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La recensione: ristorante AI TORKI a Villa Faraldi

20 04 2016 (12) - CopiaAl vostro critico rischiatutto stavolta è capitata di spalle, là in fondo vicino alle finestrature, una “cioè-cioà” habitué del locale che, in una sala semivuota come da foto, “spot-tava” trillanti gridolini intercalati a un manifesto “basto” (verso un sempre più silenzioso lui), con voce argentina  e “kissene” della propria privacy … In  questi casi, che possono fare i ristoratori, cui noi tutti,  “savasandire”, chiediamo ovviamente sempre tutto e di più e magari ancora altro?  Bah,  a  locale semivuoto, potrebbero forse non concentrare i clienti in un’ unica zona a tavoli confinanti, e pazienza se a fine serata il riassetto diventerà più lungo.
Veniamo a informazioni più utili. Non cercate ai bivi l’indicazione Deglio, ma prendete sempre per Villa Faraldi e oltrepassatola troverete la sua Frazione Deglio. Deglio FaraldiDavanti al locale c’è un facile parcheggio giungendo per tempo, altrimenti c’è la piazzetta dalla chiesa. Il locale è capiente, di arredo vintage personalizzato e l’accoglienza è familiare. Mentre sbocconcellate la
focaccia e i grissini di loro produzione, ecco la domanda amicale “Cosa preferite mangiare?” ma nel contempo vi allungheranno la carta la quale precisa che la pasta fresca e l’olio extravergine d’oliva sono di loro produzione. La sosta in questo locale mi offre sempre diverse conferme: trovare cotanto pescato, essere accolti e serviti con competenza inattesa, trovare prezzi bassi nonostante la qualità della materia prima e le generose porzioni. Chapeau!  Chi direbbe che a venti minuti dal casello di Cervo, in un ambiente agreste di uliveti antichi, possa trovarsi un ristorante che punta più
sul pescato fresco che non sulla cucina terragna?

Gli antipasti sono uno spettacolo: il Tradizionale (€ 12) ha otto assaggi, quello di pesce (€ 18) nove assaggi, quello di pesce crudo (€ 20) cinque assaggi. Chi vuole le ostriche qui le trova. Idem il piatto unico di cozze alla marinara (€ 10). I primi piatti sono nove, di cui sei a base di pescato, da 12 a 18 euro ciascuno. I secondi piatti sono dieci di cui sette di pescato, da 12 a 18 euro ciascuno. I dolci sono sette (€ 6 ciascuno). Tra i vari piatti il citato Antipasto di pesce inizia con polpo con patate e prosegue con ostriche, pesce spada affumicato, salmone marinato, gamberetti in salsa di porro,
frittura di calamari cipolle zucchine e gamberi, lumachine in salsa di pomodoro e timo, per finire con cozze alla marinara. Anche la grigliata di pesce, come secondo, non è da meno. In carta è indicato il “Vino della casa” a 10 euro, ma il patron è un competente e anche appassionato per cui, anche senza scegliera da una carta,
sarà facile che riesca ad appagare ogni vostra ragionevole richiesta e anche a prezzi piacevolmente sorprendenti. Il servizio è pronto, franco, familiare. La sera del mio passaggio il locale aveva anche qualche festone tipo ballo campestre d’antan che faceva allegria. Come del resto pare lo spirito di questo locale, dal quale tutti escono sorridenti, sempreché si preferisca il buon cibo a prezzi convenienti rispetto ad altri più fatui trallallà. Il 1° Menu Degustazione è di due portate tradizionali e dessert (€ 20) – Il 2° Menu degustazione è di tre portate tradizionali e dessert (€ 25) – Il 3° Menu Degustazione è di due portate di pesce e dessert (€ 30). Una festa davvero!

La recensione: ad Alassio Ristorante NOVE a Villa La Pergola

15KQXUF6                                           Alassio – VILLA LA PERGOLA

Via Privata Montago 9 –  0182 646 130 – www.villadellapergola.com

Parafrasando Renato Fucini (da Melaverde), per gli Hambury l’arrivare in Paradiso, dev’essere stato un giorno come tutti gli altri. Perché i loro 22 ettari, oggi perfettamente rimessi “a nuovo” da una proprietà provvidenzialmente di buon gusto e rispettosa del “meglio”, sono davvero un Giardino dell’Eden assai raro in Liguria. Alla sommità, Villa La Pergola oggi è quindi fruibile come un piccolo albergo di grande classe e come ristorante. Vale la pena di visitarne i giardini, soprattutto in questi tempi di fioriture di pampini di glicine 10 04 2016 (12) - Copiaoppure, a breve, nel tempo di fioritura della celebre collezione di acapantus. In ogni caso è consigliabile essere qui un’oretta prima del tramonto, quando il sole, scendendo a ponente, fa accendere la paciosa Alassio come un gigantesco presepe in veduta da cartolina. Il ristorante all’aperto  all'aperto

è stato ora integrato da uno all’interno10 04 2016 (29) - Copia posto nella solenne sala dal parquet in legno a rombi che fu il soggiorno della villa, con caminetto, libreria, arredi e quadri importanti, pareti color quaglia “ingentilita”, tovagliato in lino, stoviglierie e cristallerie di qualità e anche una grande calma e silenzio. Continua la lettura di La recensione: ad Alassio Ristorante NOVE a Villa La Pergola

La recensione: Ristorante Braccioforte a Imperia

17 02 2016 (2)                                        Imperia  – Chez Braccioforte

Calata Cuneo 33 – Tel. 0183 329 4752

In sala è esposto orgogliosamente il Premio di Alta Gastronomia Mario Soldati che il Centro Pannunzio gli ha conferito nel 2012. Questo ristorante è una istituzione della primissima metà del secolo scorso. E’sempre stata un punto di riferimento per la materia prima ineccepibile ed anche per la professionalità di Patron Braccioforte, franco e immediato, non accomodante ad ogni costo che, comunque, gli ha assicurato da decenni clienti fedeli che ne hanno sempre apprezzato l’onestà. Continua la lettura di La recensione: Ristorante Braccioforte a Imperia

La recensione: Ristorante Apricale da Delio

delio 25 3 2016 (1)Apricale –              RISTORANTE APRICALE DA DELIO

Piazza Vittorio Veneto 9 –   Tel. 0184 208 008

Delio appartiene a una generazione di ristoratori che hanno non soltanto aiutato, ma spesso addirittura generato il turismo di questa Valle. Era già alla Favorita una trentina di anni fa, poi per lunghi anni trionfò al Gastone di Dolceacqua. Ma, essendo un sentimentale, e nutrendo vero amore per le tradizioni della sua Apricale e della su Continua la lettura di La recensione: Ristorante Apricale da Delio

Ad Altare: Quintilio, da cinque generazioni una grande cucina

quintilio 3 2013 (5)Altare – Locanda QUINTILIO

Via Gramsci 21 – Tel. 019 58000

www.ristorantequintilio.it

01/04/2016:  Ad Altare, al Colle di Cadibona sul confine tra Alpi e Appennini, c’è l’indirizzo meno lontano dal mare del Ponente Ligure dove assaggiare tartufi, respirando un’aria già langaroleggiante. Quintilio da cinque generazioni sa come accontentare i suoi “fedeli” e si trattiene molto nei ricarichi sul prezioso tubero pur servendolo in quantità serie. Si tengano lontani “gastrofighetti okkei” e pedanti “malmosto say”: la sua cucina è quella abbondante concreta e classica della “frontiera” ligure-piemontese, per meglio dire, Valbormidese.  In stagione di tartufo le portate da chiedere sono ovviamente quelle piemontesi.   Ma nelle altre stagioni la cucina resta sopraffina.

Tra gli antipasti cito lo strudel di asparagi in pasta fillo su crema di Parmigiano e punte di asparagi; Ma non sono soltanto i piatti terragni che si trovano qui. Ad esempio oggi, come pesce del giorno, ho assaggiato  i loro ciurlicchi di lampascioni in brodo di pesce,  scevro dell’amarognolo tipico di questa liliacea perché ammollata per ben 48 ore in olio e  spuma d’ acqua di mare aperto : è un loro piatto che si trova da anni in ogni stagione.  Nei secondi il brasato di Fassona al Barolo e polenta alla piastra è un’ altra loro costante.  Al dessert è rassicurante il Bunet della nonna, ma questo è anche uno dei pochi ristoranti che offre una degustazione di formaggi misti con loro confetture e in abbinamento con Marsala vergine Terre Arse.

Lorena la giovane patronne, una “stelassa” che è anche sommelier, è una perfetta padrona di casa che accoglie sorridente e a viso aperto, fa spedita guardaroba evitando i giacconi sulle sedie, è attentissima ai particolari ed è in perfetta simbiosi con il capace personale “storico”, non vi crocifigge con inutili bla bla. Il sito è stato anche ristrutturato di recente e, “permessi” permettendo, rifarà a breve anche due locali, che dovrebbe farlo diventare ancora più comodo intimo e accogliente. C’è anche un grande tavolo nell’ adiacente enoteca “privé”, per una dozzina di persone. A proposito, la carta vini è un bel momento per ricchezza di scelte inversamente proporzionali ai suoi prezzi che sono assai convenienti (molte bottiglie costano sotto ai 20 euro). Un indirizzo per gourmet “Pro pagana Fide”, da un secolo. Ma, siccome  nessuno è perfetto,  è chiuso la domenica sera e, beati loro,  anche tutto luglio, ma kìssene di questi tempi.