destra una collina di giardini storici e il suo ristorante fronte mare al secondo piano è inondato di sole, mentre la notte “vede” la zona animata della città ed i palmizi. Nella sala giallo tenue, lampadari di pregio, tovaglie passanti color marrone su tavoli crème, bella posateria, bicchieri un po’ datati ma in tono con le stoviglie classiche, che vivaddio preludono a generose quantità di cibo, una saliera con pepe e una pepiera con sale, due pacchetti di grissini e due panini tiepidi fatti in casa. In sottofondo “Radio Lolli Sound” (così m’han precisato, ma a me pareva Radio Nostalgia) diffonde musica TOP dei tempi d’oro. Insomma, l’ambiente nell’insieme si direbbe conservato volutamente datato, ed è piacevole, perché non esagera con le atmosfere d’antan, fatte anche di comfort familiari e personalizzati verso gli habitué. Al ristorante, aperto agli esterni, il premurosissimo Vanni, già all’Hotel Londra e qui da febbraio, mi ha “regalato” il miglior tavolo servendo poi con premurosità e intervallando con qualche parola di inusuale/sorprendente schiettezza e molte attenzioni, nonostante servisse anche la separata salle-a-manger. LA MIA CENA? Salmone marinato ingentilito da insalata di rafano e arance (€ 12), tagliolini a coltello con calamari spillo qualità d’ordinanza in questa stagione e beneficio di concassé di pomodoro (€10), morbide trofiette alla genovese cotte al punto giusto con pesto fagiolini e patate fresche senza retrosapori,(€ 10). Le presentazioni sono le consuete, il ritmo del servizio è senza affanni né soste e le quantità sono generose. Nei secondi, anziché il pesce a cartoccio della carta, avevo prenotato un pesce al sale ed ecco due branzini “gemelli” (degni di un ottimo allevamento) con contorno di buone patate a dado cotte al momento. Ho concluso con due dolci a trancio (€ 5) e un buon caffè. Con un Prosecco Santa Margherita a tutto pasto (€ 18) ho speso CIRCA 40 EURO PRO CAPITE. Il cuoco, nato alla reputata scuola di Stresa, ha fatto diverse esperienze anche a Sanremo ed è qui ormai da otto anni. La sua cucina è ovviamente quella richiesta da un Albergo ed è ben curata; ma scommetterei che lo fareste anche felice prenotando un qualunque piatto extracarta a voi gradito. La scelta vini offre 18 rossi dai 9 ai 22 euro, 14 bianchi da 9 a 20 euro. Chi desidera Spumanti di Franciacorta o Champagne di marche note deve prenotarli. Concludendo: una sosta in un confortevole ambiente storico che ogni Sanremasco, e non solo, dovrebbe avere nel cuore, perché tenere questo livello d’insieme in tempi in cui … anche gli angeli custodi han troppo da fare per vedere/pensare a tutto, ci vuole davvero coraggio, anzi resistenza umana e quant’altro non manca affatto a questa famiglia che, da circa un secolo, aggiornandosi, tiene alta la bandiera di un tre stelle che è ormai prezioso per la città.    Luigino.filippi@alice.it

Il ristorante della settimana a Cannes: Le Relais des Semailles

P1150551                Cannes – LE RELAIS DES SEMAILLES

9 e 11  Rue Saint Antoine (sulla salitina del Suquet)

Tel. 0493 392 232

Il locale e a un centinaio di metri dall’imbarcadero dei traghetti, a 200 dal Palais des Festival, un po’ appartato rispetto alla piazza terminale della celebre Croisette, a venti metri sulla salitina verso il Souquet  (centro storico). E’ un ambiente decontractée ma ricercato, che potrebbe sorprendervi molto per originalità, cura dei particolari, grande charme e atmosfere romantiche. Al pur simpatico dehor sulla discesa, io preferisco le più riservate salette. Indispensabile prenotare, magari chiedendo il tavolo nella sala più antica denominata “Relais” che, per effetto dei suoi diversi livelli e di alcuni specchi strategici (come da foto), riesce a non farvi troppo sentire gli spazi molto ristretti tra un tavolo  e l’altro. Inoltre, miracolosamente, anche i clienti italiani e americani parlano a bassa voce, cullati da inconsuete note di piacevoli liriche e arpeggi  di classici italiani con volume da sottofondo piacevolissimo.

Il Menu du Marché, a ragionevoli 35 euro, offre una entré a scelta sulle quattro in carta, ad esempio Le Roti de foie gras de canard servìe frais, navets longs confits au Cassis, bouquet de jeune pousses à l’huile de truffe, OPPURE gli Gnocchis faits par nos soins à la crème de truffe d’eté. Si può poi scegliere un Plat sui tre in carta, ad esempio un Poisson du jour au retour du marché, OPPURE un Magret de canard sauce au Porto, poires roties et purée de Céleri rave. Infine un dessert a scelta sui quattro in carta, anch’esso servito in quantità dignitose e le mignardises finali con il caffè. C’è anche un Menu Enfant a 13 euro.

In carta vini oltre 50 bottiglie francesi, ben assortite, A PARTIRE DA 36 EURO e anche 8 mezze bottiglie. Un po’ deludente la scelta su soli 5 Champagne arcinoti da market di periferia, ma il sesto è invece un ottimo Domaine Fallet-Dart che, per essere un millesimato e anche di una ottima annata (2006), è una delle scelte più interessanti: costa 65 euro, 16 euro meno del Moet in carta. In una città come Cannes, dove la mondanità ha i suoi riti, prerogative e conseguenze sui prezzi, trovare un ritiro così accogliente, con una cucina onorevole e servizio “comme il faut” a prezzi accessibili, è proprio una occasione  invitante . Confondetevi piacevolmente con il Gotha dei veritable Cannois che da decenni si da appuntamento a questi tavoli,  viaggiando con il cuore e il portafogli entrambi leggeri… Luigino.filippi@alice.itwww.buongiornogourmet.it

La recensione della settimana: La Femme a San Bartolomeo al Mare

 

images5 (3)

San Bartolomeo al Mare –  LA FEMME

Via Cesare Battisti 58 – Tel 0183 493125

www.ristorantelafemme.com

A un chilometro dal casello A6 di Cervo, nel bel mezzo di un panorama sulle circostanti sinuose colline olivate, ecco un parcheggio facile e capiente (per la Liguria, s’intende), una passeggiatina di 50 metri e l’insegna, ovvero un quadro accattivante, “La Femme”, il cui soggetto ritroverete poi in tutti i dipinti in questo ambiente “di bianco vestito”. Nella capiente sala il pavimento in cotto è importante, i drappeggi ricchi e svolazzanti sono anche a soffitto nella veranda (riscaldata), il sottofondo non è musica da consumo ma raffinato “jazz lounge”, gli spazi hanno respiro giusto grazie ai tavoli rotondi e ben distanziati, le tovaglie di Fiandra sono color crème e le mise en place, ovviamente, elegantine.

Questo locale procede “con passo da alpino” e ogni volta trovo qualche novità. Quest’anno essa è costituita dal cuoco che, lasciato dopo otto anni un hotel cinque stelle, ha chiuso con i classici e comodi binari della cucina d’albergo per realizzarsi in questi fornelli a vista sala, confrontandosi fianco a fianco con questo patron che non vuol fare una cucina per “iniziati”, ma che è molto critico con se stesso, ostinato e a volte incontentabile nella realizzazione di un piatto che gli frulla in testa…

Dopo l’arrivo della focaccia e il pane a fette, caldi entrambi, in un cestino che rincalzeranno puntualmente, ecco il menu la sera del mio passaggio: Apetizer   Crudo di mare con maionese di nocciole e verdure dell’orto Polpo croccante crema di panizza all’extravergine. I tempi di servizio sono giusti e così le temperature anche nel Pescato di cattura alla plancha e ratatuille estiva di verdure. In alternativa è disponibile il Morbido di vitello su soffice di patate salsa al porto e verdure Al dessert buonissimo quello al cioccolato. Il tutto per soli 38 EURO: una vera vie en rose,  un invito a tornare spesso. Il menu viene consigliato (ma non imposto) per l’intero tavolo e i suoi piatti possono essere tranquillamente ordinati anche singolarmente alla carta, coordinando opportunamente i tempi del rispettivo servizio.

La carta vini consente un bel viaggio in Italia, ma non soltanto, perché il patron è un appassionato di Spumanti e di vini francesi; i loro prezzi esposti sono fortunatamente “comprensivi” delle condivise debolezze dei seguaci di Bacco.

Nel mondo della ristorazione, uso alle litanie di impersonali “TuttoBeneeee?” di addetti che, anziché ristorarvi davvero, vi girandolano intorno senza ascoltarvi e anzi pensando ai casi loro, qui ho finalmente trovato una gentile camerierina che ascolta, serve diligente e con inclinazione, calma e sorridente. Quanto al vostro sorriso, esso non dovrebbe mancare al momento del conto, anche se cenerete alla carta!

La recensione della settimana: San Giorgio a Cervo

Cervo – Locanda SAN GIORGIO

Via Volta 19 – Tel. 0183 400175

www.ristorantesangiorgio.net

7 2014 (5)Donna Caterina e il figlio Alessandro, due grandi, conducono con convinzione ed orgoglio, ma senza inappropriata enfasi, questa bomboniera, onusta di arredi di charme, a partire dai quadri di Berrino sino alle argenterie e alle mise en place di belle cristallerie. Le salette sono tre, più una grande confortevole terrazza coperta, nonché un terrazzino con tre tavoli in tutto, intimi è impareggiabili per atmosfere a due nelle serate dai tramonti limpidi (vedasi foto). Continua la lettura di La recensione della settimana: San Giorgio a Cervo