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La recensione. A Ventimiglia il ristorante ALLA FARMACIA

Ventimiglia-ALLA  FARMACIA -Piazza della fontana 3 – Tel. 3208238152

E’ un AMBIENTE simpatico, molto personalizzato e con una informalità che rivela una certa vena di ricercatezza anche artistica. Pavimento in cotto, tappeto persiano, quadri, stampe di tono e d’autore nonché cimeli “con anima” qua e là alle pareti. Le eterogenee poltrone sono comode, qualcuna molto diversa e  “navigata”,  i tavoli marrone agresteggianti non hanno più i runner (tovaglie passanti) come lo scorso anno. Le stoviglie sono colorate e con simpatici disegni provenzali; hanno grazia i bicchieri a calice e quelli  per l’acqua fantasiosamente colorati, le posate tondeggianti sotto i vostri polpastrelli sono fini (anche “busillis-toy” se arrotolate gli spaghetti). Il tovagliolo è di carta sottilissima (amabilmente sostituitomi con un altro in stoffa). In tavola non manca una generosa bottiglia di Olio EVO di cultivar Taggiasca annata 2021 frante nella vicina Isolabona.

La CARTA CIBI,  sottotitolata “Cucina del Ponente”, è composta come segue: quattro ANTIPASTI (€ 8-15) tra i quali cito il Turtun di Castelvittorio di carciofi locali, con generosa portata unica che  si suddivide tra i commensali; oppure il Gran Pistau (antica ricetta con grano, olio, aglio, porri, salsiccia, formaggio) qui preparato alla maniera tradizionale di Pigna. Dei quattro PRIMI (€ 14-20) sono particolari i Tagliarin all’uovo con crema di fave e aglio nero; ma è invitante anche il Risotto acquerello di porcini, morchelle (spugnole) arrostite e aceto di fiori di sambuco. Dei tre SECONDI (€ 15-20) trovate il perfetto Polpo arrostito con crema di fave e patate; oppure il morbido Filetto di maiale con carciofi locali in insalata. Tra quattro DOLCI (€ 4-6) c’è la Torta al cioccolato fondente 70 (ormai poco utilizzato nei ristoranti dopo i recenti rincari del cacao) un po’ asciutta ma ammorbidita dal suo contorno; oppure il Turtun di mele con gelato alla vaniglia. Il fine carta indica: coperto € 2 – acqua € 2 – caffè € 2 – Birra artigianale ai … Fagioli di Pigna € 7 . Non mi è stato portato alcun menu.

SERVIZIO: Il servizio è pronto, accurato, ben eseguito e non ci sono tempi morti. Tra una parola e l’altra si comprende che il patron dichiara il suo culto della libertà di esprimersi anche nel lavoro e, ma rispetta le eventuali Vostre convinzioni diverse dalle sue che, ovviamente, sono radicate. D’altronde “Solo una mente educata può capire un pensiero diverso dal suo senza avere il bisogno di accettarlo” insegnò Aristotele…; una riflessione che rende ancora più apprezzabili il suo garbo, la competenza, il servizio puntuale e la disponibilità  che il suo ruolo richiede verso l’avventore. Come quando si tratta della
LISTA VINI, della quale il patron scrive che “la cantina è composta da 300 etichette” ed è disposto a proporle a voce, perché “la carta vini non è affatto necessaria”. In alternativa i noiosoni come me possono scegliere “ de visu” la propria bottiglia; per i rossi la cantina è proprio sotto alla sala da pranzo mentre per i bianchi si va all’ingresso dove esistono due vetrinette/cantina. Mah! Un conto è consultare e scegliere con i commensali e in santa pace da una carta di 300 etichette, mentre diverso è occupare il tempo del patron per recarsi in cantina, vedere tutte le bottiglie, domandarne i prezzi senza imbarazzo, sceglierne una e poi tornare al tavolo … . Nel mio caso erano disponibili anche degli Champagne RM (di Recoltant Manipulant), ma forse erano in seconda fila e  l’ho saputo soltanto dopo aver scelto un “Trento DOC MAN Spumanti Brut della Sur Lie sas di Clemente Mattia € C – Giovo – millesimato”, buono, che ho intuito fosse anche di prezzo mite confrontandolo con il tot forfetizzato nella “non  douleureuse” finale.  In calce alla carta cibi è indicato che servono anche “vini a calice a partire da 5 euro” e, se non avete soverchie esigenze, forse questo può essere un “passepartout” adotabile in via breve.

In ultimo: la sera, il PARCHEGGIO a Ventimiglia Alta più che difficile è una lotteria impossibile. Ma una provvidenziale  risorsa c’è: lasciare l’auto al nuovo parcheggio coperto e custodito al porticciolo mare di Cala del Forte, prendere l’ ascensore nuovo di trinca che dalla splendente Galleria Scoglietti sale al belvedere, poco lontano dal ristorante, sì, proprio dentro quelle mura, con il fascino di millenni di storia e di personaggi … Parrebbe che, persino Salgari, quello del Corsaro Nero, si ispirò a questo ambiente per descrivere la figura del Conte di Ventimiglia… .

La recensione: a San Lorenzo al Mare “AGRITURISMO CASCINA RIO ROCCA”

San Lorenzo al Mare – Agriturismo CASCINA  RIO ROCCA

Piazza Mazzini 1 – Tel: 329 161 1968

Siete nel grazioso borgo di San Lorenzo al Mare, che ha un capace PARCHEGGIO a lato della pista lungomare ciclo-pedonale appena inaugurata, dove coglierete anche l’avvolgente  profumo di salino del mare Bandiera Blu. Da lì sarà uno scherzo, tramite un viottolo di una cinquantina di metri, raggiungere la piazzetta dove si trova il locale. Le aperture sono condizionate dai lavori necessari in azienda e possono esserci periodi di chiusura anche prolungati, soprattutto nelle stagioni di maggior lavoro dell’ annata agraria da ottobre a maggio. Quindi è prudente prenotare sempre.
L’AMBIENTE , con una quarantina di posti, dei quali molti nella veranda coperta ben sistemata (pur senza vista), riflette esattamente la personalità del patron: un competente “mattatore” che cerca innanzitutto la franca comunicativa ed offre sostanza d’insieme. Le mise en place, nonostante la casual-rusticità del locale, possono contare su tovaglie e tovaglioli bianchi immacolati (anche se di carta ma corposa e naturale). Grazie alle volte e pilastri antichi, i tavoli risultano non troppo ravvicinati e, incredibilmente per un ambiente così informale, la clientela è generalmente piuttosto calma e discreta.

Il SERVIZIO è affidato oltre che al patron anche ai suoi due figli adolescenti, NORA alacre e pimpante e OMAR zelante e scrupoloso, aiutati da AMINA valente e accorta collaboratrice alla quale nulla sfugge e a tutto provvede: onnipresenti al momento giusto, tutti e tre “passano” guardandosi intorno e cogliendo, anzi prevenendo i vostri desiderata: bravi! (a differenza degli inservienti della maggior parte dei locali che “passano ad occhi bassi”, per prevenire stop imprevisti).

Il ristorante dichiara per iscritto: “La cucina di questo agriturismo utilizza i prodotti dell’azienda agricola e delle sue serre di famiglia, ovvero le olive e l’olio, gli ortaggi, i conigli, le uova, il miele, le aromatiche e tutto quello che riusciamo a produrre in modo naturale e senza utilizzo di chimica pericolosa”. Inutile quindi chiedere pesce o Champagne. L’offerta segue la stagionalità delle produzioni e la LISTA CIBI non è stampata. Ma patron DONATELLO GHIGLIONE elenca sorridente e pacioso i piatti preparati dalla moglie KHADIJA EL MOTTAKI, Marocchina, che “centra”in pieno ricette tipiche liguri. La sera del mio passaggio: 1) Insalatina di cavolo nero, scaglie di formaggio, frigugge di pane di grano fatto in casa – 2) Sformatino di carciofo – 3) Farinata di ceci – 4) Friscioei di cipolla egiziana – 5) Ravioli di bietola selvatica e borragine e olio Extravergine d’Oliva – 5) Lasagnette tipo genovesi (in questa stagione preparate con asparagi selvatici)  – 6) Coniglio alla Ligure – 7) Stufato di controfiletto di Angus  – 8) Sorbetto di limone o Crostata preparata con la loro marmellata oppure Torta di mele tagliate sottili nell’impasto;  oppure il transnazionale Bicchierino a strati con biscotto salato, crema diplomatica, frutti di bosco e tracce di scaglie di cioccolato fondente “.

Dell’elenco che precede potrete SCEGLIERE ALLA CARTA come segue: un Antipasto  € 5, oppure il Giro di quattro Antipasti  € 12 – un Primo € 12 (il bis + € 3) – un Secondo € 15 (il bis + € 5) – un dolce a scelta € 5, OPPURE trovare una parte del bendiddio di cui sopra nei tre MENU DEGUSTAZIONE a 25, 28, 35 euro.  

Non esiste la CARTA VINI ma sono disponibili, a voce e soprattutto “a vista” sugli scaffali, i vini della loro Azienda Agricola, a 13 euro a bottiglia o 4 euro a bicchiere: Vermentino, Rossese, un rosé e, insistendo, qualche altra bottiglia particolare della …“Ghiglions Collescion” per dirla, british-vernacolando. Qua e là sono esposti anche specialità di loro produzione (olii, olive, vini, salse, pomodori secchi, vasetti vari…), che potrete acquistare ed asportare (o anche riordinare  tramite il loro sito “www.rioroccashop.com”).

CONCLUDENDO: siete stufi di piatti con pennellate decorative, tracce di cosiddetti “balsamici”,  pizzichi di fogliettine e germogli in cresta, gocce variopinte e trallallà vari, che completano piatti mezzi vuoti nerofosforescenti ? Desiderate trovare ancora posti sinceri dove coniugare  seriamente il verbo mangiare, anche per nutrirvi, con stoviglie e ricette della tradizione ligure, persino servite amabilmente? Il tutto con cuore e portafoglio entrambi leggeri ? Provate …  C’est familial, typique et … la “douleureuse” ne fait pas souffrir”, sornionano sorridenti i molti Francesi che si spingono sin qui. Ma veniteci presto e senza rimandare, perché si sa che …il “poi poi” è il preludio del “mai mai”.                 

Nizza: apre LES BAINS alla fine della Promenade des Englais di levante

Il sito prima dell’inizio dei lavori e, in basso, il sito oggi.

Lo scorso agosto 2022 avevo annunciato l’apertura di questo nuovo stabilimento come da testo qui sottostante. Bene, la “grotta pied dans l’eau”aprirà nei prossimi giorni. La spesa per assaggiare la cucina di Antonio Dimichele (allievo di uno chef tristellato) in questa favolosa grotta sul mare sarà a partire da 22 euro a piatto. Al momento non sono conosciute le cordinate di prenotazione, ma aggiornerò questa notizia appena lo saranno.

“LES BAINS DU CASTEL” SULLA SPIAGGIA DI CASTEL PLAGE

4 AGOSTO 2022 LUIGINO FILIPPI

credito foto: Nice Matin: lo spazio cucina e bar in costruzione

Aprirà sul l’incomparabile propaggine di scogliera al capo a mare di levante dominante la Baia di Nizza, dove finisce l’ultimo lembo di spiaggia da sempre frequentata dagli adoratori del sole d’inverno. Sorgerà in una grotta naturale di 240 mq. + due terrazze coperte a sfioro sul mare. La cucina è il bar sono pressoché pronti. Avra spazi per un centinaio di coperti, compresi quelli sulle due terrazze. Avrà 12 addetti di cui 4 in cucina. Appena aprirà riferirò qui ma, probabilmente occorrerà attendere ancora qualche tempo…

Per l’interessante storia del sito, già casamatta militare, consiglio il seguente link: https://www.montecarlonews.it/2022/08/08/notizie/argomenti/altre-notizie-1/articolo/leterna-incompiuta-da-laddio-a-nizza.html

La recensione. La nuova gestione del RISTORANTE GIAPPUN A VALLECROSIA

Vallecrosia – Ristorante GIAPPUN – Via Maonaira 7 – Tel. 0184 250560

 Il locale, già storica stazione di posta per cambio cavalli, è ubicato a una cinquantina di metri dal semaforo della statale nel centro città ed ha poco distanti due piazzette rassicuranti per il parcheggio. Da queste, fatti pochi passi nel vicolo pedonalizzato, si è presto arrivati.

L’AMBIENTE è elegantino ma funzionale e senza troppi “trallallà” e romanticherie, i faretti a soffitto sono regolabili, non ci sono lampade ai tavoli né candele, la musica di sottofondo è di qualità con volume adatto alla riservatezza delle conversazioni, i tavoli hanno tovagliato classico e mise en place regolari da ristorante signorile.

La lista si apre con la voce “APERITIVO” (€ 8) consistente in 3 apetizer con calice di “bollicine delle casa”. Il pane, anche alle noci nonché la focaccia e i grissini, sono tiepidi e anticipano la bella sorpresa di un ottimo savoir faire in cucina.

Quattro gli ANTIPASTI (€ 18-25), tra i quali le Capesante alla plancia, crema di patate alla nocciola, riduzione di liquirizia e tartufo di stagione; oppure il Giardinetto di primizie, spuma di verdura, vinaigrette vegetale.

Quattro i PRIMI PIATTI (€ 16-28), tra i quali il buon Risotto con Gamberi di Sanremo nella saporita bisque e coulis di prezzemolo (se lo amate morbido chiedete qualche minuto di cottura in più); oppure gli Gnocchi di patate, ragù di triglia, olive verdi, olio al finocchietto.

Quattro i SECONDI PIATTI (€ 25 – 30), tra i quali il Trancio di pescato del giorno, con verdurine di stagione saltate e spuma di cappero, oppure con bacelli verdi, yogurt e bacche rosse. Il cuoco MARCO BERARDINELLI, già in uno storico ristorante della Val Pennavaire, qui esprime il suo meglio anche con il pescato. Tuttavia non è da trascurare il fatto che questo è pressoché uno dei rari ristoranti liguri che, in una portata di carne, inserisce delle appetitosissime spugnole, chissà perché tanto neglette in Liguria, pur essendo gradite dai gourmet … .

Cinque i DOLCI (€ 7-9), tra i quali il sorprendente e imperdibile Sorbetto alle erbe oppure la curiosa Bavarese di asparagi, cioccolato e… sorpresa: tutto preparato con precisione tipica di chi con i dolci sa essere preciso, anzi direi di minuzioso equilibrio, senza lasciarsi andare a pressapochismi: risultato superbo!

Due i MENU: il DEGUSTAZIONE di cinque portate a 50 euro, oppure il SOLO A PRANZO, di due portate a 30 euro, entrambi costituiti da piatti già elencati nella lista alla carta e quindi di indubbia convenienza.

La CARTA VINI non era ancora pronta alla data della mia visita (tre giorni dall’ apertura) ma, l’ho vista in bozza e posso dire che prevederà un buon assortimento e vivaddio prezzi normali. Saranno disponibili anche vini a bicchiere.

SERVIZIO: patron PASQUALE, in giacca scura, è serio quando è il momento della concretezza professionale, ma non indugia sul serioso anzi, se lo gradite, ama a tratti  “checcozaloneggiare” con arguzia e simpatica verve con chi al ristorante rifugge dall’aplombe del servizio impettito ed ama la comunicativa franca ed aperta. Una sosta rilassante e decontractée, anche per i molti avventori che con la nuova gestione troveranno un buon rapporto qualità/prezzo, decisamente inconsueto mano a mano che ci si avvicina alla Francia.

La recensione: A Pietra Ligure (SV) IL VECCHIO CUOCO

Pietra Ligure – IL VECCHIO CUOCO – Via Nunzio cesare Regina 20 –

Tel. 019 2077146

Il navigatore depista invitando pervicacemente a fermarsi sullo zig zag di un cavalcavia dell’Aurelia da dove si diparte … una lunga scala verso il borgo: spegnetelo. Dirigetevi verso il levante del lungomare Via Don Giovanni Bado, percorretelo verso ponente per circa un chilometro fino alla “Panetteria al Mare” e parcheggiate. Prendete a piedi verso il centro di Piazza Martiri Libertà e contate le traverse verso ponente: alla sesta sarete giunti a destino, vicino al ben segnalato posto dei Carabinieri.

FRANCO GARABELLO  è un ristoratore che, in Pietra Ligure dal 1985, non esita ad adottare la ragione sociale di “Vecchio cuoco”. Il suo locale con piccolo dehor, conserva la sua elegante rusticità, con orditure  orizzontali in “carasse” (tronchetti rustici), sistemazioni interne alternanti antiche oggettistiche contadine a reti ed attrezzami da pescherecci, tendine della nonna; il tutto ora anche ingentilito da una leggiadra piccola esposizione di quadri firmati dalla patronne. I tavoli sono piuttosto ravvicinati, le sedute di buon tono con appoggio comodissimo, tovagliato tradizionale in stoffa, mise en place piacevoli, compresa la bottiglia regolare di olio di Taggiasca della Guardone. Una vera tentazione  (alla quale resistere) sono i loro galeotti grissini artigianali nonché le focaccine e pani caldi. Ma attenzione: qui le porzioni sono quelle di una volta e ogni piatto potrebbe quasi essere bastevole come piatto unico …

La carta si apre con l’ ANTIPASTO DEGUSTAZIONE (€ 20): imperdibile generosa composizione di Cappon Magro, gamberone, Brandacujun, acciuga ripiena, polpo e patate, cozze nude. Dei PRIMI PIATTI (€ 14-17) cito i Raviolini di Pesce Cappone su bisque di gamberi, oppure i Ravioli del Plin con erbe aromatiche. E se la vera innovazione di questi tempi fosse proprio la ricerca della tradizione? Infatti! La rosa di proposte prosegue con i SECONDI PIATTI (€ 15-20), come  la Buridda di stoccafisso con patate, pomodori, pinoli e olive; oppure la ormai rarissima Trippa con patate e fagiolane. Anche i DESSERT (€ 6), elencati a voce, hanno titoli ben conosciuti. La lista chiude con il coperto € 2,50, l’acqua € 3, il caffè € 2.

CARTA VINI:  taluni vini hanno una breve descrizione delle loro caratteristiche all’assaggio, compresa la gradazione alcoolica. Prezzi: vini bianchi dai 13 ai 31 euro, rossi dai 16 ai 32 euro, “bollicine” (solo italiane) dai 18 ai 32 euro. Un consiglio? Un “2 luglio rosé”, Tenuta Maffone, 12,5°. Alcune etichette vengono servite anche a calice (5 euro).

Il SERVIZIO diretto dalla predetta Donna LUCIA, dolce e garbata patronne, ben coaudiuvata, non mena il can per l’aia e brilla per attenzione, solerzia e buona esecuzione: par d’essere a casa, soprattutto quando, a fine serata il cuoco compare in sala; non per fare il bello, ma piuttosto, se lo gradite, per sentire il vostro parere sul pasto ed ascoltandovi con attenzione e senza sicumera alcuna.

Attenzione: il locale ha in tutto una ventina di coperti e anche nelle giornate in cui nei ristoranti c’è scarsa affluenza qui può succedere, di dover aspettare il secondo turno, verso le 21, quando terminano i molti stranieri che sono soliti a cenare “di buon’ora”. Per prudenza,prenotate sempre.