Archivi categoria: Recensioni

La recensione: a Nizza centro il ristorante LE BISTROT GOURMAND

Nizza (Francia) – LE BISTROT GOURMAND – 3 Rue Desboutin

Tel. 0033 (0)492 14 55 55 – Lebistrotgourmand.fr

L’ultimo mio passaggio in questo locale fu nel 2012. C’era un patron (chef provetto), proveniente dalle blasonatissime cucine del Crayères a Reims e dal Viviers (con il MOF Rolancy) di Rue Alphonse Karr.  Ricordo che si scusò a fine serata per avere un po’ trascurato gli altri tavoli, causa la sua sosta permanente al tavolo con due giornalisti di Le Figarò… . Dopo 10 anni, in assoluto anonimato come allora, ci sono tornato la sera della partita Francia-Marocco e, questa volta … ero l’unico avventore in sala.

Con la nuova conduzione (da ormai da tre anni), la “musica” è cambiata; ho trovato un locale tutto bellezza, confort ed accoglienza ma con una certa nonchalance e senza alcuna ostentazione: un gradevole insieme chic, ma con aria familiare e romantica, tovagliato impeccabile e mise en place classiche comme il faut.  

Ma veniamo al cibo. Le ENTREES (€ 12-18) elencano, tra le altre, la Velouté de courge, chèvre et fruits sech, toast au Lard de Colonnata, oppure la Tartare d’huitre et mangue, emulsion iodée. Per clienti esigenti è disponibile anche il Caviar d’Aquitaine, crème montée, blini et citron a 115 euro.

Con il titolo “LES INCONTOURNABLE du Chef BUISSON” sono poi elencati due piatti tra i quali, il Risotto de Fregola Sarda, courge et Safran (€ 24) e un altro piatto al tartufo nero, che in verità mi pare assai consueto un po’ ovunque.

Del paragrafo POISSONS et CRUSTACES (€ 24-42) cito  la Soupe de poissons facon Bistrot Gourmand, pommes de terre safrané.

Delle quattro proposte di VIANDES (€ 24-44) cito la Cote de boeuf flambé au Bas Armagnac, sauce hollandaise ou poivre exotique, pommes de terre grenailles et salade.

La lista termina con sei DOLCI (€ 12-18), tra i quali il Dessert Glacé marrons o la Crèpe Suzette facon Bistrot Gourmand.    

Il MENU DU MARCHE’ (€ 25) (valevole solo nei giorni feriali) consiste in tre portate e va a ruba nei lunch di lavoro del mezzodì. Il MENU GOURMAND (€ 39) è di tre piatti che può scegliere il cliente da un elenco di nove vivande. Infine il MENU LEGENDE (€ 118), prevede quattro portate “speciali” , comprende una bottiglia di Champagne Rotschild per due, nonché acqua e caffè.

La carta vini è adeguata al locale  e non si allunga eccessivamente. Vi sono elencati degli Champagne “soliti noti” a prezzi un po’ increspati, che però si raddolciscono in presenza di vere chicche; un esempio? Uno Chassagne-Montrachet 2019 di Louis Jadot al 20-25 % in meno rispetto al praticato comune. Disponibili anche otto vini a calice annate 2020-2021 a modici 6-12 euro.

Concludendo. Il locale non segue l’ imperante revisionismo che sta adottando troppe scorciatoie nei procedimenti di cucina, degli arredi e mise en place razionali dei “senzatovaglia” che sfociano in ambienti di atmosfera gelida e non accogliente, del servizio finto-gentile-professionalserioso. In questo bel locale nell’insieme la cucina è attenta al gusto dei tempi di mediterraneanizzazione, ma non cerca effetti caleidoscopici ed offre piatti in quantità tradizionali. E’ un indirizzo per chi esclude voli pindarici ai fornelli e vi fa accomodare rassicurati su comode poltroncine imbottite. Sono APERTI DALLE 10 A MEZZANOTTE SETTE GIORNI SU SETTE, anche per servire cocktails classici, aperitivi ed ottimi distillati. Sul loro sito potete trovare il menu per le Festività.

Lo trovate facilmente: è sulla breve stradina a sinistra della statuta del “Dio Apollo” tutto nudo in Piazza Massena.

La recensione: a Dolcedo il ristorante Casa della Rocca

Dolcedo – CASA DELLA ROCCA – Via Ripalta 3 – Tel. 0183 682 648

www.ristorantedellarocca.it

Il parcheggio regolare è a circa 150 metri: fermatevici; l’alternativa, arrivando di buon’ora in bassa stagione, può essere di fermare l’auto (se di dimensioni contenute) in qualche anfratto sulla dissuasiva salita a monte del parcheggio. Comunque, appena concluse le “manovre di avvicinamento”, varcherete la soglia del locale, con la immediata soddisfazione di trovare un ambiente gradevole, ex mulino ad olio con macchinari ed attrezzami perfettamente salvaguardati e ben spolverati, dove sarete accolti da un servizio di garbato slancio, attenzione professionale ed educata  bonomia.    

Appena installati, ecco “abbordare” al vostro tavolo  due lavagnette. La prima, in questa stagione, è intitolata CARTA TARTUFI ed elenca: – Soffice di patata, uovo morbido, la fonduta di Toma Brigasca e Tartufo Bianco a € 40; Tartare di vitella piemontese con Tartufo Bianco a € 40 – Infine i Tajarin quaranta tuorli con burro di malga e Tartufo Bianco a € 45.

Sull’altra lavagnetta è gessato il MENU DEGUSTAZIONE (€ 38) comprendente 1) Soffice di patata, uovo morbido, fonduta di Toma Brigasca senza tartufo – 2) Risotto Carnaroli con zucca Mantovana, mostarda di zucca, Robiola di capra Orobica e riso soffiato – 4) Cioccolato e pere.

Si prosegue con la consultazione della vera e propria CARTA CIBI che elenca felici connubi tra tradizione del territorio e modernità: CHI BEN COMINCIA (€ 16): con una focaccina di segale ben farcite di terra o di pescato. Gli ANTIPASTI (€ 13-15)  sono quattro, tra cui le Acciughe ripiene alla ligure, crema di broccoli, cavolo romanesco, leggera Bagna Cauda e limoni sotto sale. I PRIMI PIATTI (€ 15-16) sono tre, tra i quali gli Spaghetti monograno Felicetti, crema di acciughe, polpa di limone e crumble di grissini. Seguono i SECONDI PIATTI (€ 20-22) tra i quali la “Bouillabaisse con Gambero di Oneglia, scampo locale, molluschi, pescato fresco e crostini di pane che è certamente una delle migliori del largo circondario. La carta prosegue con “I NOSTRI TIPICI ATIPICI  (€ 14-17), secondo disponibilità ed  elenca le Lumache alla ligure, le Linguine al pesto, la Trippa all’Amatriciana. I DESSERT (€ 7) sono cinque più una scelta dal plateau di FORMAGGI (€ 15) che è quella che consiglierei, soprattutto abbinandovi uno dei  sei vini a calice (€ 7-15)  per concludere degnamente il fine pasto.

A proposito: la  CARTA VINI di una quindicina di pagine, offre molte etichette ben assortite; segnalo un Bordeaux proveniente da Preignac (Gironde), un Rouge Superieur “cru Monplaisir 2020, Gonet-Medéville (con uvaggi Merlot, Canernet Sauvignon, Cabernet Franc) in carta a modici 32 euro.

CONCLUDENDO: Un locale rilassante, dove la cucina è deliziosamente semplice e semplicemente deliziosa, con qualità e quantità che tengono su il morale. Quanto ai prezzi, essi decisamente propiziano frequenti ritorni. Peccato che anche qui, pur essendo  in un locale di campagna, francesizzino non mettendo più le tovaglie ma, per chi ne soffre (come me) un mezzo rimedio è presto pronto: “il noioson, del tovagliol fa tovaglietta”.  

Provincia di Imperia: il confronto fra tutti i ristoranti recensiti da due Guide Nazionali appena uscite.

Ecco le ultime due Guide Nazionali in libreria da pochi giorni. In provincia di Imperia però, la Guida Michelin 2023, rispetto al passato: 1) elenca soltanto 11 ristoranti in tutta la provincia – 2) Non indica classifiche del merito salvo che per soli 4 stellati – 3) Non indica più i prezzi in euro .

Il Golosario Ristoranti elenca 62 ristoranti – 2) classifica il merito dei locali con il simbolo dei faccini – 3) indica i prezzi minimi e massimi.

Ecco il riepilogo per entrambe le pubblicazioni:

GOLOSARIO 2023                                                                  MICHELIN  2023

 62 ristoranti             11 ristoranti                            

                                                             Con faccino:         valutazione:

IMPERIA

Chez Braccioforte (ristorante)    radioso

Etta (trattoria)                                       sorridente

Didù (trattoria di lusso)                   sorridente++         citato

A Grillo (ristorante)                           sorridente+

Lucio A Casetta (ristorante)         sorridente+

Pressafuoco (ristorante)                sorridente+

La Ruota (ristorante)                        sorridente

Salvo Cacciatori (ristorante)        sorridente ++           citato

Sarri (ristorante)                                 radioso                         1 stella

AIROLE

Au Veciu Defisiu (trattoria lusso) contento

APRICALE

Apricale Da Delio (ristorante)       radioso

ARMA DI TAGGIA

La Conchiglia (ristorante)                incoronato            

BADALUCCO

Cian de Bià (trattoria)                        sorridente

Macine Confluente (ristorante)   sorridente+

BORDIGHERA

Chez Louis (trattoria lusso)                contento++           

Cicala (ristorante)                                    contento

Paloma 11 (ristorante)                          contento+

Romolo Mare (ristorante)              contento+ citato

U Cavetu (ristorante)                              contento+

Magiargé (osteria contemporanea)   altre soste

CERVO

San Giorgio (ristorante)                         contento++ 

CIPRESSA

U Titti (ristorante)                                     incoronato

COSIO D’ARROSCIA

Cadò (trattoria)                                           radioso

DIANO ARENTINO

Candidollo (trattoria)                              contento

DIANO CASTELLO

Villa Govi (trattoria)                                 altre soste

DIANO MARINA

Locanda Rosa e Titta (trattoria lusso) sorridente+

Riccetto (pizzeria)                                   sorridente

Golosamente (trattoria)                       altre soste 

La Piazzetta (pizzeria)                           altre soste

Sale&Pepe (pizzeria)                              altre soste                            

Tirabuscion (trattoria lusso)              altre soste

DOLCEACQUA

Viassa (trattoria lusso)                          contento+

DOLCEDO

Casa della Rocca (trattoria lusso)   radioso                  citato

ISOLABONA

U Cian (ristorante)                                 radioso

Molinella (agriturismo)                        contento+

MONTGROSSO PIAN LATTE

Rododendro (trattoria)                        contento++

OSPEDALETTI

Byblos (ristorante)                                 altre soste

PIGNA

Lanteri Osteria Martini (ristorante)   radioso

Terme (Castelvittorio) (ristorante)   contento+

Locanda Colle Melosa (trattoria)      altre soste

PORNASSIO

Lorenzina (ristorante)                           contento

RANZO

Moisiello (trattoria lusso)                   contento

Gallo della Checca                                                                      citato

SAN BARTOLOMEO AL MARE

Mood La femme (ristorante)             radioso                   citato

Locanda del Cavaliere (ristorante) contento+

SANREMO

Flipper (ristorante)                                 contento +

Itt. Motob. Patrizia  (ristorante)      radioso

Paolo e Barbara (ristorante)             incoronato           1 stella

Pignese (ristorante)                               contento+        

Tortuga (trattoria)                                   contento

Kambusa (ristorante)                            contento+

Ossi di Seppia                                           altre soste

SANTO STEFANO AL MARE

La Cucina (trattoria lusso)                  contento+

TRIORA

L’Erba Gatta (trattoria)                         contento+

VALLECROSIA

Corallo (ristorante)                                contento++

VENTIMIGLIA

Balzi Rossi (ristorante)                        incoronato 1 stella

Casa Buono (ristorante)                     incoronato 1 stella

Alla Farmacia (trattoria lusso)        contento+

Giardino del Gusto (ristorante)     contento++ citato

Marco Polo (ristorante)                     contento+

Marrix (ristorante)                               altre soste

La recensione. Il ristorante Corallo sul lungomare di Vallecrosia

Vallecrosia – RISTORANTE CORALLO – Lungomare Marconi 68

Tel. 0184195 6246 – www.ristorantecorallo.com

Alla rotonda della Via Aurelia al confine di levante di Vallecrosia (nei pressi del civico numero 464 di Via Aprosio), si svolta verso il mare verso un vasto parcheggio (presto verrà asfaltato) da dove, a monte dei palazzi che incorniciano il lungomare, si imbocca un breve passaggio bianco che termina proprio davanti al ristorante. 

Ecco quindi il locale dalle pareti cristalline che splende nella notte, sovrastando la spiaggia, con distanza di sicurezza rispetto al frangersi delle onde marine. L’ambiente è “di sostanza” e di sistemazione impeccabile con qualche concessione a complementi d’arredo con particolari e frivolezze che ingentiliscono l’ambiente con una certa classe.   

Da 34 anni LUCA BIAMONTI, ora con il capace figlio KEVIN, sanno come restare sulla cresta dell’onda delle preferenze di una clientela sia locale che internazionale. Ancor più da quando hanno ingaggiato il reputato chef MANUEL MARCHETTA, il quale oggi, zitto zitto, è diventato una vera STAR per i gourmet più attenti, preferenti la sostanza ai trallallà modaioli, desiderosi di una cucina non ingessata sui classici ma aperta a innovazioni, che però non trascuri le quantità d’insieme. Ovviamente con estremo riguardo alle forniture sia per il pescato che per le forniture vegetali, qui esclusive a chilometro zero, che gli consentono addirittura, su prenotazione, di comporre un MENU VEGANO e/o VEGETARIANO  molto apprezzato.  

Si può scegliere di pasteggiare ALLA CARTA, in questo caso (oltre agli stagionali piatti con Tartufo Bianco d’Alba a 45 euro) si potrà scegliere tra 4 ANTIPASTI (€ 16-40) , 4 PRIMI PIATTI (€ 16-25), 4 SECONDI PIATTI (€ 22-28) tutti assolutamente classici,  9 DOLCI (€ 7-9) tra i quali segnalo quello “Tre cioccolati”. Tuttavia direi che, con un cuoco così, vale la pena di togliersi qualche soddisfazione con uno dei seguenti tre menu.

Il MENU DEGUSTAZIONE  (€ 55)  prevede: 1) Baccalà in pil – pil in zuppetta di ceci – 2) Col “cavolo”  – 3) Candelloni di erbe di campo, bagnacauda gentile, nocciole del Piemonte – oppure Cubo di Scottona alla brace spuma di patate e fondo – 4) Dessert del giorno. Con possibilità di abbinare una degustazione di 4 vini a calice (+ € 25 ).

Il MENU INTERIORA E DINTORNI (€ 65) consiste in: 1) Rognone, carota, fondo e quinoa soffiata – 2) Royal di Foie gras – 3) Monosfoglia con trippa al sake scampi e fondo di armoricana  – 4) Lumache al verde – 5) Animelle di vitello – 6) Dessert . Con possibilità di degustare 4 vini a calice (+ 25 euro).

Infine il MENU CORALLO (€ 95), che consta di “12 corse” con le ultime novità dello chef, collaudate, azzeccate e spesso sorprendenti. Possibilità di abbinamento con 7 calici a 50 euro. Questo menu viene servito esclusivamente per tutto il tavolo. Assolutaente da provare se siete dei raffinati.

LISTA VINI: le bottiglie italiane ed estere sono centinaia e quelle in cantina migliaia (70 Champagne, 25 vini Triple A, paginate di Tuscans e di piemontesi,  etc…). Ce n’è per ogni preferenza, esigenza, capriccio e … tasca, a partire da una ventina di euro fino ad una decina di etichette dal costo a quattro cifre). Ma sono disponibili anche vini a bicchiere se, ad esempio,  volete divertirvi ad abbinare un vino diverso ad ogni portata. Un capitolo a parte si potrebbe aprire addirittura sui vini da dessert, in particolare sui due ultimi vini della enciclopedica lista. Oltre ai “soliti nobili”, ecco due blasonati Don P.X. (Pedro Ximenez) del secolo scorso che vengono serviti anche a bicchiere a 8 euro o 12 euro a seconda dell’annata: prezzi probabilmente … dimenticati (speriamo per lungo tempo). Si tratta di vini particolarmente indicati con dolci al cioccolato fondente e non solo,  vini che sono raramente reperibili nei ristoranti dell’intera Liguria.

Un cenno sul SERVIZIO:  inappuntabile ma alla mano, preciso nei tempi e modi, con franca gentilezza e disponibilità: forse la caratteristica principale, dopo la cucina, per un ristorante di successo che fa si che, già uscendone, ci si riprometta di tornarci al più presto possibile. E tutti tornano!

La recensione: a Imperia CHEZ BRACCIOFORTE

CHEZ BRACCIOFORTE

Calata Cuneo 33

Tel. 0183 294 752

www.chezbraccioforte.com

Esaltati” dal mondo mediatico (quasi mai disinteressatamente), premiatissimi da annuari (che non sono Guide Critiche) ai quali si accede su domanda (qualche volta pagando e/o comprando pubblicazioni), diversi ristoranti sulla cresta dell’onda eseguono i loro “spartiti” su un “karaoke” di garrule apparenze, poggiando però su “sottofondi blues” con relative tristizie nonché astuterie; tipo arredi minimalisti pressoché inesistenti e spesso freddini e tristanzuoli, tavoli senza tovagliato, stoviglie di design ma di indecorosa capienza “rimpippiate” con schiumette , pennellate e goccerelline con cibo in porzioni milligrammate, menu imposti senza possibilità di scegliere alla carta, servizio impersonale di spiccia gentilezza di maniera. Un insieme che, salvo rare eccezioni, in definitiva porta verso un abbassamento della qualità d’insieme, almeno secondo il sentire comune..

Invece qui l’AMBIENTE e SERVIZIO sono quellidi sempre, di gradevolissima armonia e calma, con mise en place classiche e tovaglie bianche immacolate, stoviglie tradizionali pronte per accogliere porzioni dignitose e, non ultimo, personale stabile professionale e gentile. Dei cinque ANTIPASTI (€ 18-22), cito i Crostacei al vapore con verdure di stagione, oppure le suggestioni di mare in due portate, variabili a seconda del mare della vigilia. Dei cinque PRIMI PIATTI (€ 18-22) consiglio gli Gnocchi di patate spadellati con cozze leggere e vongole veraci al profumo di pesto leggero, oppure gli Spaghetti artigianali di grano duro con gli scampetti locali. E’ evidentemente una cucina classica conta sulla materia prima le cui forniture sono assicurate dai banchi e dalle pescherie del porto antistante il locale, rispettata e valorizzata da procedimenti di cucina collaudati e visibili persino… dalla porta a vetri che da su Via De Geneys (a fianco di una seconda entrata). Nei SECONDI (€ 24-30) le possibilità sono sette di pesce e due di carne; cito il Pescato dell’Osteria della Marina, un piatto regale che qui offrono da generazioni, oppure, perché no, il ligurissimo Guazzetto di pomodoro olive Taggiasche al profumo di basilico che farà felice i vegetariani. Se vi offrono le triglie non perdetevele: questo è uno dei rari indirizzi in cui si trovano a poche ore dalla pesca. Dei sette DESSERT (€ 8-9) i titoli cambiano poco: troverete il Semifreddo agli amaretti di Sassello in crema ai tre caffè ristretti, un dolce delicatissimo; oppure la loro Tarte Tatin di mele al profumo di cannella con la quale si può chiudere in bellezza con un bicchiere di vino ad hoc.

La CARTA VINI offre un centinaio di scelte, italiane e straniere a prezzi normali.  Ma, se vi piacciono i bianchi profumati, potreste anche limitarvi a spendere 22 euro per un sorprendente bianco trentino DE VITE delle reputate cantine Hofstatter.

Il ristorante, datato 1892, la cui insegna è conservata all’interno del locale, viene tramandato generazione dopo generazione, valorizzando l’esperienza e rinnovandosi al passo coi tempi. Questo è sempre stata un punto di riferimento anche per la professionalità di Patron Braccio, franco e immediato, con clientela fedele, anch’essa da generazioni: una garanzia. Ma insomma, un difetto dovrà pur esserci: ecco, non ho più trovato esposto il menu a 45 euro che, per anni era stampato in color blu, in bella evidenza all’esterno del locale, ma chiedete…  Braccio è un generoso…