Arma di Taggia – LA CONCHIGLIA – Via Lungomare 33 – Tel. 0184 43169
Il locale sulla passeggiata a mare della cittadina, con patio esterno piacevole nelle belle giornate, ha un interno che è una bomboniera curatissima. L’ AMBIENTE è elegante, la musica di sottofondo è molto discreta e di qualità, le mise en place contano su una rosa “da concorso” ad ogni tavolo, pregiate stoviglierie e posaterie e tovagliati (persino il tavolo di servizio è coperto da una tovaglia bianca all’ uncinetto, non mancano argenti e collezioni a tema …, ma non c’è alcun segno di vecchiume: tutto è luce, nitore, freschezza e cura certosina del particolare.
La CARTA CIBI cambia stagionalmente, ma poco da un anno all’altro: la “stella polare” è la cucina classica, rispettosa della materia prima, attenta alle evoluzioni del gusto in tempi di mediterraneizzazione della cucina, ma non irriverente ai classici, presentata con eleganza e servita in quantità decorose, meglio: generose. ANTIPASTI: sono sei, tra i quali cito il Mantecato di patate e baccalà a Brandacujun tra i migliori del ponente ligure (€ 18); oppure il Fegato d’oca al torcione, confettura di cipolle di Tropea e melone in petali (€ 35) consigliabile con un bicchiere di Sauternes. PRIMI PIATTI: sono quattro, tra i quali gli spaghetti dei pastai di Gragnano conditi con bottarga di tonno e zafferano (€ 28); oppure i Tagliolini al tuorlo d’uovo conditi con il ragout di pesce di scoglio pomodoro e leggero peperoncino (€ 24). I SECONDI di PESCE FRESCO DI CATTURA: sono cinque, tra i quali la leggera Zuppa di pesce senza spine, pane tostato e aglio di Vessalico (€ 35); oppure i Gamberi di Sanremo appena scottati su passatina di Fagioli di Conio. I SECONDI di CARNE: sono quattro, tra i quali la preparazione, in diretta sul tavolo di servizio a fianco del vostro tavolo, del Tartare di manzo battuto a coltello, preparato personalizzandovelo e servito secondo la tradizione: uno spettacolino di professionalità rara, cinque minuti da non perdere. DESSERT: sono otto, tra i quali la “loro” Idea di Torta al cioccolato con (o senza) coulis di fragole, ma anche la “leggiadra” tartare di frutta in speciale speziato, che i più “depravati” buongustai potranno arricchire abbinandola … ad un bicchierino di Liqueur Bénedectine, sissignore!
In alternativa alla scelta alla carta, esiste anche un MENU di ben sette portate (€ 85) composto da: 1) Crudo di pesce battuto a coltello mostarda di frutta e salsa al balsamico; 2) Calamaretto scottato alla piastra, zucchine trombette tagliate sottili, salsa al frutto della passione; 3) Totanetti di lampara in zemino con funghi porcini (in stagione); 4) Risotto della Anna col radicchio rosso e le seppie; 5) Il pescato del giorno sfilettato e spinato passato in tegame salsa mugnaia olive Taggiasche; 6) Guazzetto di fragole e anguria, crumble di mandorle e gelato fior di latte; 7) Caffè con dolcetti.
La CARTA VINI, ricca ed esemplare, è stampata e graffata, quindi non soggetta ai clic di aggiornamenti repentini; ciò consente da sempre ai “seguaci di Bacco” di scovare qualche bottiglia importante a prezzo “dimenticato”, oppure semplicemente di trovare delle novità alternative. Ad esempio, da qualche tempo sul mercato i prezzi degli Champagne si son fatti dissuasivi, idem quelli degli Spumanti Classici metodo tradizionale italiani più popolari. Sta però emergendo qualche alternativa alle “bollicine” costose: ad esempio qui non sfigura un Saumur Brut Vintage (vino Spumante Méthode Traditionelle) BOUVET SAPHIR 2021, che è in carta a ragionevoli … 38 euro.
Patron GIACOMO RUFFONI imparò l’arte dell’ alta hotellerie fin dalla sua adolescenza nella seconda metà del secolo scorso, al mitico Suvretta di Saint Moritz e ne ha applica ancora le regole, immutabili per i locali di classe, in questo locale. Per cui stiate certi che qui godrete di una ACCOGLIENZA ed un SERVIZIO ormai quasi introvabili: rispondono al telefono entro il terzo squillo, vi offrono un guardaroba chiuso a chiave, hanno un salottino di attesa all’ingresso, i tavoli sono ben distanziati e la capienza è per un max di una trentina di persone, le portate vengono coperte da cloche sino al tavolo. La professionalità del servizio, oltre che di patron Giacomo è ormai passata anche al degno figlio ALBERTO e il cameriere è ormai “storico”. Unico rammarico: a fine serata non vedrete più uscire in sala patronne ANNA, da sempre regina di questi fornelli che, dal dicembre 2023, ci ha lasciati per raggiungere l’ Empireo dei Grandi Chef, non senza aver prima pervicacemente fissato questi “binari” perfetti in cucina, sui quali tutto continua, come sempre, “Comme d’habitude”, motteggia sorridendo Giacomo, che assicura rifugio a clienti (non caciaroni, per carità) molti dei quali sono gourmet gourmands per una sosta di felicità assicurata da un buon pasto.