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La recensione: ristorante La Tonnelle a Isola di Saint Honorat (Cannes)

La Tonnelle                            Cannes – Ile Saint Honorat- LA TONNELLE

Tel. +33 0492 995408 – www.tonnelle-abbayedelerin.com

In un prolungato e pigro fine estate dolce come questo, che ne direste di una gita “fuori porta”?  Potreste anche pernottare in una Abbazia IMG_5733 provando l’”ebbrezza” inconsueta dell’obbligo di parlare poco e Continua la lettura di La recensione: ristorante La Tonnelle a Isola di Saint Honorat (Cannes)

La recensione: Ristorante AQUA di Varigotti

23 02 2014 (6)                 Varigotti  – AQUA  –  Via Aurelia 46 – Tel. 019 748754

www.aquadivarigotti.it

C’è un doppio ingresso, uno verso il locale vero e proprio, l’altro verso la spiaggia. Volete, a prezzi invariati, un tavolo sulla sabbia a 5 metri dallo sciabordio dell’onda? Prenotatelo! Magari sarà anche l’unico tavolo in spiaggia e vi sentirete dei principini tra cielo luna e mare!

Avete un tacco 12 e preferite un rassicurante terrazzino, largo poco più di un metro antistante la rena? Ebbene, come me potreste anche “godere” di inattesi ma innocui “avantindré” di due ineffabili “lalle” che, abitando il terrazzino dell’alloggio del condominio adiacente,  previo educatissimi “Permette Grazie Scusi”, hanno fatto anche quattro “Tornerò”. Ovvero,  aperto il cancello del loro terrazzino,  hanno transitato quattro volte dietro alla mia sedia per portare a spasso il cagnolino e il coniglietto: una scenetta esilarante che ha finito per ricordarmi un personaggio di Govi che si avvale perentoriamente dei suoi sacrosanti diritti di passaggio,  strainfischiandosene  di rompere i “migliori organi”, in questo caso ai clienti del ristorante.

Volete invece accomodarvi tranquilli sotto un ampio gazebo a spicchi, dall’aria molto caraibica, con arredi minimalisti ma ben intonati all’aria “popularchic” del  borgo miliardario?  Ecco per voi lo spazio di charme aperto a due lati con tavoli in legno decapato bianco, rustiche “careghe” senza cuscini, tovaglie passanti bordeaux, stoviglierie e cristallerie di giusto tono adeguate alla qualità dei cibi. In ogni caso al mezzodì l’imperativo è di portare gli occhiali da sole. La sera basteranno le luci complici del soffitto a piramidine.

Con Francesco Fortunato, già alla Scaletta di Noli (se ricordo bene il nome di quel locale), Paolo Massobrio si complimentò scrivendo che è un “Giacimento del Gusto” è, in effetti, l’emblema del gusto qui si trova ovunque, non soltanto nel piatto! In carta sette antipasti (da 14 a 16 euro), tra i quali “la Caprese di mare che ho immaginato mangiando la Mozzarella ad Amalfi” (c’è scritto proprio così in carta). Oppure anche una misteriosissima “Minestra maritata a nostro modo di vedere”. Fate parlare Fortunato, chiedetegli il  piatto degli otto Paccheri Vicidomini alla Scarpariello e vi racconterà (brevemente) con calorosa bonomia, fatti che daranno anima al piatto (peraltro buonissimo di suo)!AQUA 25 8 2016 (22) - Copia Certo sono anche invitanti gli Scialatielli in salsa di limone con tartare di gamberi…, del resto è difficile la scelta tra l’intera dozzina di primi piatti invitanti (da 11 a 15 euro), che hanno grande “anima partenopea”, ma anche ligure in certi altri. Nei secondi (dai 16 ai 22 euro) potreste “accontentarvi” del piatto di Gamberoni “nostrani”, sempreché non preferiate gli “Involtini di carne della signora Argentina della tradizione campana”. Al dessert la carta molto ermeticamente titola “Gran Tour Dessert”: occorre fidarsi: ce la farete a finire anche questo bendidio.

A latere della Carta principale, compare ne compare anche una con una ventina di pizze e focacce, dai 5 ai 12 euro, che ho visto servire a diversi tavoli: prometto di assaggiarle e riferire al prossimo passaggio.

Propongono un vino “della casa” a 6,50 euro;  la carta vini offre comunque una cinquantina di etichette di buon nome per apprezzare le quali occorre il giusto tempo ma non (troppo) danaro.

In carta è scritto anche:AQUA 25 8 2016 (5) - Copia e, in effetti il servizio qui, senza paludamenti fuori luogo, è gentilissimo, non assillante, capace e professionalmente votato al cliente.

Ma insomma, dovrà pur esserci un difetto! Alzi la mano chi non ne ha. L’aperitivo, che credevo gentilmente offertomi  “per ingannare l’attesa dei commensali”, mi era invece stato soltanto “consigliato” e quindi me lo son poi ritrovato sul conto, unitamente a 8 euro di coperto per quattro persone. Ma non fa nulla; con un bicchiere di  di Rhum Vigia Gran Reserva 18 anos AQUA 25 8 2016 (28) pagato 10 euro, ho concluso in bellezza una serata estiva fronte mare, mentre s’alzava  una galeotta falce di luna che ai “diversamente giovani” poteva ricordare delle atmosfere tipo   Buscaglione, Di Capri,  Buongusto  etc  …..   Veniteci presto prima che finiscano del tutto le serate estive…

La recensione: ristorante L’Erba Gatta a Triora

8 8 2016 (12) - Copia                                        Triora L’ERBA GATTA

Via Roma 6   –  Tel. 0184 94392  –  www.erbagatta.it

In calce al nome del locale c’è un corsivo: ”Vino e Cucina a Triora”. Un comune riconosciuto nell’elenco dei “Borghi più belli d’Italia”. Nella prima pagina della carta è anche riportato uno scritto della poetessa Alda  Merini: “A me piacciono gli anfratti bui delle osterie dormienti, dove la  gente culmina nell’eccesso del canto, a me piacciono le cose bestemmiate e leggere e i calici di vino profondi, dove la mente esulta, livello di magico pensiero”. Se ne conoscete una ditelo anche a me! A dire il vero, io trovo qui una luminosa terrazza leggiadra, apparecchiata con garbo, accarezzata dalla lama dell’ultimo raggio di un romantico tramonto sulla distesa delle montagne verdi che “reggono” le severe rocce dal Toraggio a Cima Marta. 8 8 2016 (1) - CopiaNon trovo trucide bestemmie e, purtroppo, neppure i canti salutari e liberatori dei “finecena” chiamati “ribotte” sino agli anni del dopoguerra.  Tra le 61 bottiglie diligentemente elencate in carta ( a prezzi da amici),  trovo anzi e persino un Vino di Ghemme 2006 Torraccia del Piantavigna che, quello sì, mi ricorda una sorta di sua  ode del grande Gino Veronelli, che fece il giro del mondo, tanto che ne venni a conoscenza nel ’99 addirittura all’Acquerello di Saint Francisco.08 08 2016 (9) - Copia

Gli avventori rilassati, di passaggio, molti con idiomi stranieri, attendono pazienti nell’attiguo belvedere della piazzetta il liberarsi di un tavolo, senza premere: sanno che oggi è giornata di alta stagione.

Il cuoco/patron Giovanni Nicosia, dopo anni di esperienze anche all’estero (che testai per la prima volta nel suo ristorante IL RIGOLO di Corso Mazzini a Savona ante anni 2000 direi), oggi s’è accasato qui e tiene alta la bandiera della Buona Cucina su questi “avamposti” in quota nel Ponente Ligure. Con i funghi e i prodotti locali lui fa chilometro zero , e per i clienti fare una trentina come gita dalla movida rivierasca non è un problema: ormai molti, soprattutto le famiglie prediligono la calma delle valli e delle montagne liguri, gli ambienti non impegnativi, il servizio familiare senza leziose enfasi né adulazioni di maniera, che tenga dietro alla semplicità della cucina della tradizione, servendola però in quantità giusta, anzi da cuccagna. E senza che, leggendo i prezzi, passi … l’appetito.

Ecco che c’è scritto nell’ordine sulle tre lavagnette: Salumi sott’olio(€ 7), Brandacujun(€ 9), ravioli pomodorini e maggiorana( € 9), tagliolini trombette e basilico(€ 9), agnello nostrano alle erbe(€ 13), vitello croccante(€ 12), toma Brigasca al forno(€ 9), verdura alla piastra(€ 9), lumache(€ 13), alucce di pollo al limone(€9), costine di maiale al miele(€ 10). In quella dei dessert compaiono panna cotta, gelato con caramello, torta cioccolato, mousse al torroncino, a scelta a 4 euro. Coperto 1 euro. C’è anche una Carta Pizze. In tavola non manca una pregiata bottiglia di Olio Roi di monocultivar Taggiasca con tappo regolare antirabbocco.08 08 2016 (22)

Dimenticavo di descrivere l’ambiente: la volta del pergolato è in cannicci (protetti contro la pioggia), il pavimento in pietra a vista, i tavoli hanno funzionali sedie in metallo, le tovagliette sono in carta con simpatici disegni riproducesti il borgo, 08 08 2016 (12) - Copiai tovaglioli sono sintetici, la posateria è inox. In tempi di garruli abbuffini ad apericene, aperipranzi in pizzoranti, polpetterie etc …, che bello sedersi tranquillamente in un locale che coniuga tradizione, garbo e accoglienza calorosa, ma con addizioni fortunatamente solo …tiepide!

La recensione: Ristorante La Riserva a Santo Stefano al Mare

15 08 2016 (10)                                Santo Stefano al Mare  –   LA RISERVA

Via Roma 51  –  Tel. 0184 484 134

Sito a pianterreno dell’ex Casa del Vescovo Filippi, con decenni di apertura e tre generazioni (Igor e Chantal, il loro figlio Karin e ora la giovane nipote Anthea) che hanno visto passare a questi tavoli il Gotha degli ospiti della Riviera Ligure e anche Montecarlina, località quest’ultima dove Igor crebbe professionalmente facendo tesoro di esperienze. E anche di molti episodi “gustosi” che, se in vena, potrebbe anche raccontarvi. Una sera un “babbascione” fors’anche profumato con Supponence+Arrogance, venne qui e d’acchito sbulaccò: “Ostriche, caviale e Chateau d’Yquem”. Fu prontamente Continua la lettura di La recensione: Ristorante La Riserva a Santo Stefano al Mare

La recensione: ristorante albergo Lorenzina a Colle di Nava

27 07 2016 (43) - Copia                     Pornassio –  Colle di Nava – Albergo  LORENZINA

Via Nazionale 65  –   Tel. 0183 325044

A quaranta minuti da Imperia Oneglia, il percorso con le superstrade è ora facile e il parcheggio sul prato oltre la statale è comodo e agevole. Oltre alla salle a manger, dedicata esclusivamente agli ospiti dell’albergo, c’è la prima sala dedicata al ristorante aperto agli esterni, con dimensioni e colori accoglienti. Le mise en place sono Continua la lettura di La recensione: ristorante albergo Lorenzina a Colle di Nava