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Colle Melosa: tre Giornate della Tradizione, a un’ora dalla costa.

colle melosaIn attesa di vedere imbiancate le cime circostanti,  al ristorante Colle Melosa (Pigna) Laura e Pierangelo preparano  il consueto appuntamento con il  ciclo “Sapori d’inverno”, tre giornate a tema che prenderanno “per la gola” e … se nel frattempo nevicasse… il paesaggio diventerebbe da favola!  Domenica 29 gennaio  saranno protagoniste le “Trippe con i fagioli”; Domenica 5 febbraio giornata dedicata alla “Bagna cauda” e alla Fonduta; Domenica 12 febbraio  “Stoccafisso, polenta  e …dintorni”.

I menù inizieranno con antipasti tipici, saranno sempre disponibili i classici Ravioli alle erbe Alpine e ci saranno proposte alternative per i secondi. I prezzi  saranno intorno ai 30,00 euro per i Menù proposti  e ci sarà anche il menù  “bimbi” a 10 euro. Maggiori dettagli sulla Pagina Facebook “Locanda Colle Melosa” oppure potrete allo 0184-241032. Consigliabile prenotare per tempo, soprattutto per la Bagna Cauda!

Ristorante – Bar – Rifugio Escursionistico   “Colle Melosa”  dal 1952 … Reg. Colle Melosa – mt. 1.545 s.l.m. – 18037 PIGNA (IM)

 

La recensione: Ristorante Locanda dell’Angelo a Millesimo

loc millesimo                                                   foto da Internet

Millesimo –  LOCANDA DELL’ANGELO  –

Via Roma 30 – Tel. 019 565 657 – 346 339 2537

Beati i Piemontesi che, nei loro andirivieni con il Ponente Ligure, possono spezzare il viaggio a metà strada e sostare facilmente a quattro passi dal casello di Millesimo e con parcheggio facile in questa piazza del comune, affiancata da portici rassicuranti in inverno, dai quali un breve vicolo porta presto al ristorante. millesimoIn una delle chicche migliori della ristorazione dell’intero Italia Nord Ovest! Oltretutto da due anni, Continua la lettura di La recensione: Ristorante Locanda dell’Angelo a Millesimo

La recensione a Cervo: enoteca osteria San Giorgino.

DSC01005                             Cervo – SANGIORGINO Enoteca – Osteria

Via Ugo Foscolo 36 – Tel. 0183 400175

Il parcheggio a Cervo è diventato capiente. Potete anche venirci con un tacco 12, perché hanno “addolcito” il selciato in fondo a questo vicolo pressoché cieco, addobbato con tanto di fiammelle ai lati: decisamente una bella e invitante sorpresa! Così come il locale, sia appena ne avrete varcata la soglia del frantoio millenario con tavoli, sia della antistante terrazza attrezzata comme il faut. I tavoli ovviamente sono apparecchiati da osteria, ma i bicchieri e il personale preludono a qualcosa di livello superiore.sangiorgino

Aspettando i piatti si può stuzzicare il palato con bocconcini di pane fritto caldo, oppure Panizza ligure, oppure Farinata. Dopodiché la scelta è sui seguenti piatti, per ognuno dei quali è facoltativo un abbinamento vini a bicchiere: salmone affumicato con pane tostato burro e olio nuovo, eventualmente con uno Champagne; Torchon di fegato d’oca con crostini e marmellata di cipolla rossa anch’esso con un bicchiere di Champagne; Troffie servite con il loro pesto senza aglio (o con aglio) abbinandole ad un vino Pecorino 2015; Ravioli caserecci al sugo di pomodoro fresco, abbinabile a Barbera d’Asti; Risotto con seppie, trevisana e Reggiano eventualmente con un Timorasso 2009; Pescato del giorno al sale con eventuale Timorasso 2009; Brandade di baccalà alla ligure abbinato eventualmente a Pecorino 2015; Calamari alla piastra con contorno e un eventuale Timorasso 2009; Battuta di carne al coltello, sale Maldon, insalatina, Reggiano e senape in grani con Barbera d’Asti 2015; Braciola di Maiale con verza schiacciata di patate all’Extravergine con vino M. Zanella 1999; Formaggi assortiti accompagnati da confettura di fichi con eventuale Barbera d’Asti 2015, oppure con un vino dolce… che può anche accompagnare il finale per addolcirsi la bocca: Panettone Genovese con salsa inglese; Torta di mele fatta in casa, servita tiepida con crema di vaniglia; Gelato ala crema con evanescenza allo zabaione e crumble; Gelato alla crema con salsa al cioccolato fondente e biscotto ai frutti a guscio; Mousse al cioccolato, croccantino, soffice di gelato; Sorbetto alla frutta naturale ocorretto.

La carta dei vini non … finisce mai, ci sono poi anche otto birre tra le quali è annunciata una novità assoluta: Baladin, birra millesimata 2014 METODO CLASSICO, unica nel suo genere, “tiratura” 11680 bottiglie, per chi ama veramente la birra. Possibile ordinare a bicchiere molti vini, tra i quali un Borgo Molino a 4 euro e uno Champagne Louis Brochet a 6 euro, conservati in bella vista sottovuoto. Il locale offre anche confezioni da asporto di suoi prodotti, d vini, di olii e numerose altre goloserie.

Per un pasto, con un servizio ben presente e ben fatto, si spendono dai 25 ai 45 euro. Tutti tornano, forse anche perché c’è davvero una bella differenza rispetto a molti concorrenti della stessa tipologia. Ecco la foto di una mini-proposta:IMG_1512

La recensione: La Colombe d’Or, ristorante a St. Paul de Vence

imagesKRZ4TTZ1                             Saint Paul de Vence – LA COLOMBE D’OR

1 Place Général DeGaulle

Tel. 0493 328002 www.la-colombe-dor.com

 

La caffetteria con camere Chez Robinson faceva bere e ballare i clienti… nel 1920. E doveva davvero saperci fare, se i suoi ospiti erano gli onnipresenti Fitzgerald, Hemingway e poi, durante la seconda Guerra Mondiale, Braque, Léger, Picasso, Chagall, Renoir ad altri “oggi celeberrimi”, picassoche spesso pagavano i conti con loro dipinti, bozzetti e opere. Nel dopoguerra sotto ai platani arrivò anche Ives Montand e molti artisti e attori del Jet Set giocavano a petanque sotto ai platani sulla piazzetta davanti alla locanda…  I discendenti della famiglia dei Roux la gestiscono ancora oggi, e sulla sua insegna è ancora scritto testualmente: “Icì on loge à cheval, à pied ou en peinture”: atmosfere piene di fascino e nostalgia, anche grazie alle innumerevoli opere d’arte presenti, che sono soltanto una piccola parte del tesoro mai pubblicamente svelato.

In questa chicca ormai mitica si può anche pernottare, ma io, vostra fedele guida prova-tutto, mi sono “accontentato” di cenare, ma sotto a un quadro di Picasso (vero, non una   riproduzione.

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Oltre al patio/terrazza estivacolombe d'or - Copia, le sale sono differenti tra loro,

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ma tutte di grande fascino e stile e i tavoli non sono troppo ravvicinati.

Appena sarete seduti vi forniranno un pane a fette, ma buono, riccioli di burro salato morbidissimi,30 03 2016 (1)

una ciotola di olive, una bottiglia (un po’ “stanca”) di olio etichettato

Moulin Baussy.30 03 2016 (5) - Copia

L’ambiente, con caminetto sempre acceso, ricchi bouquet di fiori ai tavoli, vorrebbe ostentare un certo “compagnonaggio”, ma il servizio è tutt’altro: formale, cortese, capace a servire ogni giorno una clientela eterogenea che può avanzare ogni tipo di richiesta. Christian, che ha servito il mio tavolo, si è dimostrato premuroso e alla mano. Per regola l’impiattamento delle portate dei Plat più importanti è eseguito al tavolo, come non usa quasi più, ma denota un servizio più personalizzato e piacevole.

In carta: Le petit pot de caviar, Le foie gras des Landes, Les hors d’œuvre Colombe d’Or avec sa charcuterie, Le panier de crudité et sa terrine (di verdure freschissime di ogni specie)colombe d'or (2)

Le bouquet de crevettes, Le samon fumé sauvage (servito con splendido pan brioche tiepido), La cassolette d’escargots de Bourgogne, Le loup de mer sauce mousseline, La dorade royale sur le grill, La sole grillée Dyonnaise, Le Turbot Munière, l’aiolì tout simple à la morue fraiche et ses cinq legumes, La quenelle de saumon frais, La piece de bœuf au four le gratin dauphinois, Le pavé de bœuf au four à la facon du berger des Causses.

Per una entrée, un piatto e un dessert il conto parte da 55 euro. Quanto ai vini, la carta ne elenca molti di Provence ed altri, e pazienza se sono scritti con calligrafia “zampa di gallina”, pardon artistica e multicolore, ma m’è parso che uno dei migliori rapporti qualità/prezzo sia proprio lo Champagne Colombe d’Or Blanc de Blanc fornito loro da Cattier, che è in carta a 65 euro.30 03 2016 (8)

Altri vini costano meno, ma mi sono parsi assai più ricaricati.  Prima o dopo il pasto merita prendersi il tempo per una visita al villaggio, un borgo bomboniera che da decenni è una intera e unica galleria d’arte, oggi forse ormai troppo “artefatto” (perdonate il bisticcio di parole), che però meriterebbe … uno “stage” anno dopo anno da parte di molti amministratori che altrove si occupano di turismo beandosi a petto tronfio di organizzare manifestazioni della durata di una giornata senza indotti negli altri 363 giorni dell’anno. Qui ogni giorno, tutto l’anno, c’è vita e turismo

La recensione: Clipper ad Arma di Taggia

clipper foto - Copia                    Arma di Taggia – CLIPPER  Lounge Bar Ristorante

Via Lungomare   135 –  Tel. 0184 1894904 – 338 295 1796

Ad Arma di Taggia, dall’ 8 ottobre scorso c’è il “nuovo” Clipper,  che occupa un locale dal blasone storico guadagnato dal grande Manara, cocktail-man insuperabile ancor oggi  tra i primi del mondo.

Siamo nel bel mezzo della passeggiata a mare di Arma di Taggia, così incredibilmente riparata dal vento, tanto che nei mezzodì di sole invernali molti clienti, anche di età “diversamente giovane”, preferiscono sedersi a uno dei tavoli all’esterno (gli unici con tovaglie).

All’interno il locale ha due ambienti più un separé tendato. Le pareti sono interamente ricoperte da boiserie d’epoca, qualche applique, due lampadari a gocce classici e due file di lampadine con fusibile caldo a vista che, se accese anche di giorno, sono un bel “richiamo” viste dalla passeggiata. Gli arredi, i colori dei cuscini e della rosa al tavolo, l’insieme di antico e moderno sono una funzionale fusion di buon gusto, in gradevole simbiosi. La vista dalle ampie vetrate è su palme e orizzonte marino.

All’ingresso c’è un antico banco bar che da solo invita alla sosta, meglio se per un cocktail, anche solo come aperitivo, preparato da un barman la cui barba importante conferisce una “noblesse du ròle”.

Di domenica mezzodì vedo diversi giovani, ma non gastrofighetti gne gne gne. Questi sono “scafati” e mi pare non gradiscono troppe formalità. Come è d’uso in un locale lounge non ci sono tovaglie, il tovagliolo è in carta sintetica, i giacconi sono appesi alle sedie o alle ringhiere e il  servizio non è paludato. Nei locali lounge non devono “ninnarvi” con sorrisi “perforza” né allungare cortesi noioserie: è sufficiente disponibilità, efficienza e cortesia e qui il servizio, per la verità più di freddina diligenza che di accogliente amabilità, non deborda oltre tali soglie, ma è concreto e fa quel che deve.

In tavola un olio Colombino Terre Bormane, del pane appena affettato, dei grissini al sesamo, una grande rosa gialla  e quant’altro d’uso in un ambiente moderno con una certa ambizione nel far bene. A cominciare da un aperitivo di bollicine offerto con dei buoni apetizer di crudité di verdure e delle buone olive Taggiasche (non le solite olive sottolio“stanche” di rabbocchi!).

Ma veniamo alla carta: dei cinque antipasti cito il buon Brandacuiun (€ 12) e la selezione di formaggi anche con marmellata che da sola potrebbe già bastare a iniziare e completare un pasto.  I primi sono due, gli spaghetti alle vongole e porcini (€ 12), oppure semplici e perfetti ravioli di boragine con burro, timo e, eventualmente, Grana Padano (€ 10)

I secondi sono due: calamari alla griglia (€ 14) oppure entrecote alla griglia (€ 18). Prima dei dessert (€ 5), la carta elenca anche tre importanti insalate (€ 12), quattro sandwich (da 5 a 15 euro) i quali,  ganzissimi e giganti,  hanno fatto “sfanalare” gli occhi agli avventori vicini.

La carta bevande è una ed unica sia liquori che per i vini: Comincia con una quarantina di cocktails (5-9 euro), per proseguire con 14 Gin, 10 Rhum, 9 Whiskey, 7 Vodka, 12 altri liquori, 12 birre. I vini sono una trentina, molti tra i 20 e 25 euro; il miglior rapporto Q/P m’è parso uno Champagne Joseph Perrier a 50 euro.

Per testare anche i cocktail sono ritornato nel locale il sabato dopo e ho ordinato un Kir Royal, risultato perfetto, servito in una coppa Margaritamargarita la quale m’ha piacevolmente riportato alle atmosfere night club con  Champagne servito in coppe come nei film della mia adolescenza.  Invece un Pastis  perfettamente dosato 1 a 5, è stato servito in bicchiere basso anziché nel tumbler pastis 51 e con ghiaccio nel bicchiere anziché nella caraffa d’acqua a parte come di regola marsigliese. Il servizio è avvenuto dopo una dozzina di minuti,  grazie al barman che, unico sorridente in sala,  s’è dislocato al mio tavolo in un sabato ore 20,  molto affollato e animato….