“Una storia meravigliosa, una grande famiglia, un’ottima cucina (alla quale del resto già l’amico Luigi Filippi assegnava al Sogno di Finale Ligure 14/20). !!
Raspelli questa sera al Sogno Avrei preferito ci fosse meno gente .
“Una storia meravigliosa, una grande famiglia, un’ottima cucina (alla quale del resto già l’amico Luigi Filippi assegnava al Sogno di Finale Ligure 14/20). !!
Raspelli questa sera al Sogno Avrei preferito ci fosse meno gente .
foto da “Brescia Oggi”
AGRODOLCE – Calata G.B.Cuneo 25
Tel. 0183 29 37 02 – www.agrodolceimperia.it
Sulla Calata gli yacht a tre piani sollevano tanti “Oh!” e “Ah!” tra i passanti provenienti dalla banchina dei pescherecci. E’ qui che si trova l’ingresso più bello del ristorante, dove c’è anche il dehor estivo, con passeggio antistante non disturbato dal rumore di veicoli. Nelle due salette interne aperte tutto l’anno l’ambiente è solare, con Continua la lettura di La recensione: a Imperia Ristorante Agrodolce
Sanremo: ITTITURISMO M/B PATRIZIA
Lungomare Trento e Trieste 21
Tel. 0184 1891905 – 349 8188317 – www.eppofish.it
La sera mi sembra tollerata la sosta su questo lungomare ma, per essere più rilassati, basta parcheggiare nei pressi della fontana dello Zampillo e usufruire del vicolo che “sfocia”, dopo soli 100 metri, proprio davanti all’importante entrata del ristorante. Nel locale di Continua la lettura di La recensione: ristorante M/B Patrizia a Sanremo
L’oste di una trattoria, che non trovate di certo tra i famosi 50 migliori ristoranti al mondo, mi ha mostrato un mio pezzullo di anni fa su un settimanale dove disegnavo il mio posto ideale. Più o meno la penso ancora così. Un lungo tavolone, un fratino per intendersi, di un legno consunto dal tempo.
Badalucco – OSTERIA CIAN DE BIA’ – Via Silvio Pellico 14
Tel. 320 662 2079 – 338 893 0343 – www.ciandebia.it
Badalucco, regina di questa lunga valle ha incredibilmente un grande spazio oltre il ponte dove poter parcheggiare tranquillamente. Ritornerete poi a piedi verso il borgo antico previa sosta di ammirazione dei gorghi del torrente Argentina (con a fianco l’antico lavatoio) e con quattro passi giungerete al primo vicoletto. Siete già arrivati. Pochi scalini di una scala alla ligure (vedi foto) da ” prendersi con calma vi conducono al secondo piano della casa in pietra, perfettamente riattata ad uso ristorante che, con modestia eccessiva, han voluto chiamare “osteria”, ma che invece per svariati particolari meriterebbe l’appellativo di bomboniera. Due piccole salette, la prima più “di famiglia” per una capienza complessiva di trenta coperti, dove ogni particolare è stato curato: le pietre antiche a vista, i pavimenti in cotto, gli impianti elettrici a treccia esterna com’ era normale fino agli anni ’50
, degli splendenti lampadari a goccia, uno spazio libreria gourmet sopra al caminetto e, ai tavoli ben sistemati, una candela vera, che accendono ad ogni coppia, cosa ormai rara a trovarsi. L’ambiente, intimo, ha solitamente clientela calma e talvolta si finisce per “fraternizzare” con qualche epicureo del tavolo vicino.
Il cibo è quello di casa e della tradizione, con occhio attento a qualche alleggerimento per assecondare gli stomaci meno “virili”. La carta non c’è: il calmo patron sa il fatto suo e “passa” con: insalata russa da poesia, bresaola veramente unica, Frandura (una tièpida torta di patate), vitel tonné di tradizione, stoccafisso mantecato con olio Extravergine di Taggiasca della loro azienda agricola di Isolalunga a Montalto, i tagliolini ai gamberi di fiume accompagnati dai famosi e “impalpabili” Fagioli di Badalucco, i ravioli fatti in casa adeguatamente conditi burro e salvia così come i successivi gnocchi condito con pesto e pomodoro, il coniglio alla ligure con olive Taggiasche, la torta di Badalucco fatta in casa, qualche formaggio locale oppure il dolce zabaione anch’esso fatto in casa, oppure il “bunettu cun e oeve” come nei deschi degli anni ’50 del secolo scorso. Il tutto non “a scelta” ma “a proposta”, ovvero loro portano e offrono gentilmente tutto il bendidio che precede, con garbo e senza insistere e a questo punto sta poi a voi decidere se servirvene o meno. Il tutto senza pensieri perché il conto, fisso, è sempre sui 30 euro: un vero atto di fiducia che procura e assicura che tutti tornino di frequente…
La carta vini è di circa 200 etichette, delle quali un quindicina sono liguri, più altri elenchi di vini piemontesi ed altre ancora; molte bottiglie hanno prezzo inferiore a 15 euro… Eccezionale per rapporto qualità/prezzo lo Champagne Jean Comin a meno di 25 euro. Uffa, ma insomma, ci sarà pure qualche difetto! Beh, è indispensabile prenotare con un certo anticipo e, se siete a dieta, consiglierei un triduo di digiuno preparatorio.