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Imperia: Lucio – il Ristorante della settimana su “La Riviera”

Imperia:

DA LUCIO  – LOCANDA DEL MAR

Strada Nino Lamboglia 16

Tel. 0183 652 523

www.ristorantelucio.it

Questa locanda è ultima palazzina adiacente vicino al grande parcheggio sul mare del quartiere del Prino, a solo un chilometro dal casello A6 di Imperia Ovest. Una sapiente ristrutturazione è stata appena conclusa e la casa, che già aveva un suo fascino, ne ha rinnovato la classe privilegiando i colori bianchi immacolati e limitando l’arredo a quanto indipensabile in entrambe le salette. Il Cappon Magro è il re degli antipasti, ma val la pena di tuffarsi anche su calamaretti semplicemente fritti in olio giusto con carciofi o sul Brandacujun mantecato alla perfezione. Nei primi i maltagliati con gamberi e carciofi e/o zucchine trombette a seconda della stagione dimostrano che qui non si scherza affatto con la materia prima. Nei secondi il pesce al forno alla ligure o al sale o all’acqua marina con verdure di stagione sono le scelte consuete, ma anche la grigliata di pesce, dove non si lesinano i crostacei, “passa”, profumata e invitante… L’offerta dessert è all’altezza e ovviamente non ne manca mai uno al cioccolato né qualche sorbetto. Dal canto suo la carta vini svolge “sindacalmente” il suo compito, senza procurare grandi guizzi di emozione in verità, ma con etichette di buona reputazione e a prezzi da galantuomini. In estate c’è un anche un romantico bordo piscina con colori cangianti e tendaggi bianchi svolazzanti, dove a fine cena è anche piacevole indugiare con i proprietari, che non si fanno pregare. L’ultima, in serata di Festival: il capostipite era noto per il canto sublime e una notte, svegliato d’improvviso da una combriccola di amici, scese al ristorante e a notte fonda intonò perfettamente una nota aria lirica, senza doversi prima schiarire la voce. Mi hanno anche confidato che, se a fine pasto un cliente cantasse a quel livello, non solo ne accetterebbero la prestazione come saldo del conto ma, come fece l’oste di Guareschi, potrebbero anche dargli del resto… Pardon, anch’io mi prolungo in ciance, dimenticando il Carpe Diem de La Riviera di questa settimana. Eccolo: Aperitivo – tre antipasti misti – due assaggi di primi – pesce alla ligure – dessert – caffè al costo di 50 euro, più una buona bottiglia, ad esempio di Sciac-tra o Ormeasco dei Nirasca a 16 euro…

Luigino Filippi

Il Ristorante Acquerello a Ospedaletti

Ospedaletti

ACQUERELLO

Corso Regina Margherita 25

Tel. 0184 68 20 48

www.ristoranteacquerello.com/

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Maurizio Marco, da Dolceacqua, serio anzi serissimo dietro la vetrata della sua cucina a vista, coadiuvato ai fornelli dalle due silenziose ma destissime figliole, calca questo “bulvar spiareté” dal “secolo scorso” con regolare passo da alpino, in un locale elegantino dall’aspetto “filante” e immacolato, curato dalla moglie, amorevole “hiperlandlady” americana e dalla accortissima cameriera Collantina. E’un “buen retiro” dove l’atmosfera rassicurante e il contatto facile facile preludono a una serata scorrevole e “décontractée”. La cucina non è banale ma, evitando ghirigori intellettualistici, titilla il palato con materie prime di qualità “arcislowfoodeggianti” non “maltrattandole”. Il cuoco infatti, pur ricevendo gli ordinativi da chi la vorrebbe cotta, da chi la vorrebbe cruda e anche da chi la vorrebbe mezza cotta e mezza cruda, sa quel che fa e quel che non si deve fare e… offre sempre bei risultati nel piatto. E’ difficile resistere a sbocconcellare gli iniziali i pani e le focacce (tiepidi) prodotti in casa (con farine italiane, specificano). Ma presto, con il menu cui La Riviera assegna il CARPE DIEM di questa settimana, a 45 euro, “arrivano”: 1) L’uovo alla coque su crema di carciofi, fonduta di Parmigiano e polvere di porcini, 2) i pansotti di magro con capperi e olive Taggiasche, 3) il baccalà in crosta di pane su passata di cavolfiore, catalogna e olio al rosmarino e, infine come degna conclusione, l’affogato al caffè (decaffeinato su richiesta) con soffice al Gianduja, zenzero leggero e croccante alla nocciola. Con altri 10 euro è possibile aggiungere un altro antipasto che, potrebbe essere, senza alcun dubbio, il salmone affumicato in casa con legno di castagno (tra i migliori mai assaggiati). Venendo invece alla carta vini vi troverete tra le mani un nutrito elenco con molte degne tentazioni, tra le quali mi sono parsi interessanti quattro francesi che, a differenza degli Champagnes, hanno un ottimo rapporto qualità prezzo (sui 30-40 euro). E’ un ristorante che, rispetto al passato, è ancora migliorato e che, bellissima sorpresa (!), può considerarsi tra i primi di una provincia che ha grande necessità di locali che “tengono duro” come questo. I tavoli sono soltanto una decina, molti invece sono i “bisognosi” di belle serate; è perciò è prudente e consigliabile inserire il numero in agenda per prenotare, sempre!

 

Ventimiglia: Ristorante Il Giardino del Gusto

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Ventimiglia

IL GIARDINO DEL GUSTO

Piazza XX Settembre 6c

Tel. 0184 189 2988

328 578 1597

www.ilgiardinodelgusto.com

 

Nel cuore della multietnica Ventimiglia, con capace parcheggio alla vicina stazione FFSS, è nato da circa un annetto questo ristorante, che ha già un 14 ventesimi sulla Guida de L’Espresso e che, scommetterei, farà sempre più parlare di sé. Si tratta di Emanuele Donalisio, trentenne i cui trascorsi reputati potete trovare su Internet, che però non si pavoneggia e, lavorando anzi a testa bassa, soddisfa diligentemente sia gli italiani che vengono qui anche per trovare le originalità della cucina francese gourmettara, sia i francesi che pellegrinano qui per gustare la franca semplicità della sana cucina italiana. Fermo il fatto che qui ci sono anche buoni piatti classici “comme il faut”. L’ambiente è di design immacolato, le mises en place eleganti; i toni soft “contagiano” anche la clientela e nel locale regna la calma degli ambienti del buon vivere. Questa settimana l’ammirevole cuoco, per un prezzo quasi dimezzato rispetto al suo praticato abituale, ha composto per i lettori di questa rubrica il seguente MENU CARPE DIEM: 1) Gravlax di salmone su blinis, crema di caprino e aneto: un ottimo avvio – 2) Gnocchi alla parigina con Castelmagno: da anni non li trovavo in una carta ed erano buonissimi – 3) Scaloppa di tonno scottata, carciofi, testone di pecora e miele nero, abbinamenti che aggiungono una nota particolare a una materia prima già buona di suo – 4) La Charlotte Creole, che solitamente trova tutti d’accordo sul dolce, fa finire in bellezza. Non è un menu giga per masticoni, ma per impenitenti che amano uscire dalle banalità collaudata della pur buona consuetudine. Il suo costo è di soli 38 euro. Al quale si aggiunge quello di una bottiglia tratta dalla dignitosissima carta vini. Per questo menu consiglierei l’abbinamento a tutto pasto della beverinissima SCHIAVA di Valvalè, l’I.G.T. rosso della montagna dolomitica in Val di Cembra, leggero sia di gradi (12° vol.) che di prezzo: rispettoso del vostro portafogli, costa solo 21 euro, ed è raro a trovarsi. Il tutto con un servizio capace e amabilissimo. Prenotate, in tromba !

Ristorante Casa e Bottega a Dolceacqua

Dolceacqua  IM

CASA E BOTTEGA

Piazza Garibaldi    2

casa e bottega

Tel. 0184 205 038

www.ristocasaebottega.it

Nei locali già dell’ indimenticabile Ristorante Gastone (che contribuì non poco a far conoscere la valle), oggi ritrovate la stessa veranda, più informale, con tavoli diversi, sedie vissute, arredi
minimalisti, oggetti eterogenei disparatamente posti “qua e la e su e giù” (c’è anche una sedia appesa a una parete), dei lavagnoni con frasi
ricordo e un simpatico “caravaglio” che dà al tutto un’aria molto “decontractée” quasi da “atelier” di artisti …  ma stavolta, qui, vivaddio artisti di buona cucina. I giacconi “adornano” le sedie e ai tavoli
le tovagliette in carta sono affiancate da rassicuranti tovaglioli di buon cotone. In carta cinque antipasti, quattro primi, cinque secondi e cinque dessert fanno si che per 4 portate si spendano dai 38 ai 54 euro (compreso lo
sto(r)ico coperto di € 1,50).  Esistono anche quattro menu, di 2 portate più dessert: il Sardenaira a 15 euro, l’Erbe e Verdure a 22 euro, il Terra a 26
euro, il Mare a 30 euro, tra i quali io ho optato per quello Erbe e Verdure, buono, anzi buonissimo, con una “precisineria” al momento del dessert: il
supplemento di 1 euro per avere una fetta di dolce Tacunà, in luogo di quello previsto del menu, supplemento poi “condonato” per “il salto” del
dessert da parte della mia commensale… Il servizio esegue capace e a manetta in un ambiente cangiante ma non “cancan-eggiante”, nonostante si
affianchino famigliole in cena d’occasione con relative creaturine, compagnie in festeggiamenti, calme coppiette giovani in interludio cibo. La nutrita carta vini ha scelte oculate, qualcuna importante, prezzi ragionevoli e anche la
desueta cuccagna di una decina di vini serviti, come al tempo che fu, in popolari quartini dai 5 ei 7 euro. Potrete poi divertirvi anche a “caton-eggiare” TripAdvisorizzandoli, perché sono tra i pochi
ristoratori che gradiscono ancora e anzi invitano a farlo….. ! luigino.filippi@alice.it

Badalucco: Locanda Le Macine del Confluente

5 6 2013 (8)Badalucco

LOCANDA LE MACINE DEL CONFLUENTE

Località Oxentina

Tel. 0184 407018

www.macine.eu

 

Il Benvenuto della Locanda? E’la pasta fritta al rosmarino e Barbajuai e la tapenade del frantoio. Seguono piccoli assaggi di sei antipasti: stoccafisso Brandacujun – cestino di pasta Phyllo con picccola insalatina di coniglio pinoli olive e pomodori secchi – carpaccio di bresaola artigianale con frutti di bosco – quiche del contadino di Raschera e carciofi locali – insalatina croccante con sedano rapa mele verdi e maionese leggera allo yogurt) – selezione di salumi artigianali. Ecco poi due assaggi di primi: tagliolini di semola di grano duro con carciofi locali e olive Taggiasche – risotto Carnaroli radicchio Trevigiano, Speck e pistacchi croccanti. Nei secondi si sceglie tra Tagliata di Angus Argentino alla pietra con patate e rosmarino, oppure la loro “intepretazione” del coniglio farcito al leggero profumo di lavanda essiccata del loro giardino, oppure degustazione di formaggi locali di latte vaccino, pecora e capra con miele e composta di frutta maison. Un dessert a scelta tra una decina di proposte. Il “bendidio” che precede costa 34 euro. Ad esso va il “Carpe Diem de La Riviera” di questa settimana. Aggiungo telegraficamente: carta vini ben fornita a prezzi onesti, ambiente rustico-raffinato da fuga romantica, accoglienza garbata, servizio capace e sorridente e, nel caso, camere di charme per una pausa “decontractée”. Tutti, proprio tutti, tornano, meglio prenotare…