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A Bordighera il Ristorante La Cicala

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Bordighera Alta – RISTORANTE LA CICALA

Via Lunga 16 – Tel. 0184 262 815 – 389 174 3744

L’AMBIENTE oggi lo trovate completamente rinnovato, così come sono state totalmente sostituite le attrezzature di cucina e gli impianti elettrici. Loro malgrado, la causa è stata un allagamento del locale, di una trentina di centimetri sotto al piano strada, che li ha costretti ai gambali: dura prova, come inizio 2025. Ma l’indole fattiva di CRISTINA VOLCAN (un cognome perfettamente adatto a questa persona) ha alacremente rimediato alle conseguenze del sinistro. Hanno rifatto da cima a fondo anche la sala che oggi risulta anche più piacevole di prima; grazie ai toni soft, alle illuminazioni strategiche, all’insieme “decontracté”. La casa, con i suoi pochi tavoli, è ormai un cenacolo per amici fedeli, dove si viene accolti con gentilezza e quasi festosamente dalla dinamica patronne. Anche  il vago sottofondo musicale è piacevole e non “prevale” sul chiacchiericcio della saletta.

Confesso che rimpiango ormai da un lustro i loro ineguagliabili “tortiglioni” che facevano parte del coperto, in luogo dei quali oggi potete gustare dei buoni frittini di panissa, che comunque sono un invitante apetizer cortesemente offerto, oltre a qualche altro amuse-bouche … Ma veniamo alla carta.

ANTIPASTI: sono otto (€ 14-35), dalla Zuppetta di pesce locale (€ 19), sino al Crudo della festa composto da orata locale e scampi (€ 35).PRIMI PIATTI: sono sei (€ 15-25), tra i quali i Tagliolini riccio e uovo a 62° (€ 23), oppure i virili Ravioli di carciofo in salsa di noci (€ 17).SECONDI: sono quattro (18-45), tra i quali cito la Cima alla genovese (€ 18), nonché il variopinto ricco piattone di Scampi locali alla griglia (€ 45).DOLCI: sono sei (€ 9-10), tra i quali le Bugie che, se accompagnate da zabaione con gelato, risulteranno anche morbide; oppure il vistoso Bacio alla nocciola ricoperto di cioccolato e nocciole pralinate.

Il SERVIZIO, solerte e conviviale, è ben attento alle vostre preferenze e giunge persino a portarvi spontaneamente un secondo tovagliolo in stoffa se, come me, userete il tovagliolo d’ordinanza come tovaglietta per coprire quelle single in ecopelle ormai purtroppo in uso in diversi locali, in primis molti stellati … .

La CARTA VINI è un bel momento per assortimento e prezzi. Inoltre, caso più unico che raro, se desiderate soltanto 250 o 500 cc., scarafferanno una bottiglia da 750 cc, travasandone una parte in una foglietta di vetro da mezzo litro o in un quartino, tipo osteria d’antan, senza trascurare di servirvela in un piccolo secchiello per il ghiaccio: quando si dice la cura dei particolari …  

CONCLUDENDO: un locale alla mano ma molto curato, senza “scorciatoie” nel servizio, con cucina che non si arroviglia su troppi particolari e in definitiva risulta casalinga. A prezzi normali. Dimenticavo: nella bella stagione hanno anche un grande patio all’aperto dove si può godere di bella frescura e, particolare non da poco, godere della piacevolezza di un centro storico da poesia ..

A Sanremo: il ristorante Ittiturismo Motobarca Patrizia

Sanremo – Ittiturismo Motobarca Patrizia – Tel.01841891905 

Il “prologo” della carta, qualche anno fa, riportava il loro intento di realizzare una cucina gourmet ma  in perfetta armonia con la tradizione che valorizzasse il pescato della loro motobarca ed anche, in piccola parte, quello di altri pescatori del posto. Il Patron dichiarava una venerazione per il Gambero di Sanremo, dal sapore tipico, diverso da quello di altri mari. Ebbene, oggi, al mio passaggio, in una domenica sera di bassa stagione,  il locale era quasi al completo e c’era persino un blasonato ristoratore francese proveniente da molto lontano in visita di lavoro al questo fornitore di crostacei di Sanremo. Evidentemente i pescatori della famiglia DI GERLANDO, evoluti anche in struttura ittituristica, lavorando sodo zitti zitti e, anno dopo anno, hanno conquistato non soltanto la più esigente clientela del Ponente Ligure, ma sono diventati un punto di riferimento anche per qualche importante ristoratore oltrefrontiera.

La CARTA inizia con la proposta di “CRUDITE’ come il mare ci dona”, ovvero il Crudo della Barca (€ 30), oppure i Gamberi Viola di Sanremo e gli Scampi (€ 12 etto).

Seguono cinque ANTIPASTI (€ 16-22) tra i quali il Calamaro grigliato su crema di patate e zafferano, chips di cavolo nero; oppure la Lonza tonnata a bassa temperatura, cipolla in agrodolce e zeste di arancia.

Anche i PRIMI PIATTI sono cinque (€ 16-25), tra i quali i Tagliolini al Gambero Viola di Sanremo; oppure i Fusilloni in primizie di mare.

Sette i SECONDI PIATTI (€ 18-35), tra i quali la Grigliata mista ed il suo contorno; oppure il pescato del giorno in ogni fattura (€ 9 etto); oppure i Gamberi e/o scampi alla griglia o al vapore (€ 9 etto).                  

Per i DOLCI (€ 7-9) potete contare su Cheesecake basca e frutti di bosco padellati; oppure anche sulla offerta del Cestino di frutta fresca, rara a reperirsi al ristorante. .

La CARTA VINI, più snella della precedente edizione, inizia con cinque proposte di vini a calice (€ 7), otto bottiglie da 375 cc. (€ 18-30), due pagine di bollicine italiane e francesi ed ancora sei paginate che elencano altre etichette italiane e qualche straniera, ben selezionate ed a prezzi giusti.

IL PROBLEMA: ormai non sorprende più che su questo lungomare, si avvicendino anno dopo anno  le … inaugurazioni di qualche importante (e infinito) cantiere, la cui presenza è certamente dissuasiva  per chi non conosce la città. Ma fortunatamente i clienti locali sono molti e fedeli e conoscono bene la scorciatoia pedonale che inizia dalla zona zampillo a un centinaio di metri, oltre al fatto che anche in altre zone limitrofe sul lungomare si può ardire non essendo impossibile provare a fermare l’auto per un paio d’ore…

CONCLUDENDO: uno staff ben collaudato che comprende, oltre al patron GIUSEPPE DI GERLANDO (ultimo della attivissima famiglia di pescatori), lo chef DARIO MIANO (da qualche anno qui) e la ormai storica (e sorridente) ADRIANA in sala, la quale ha attenzione e memoria riguardo alle vostre preferenze; l’ affidabilità di un pescato che al 90% proviene di prima mano dalla loro motobarca. Tutto  assicura le qualità di base alle quali si aggiunge un ambiente con poltrone, tovagliato e mise en place tra i più eleganti della città. Un pasto completo di 3 portate più dessert parte da 60 euro. Per i crostacei occorre spendere di più, ma il prezzo, le quantità e cotanta qualità rimangono competitivi rispetto alle “douloureuse” presentate presso in molti altri non loro pari per la qualità del pescato …

A Sanremo. Il ristorante La Pignese

Sanremo – LA PIGNESE – Piazza Sardi 7

Tel.0184501929 – www.lapignese.it

Espongono la “Licenza ad esercitare” datata 08 maggio 1927 e siamo ormai alla quarta generazione, stabilissima, che continua nella linea di piacevolezza ormai qui proverbiale. A cominciare dal grande dehors con protezioni immacolate anche nei giorni di aria marina salmastra. Più appartate le due salette interne, maggiormente discrete, eleganti anch’esse, ben sistemate con tovaglie immacolate e stoviglierie di pregio, ai tavoli ben distanziati, solitamente prenotate da Sanremaschi che frequentano il locale da sempre e in tutte le principali ricorrenze di famiglia, fermo restando che in una città come Sanremo, la clientela non può che essere eterogenea e internazionale. E’ che i VENTIMIGLIA accontentano tutti coloro che apprezzano una cucina classica e seria, anche nelle quantità  rimangono lontani da trallallà modaioli nei piatti. All’ultimo mio passaggio m’è parso che questo periodo sia uno dei loro migliori, post stress festivalieri che li hanno visti accogliere nuvole di artisti ed addetti ai lavori per una dozzina di giorni ma, mi dice “RadioMarmitte”, senza flettere in qualità neppure nei giorni più “caldi”.

Ma veniamo alla CARTA: sei ANTIPASTI (€ 23-28), tra i quali la “marinarissima” Composizione di pesce e verdure del tipico “Cappon Magro”, fino alla “terragnissima” Polenta grigliata al timo con fonduta di Castelmagno. ei PASTE (€ 17-20), tra i quali gli Spaghetti “monograno Felicetti” alla Amatriciana e Gamberi di Sanremo, ma anche tre ZUPPE (€ 18-32) tra le quali il classico Minestrone alla Genovese oppure la Zuppetta di pesce. Otto I SECONDI di PESCE (€ 26-34), tra le quali il Pescato del giorno alla Ligure con patate e olive Taggiasche o al sale o alla griglia; oppure la sontuosa Grigliata di pesce crostacei e verdure. Quattro le proposte di CROSTACEI (€ 35-38), tra le quali i prestigiosi Gamberi Rossi di Sanremo, alla griglia, o al vapore, oppure in Sauté flambati alla grappa di Moscato. Tre le proposte di CARNI (€ 26-28), spicca la Tagliata di Manzo “Coalvi”, con fonduta di Gorgonzola e pere caramellate. Tre le VERDURE (€ 9,) tra le quali la Julienne dei carciofi di Poggio. I DESSERT (a partire da 8 euro) sono serviti dal Gran Carrello dei Dolci le cui tentazioni sono molte ed invitanti. Non ho trovato MENU, ma da quanto sopra si deduce che, ALLA CARTA, tre portate più dessert costano da  83 a 115 euro.


Il SERVIZIO, in scuro, ben presente e professionale, vi attornia quanto necessario, valente costruttivo, con perizia di dire e di fare, pronto a fronteggiare ogni situazione, coordinato abilmente dalla patronne che non “molla” mai la sala ed anche da patron MARCO, sanremascamente assuefatto alle cangianze diuturne di clientela eterogenea ma che sa il fatto suo e si occupa  anche dell’avventore … che “la vuole cotta, oppure cruda, oppure ancora mezza cruda e mezza da cuocere”, senza perdere il suo aplomb di ristoratore di fronte a tutte le situazioni.

La CARTA VINI, con buona possibilità di scelta, ha etichette ben assortite e prezzate il giusto, molte tra i 30 ed i 50 euro, ed anche mezze bottiglie e vini a bicchiere a 9 euro. C’è anche una paginata intitolata “Vini da Collezione” che direi essere un paradiso per sibariti impenitenti… .

CONCLUDENDO: una sosta rassicurante per chi cerca una cucina tradizionale, con materia prima giusta, preparata con competenza e maestria (ora c’è anche un nuovo cuoco, bravo), con porzioni serie, ben servite in un ambiente accogliente secondo i canoni classici. Un indirizzo presso il quale resettarsi rispetto all’attuale diffuso mondo modaiolo, di truzzi da “stritfud” o di ciuccerelloni che ganzano presso finti “fainedainingh” fuffaioli …

A Sanremo: l’Osteria del Marinaio

Sanremo – OSTERIA DEL MARINAIO – Via Gaudio 30

Tel. 0184533354

AMBIENTE: L’esercizio storico, dai precedenti sempre all’altezza della miglior cucina della città, da qualche anno si è esteso ai locali di fronte alla sede storica ed anche di un dehor adibito a caffè-gelateria. La ristrutturazione è stata funzionale ma di buon gusto,  con parziale pietra a vista con interstizi color sabbia chiara quasi caraibica, poltrone e divani comodi, illuminazione di tono, tovagliato immacolato, mise en place “giuste” e qua e là note di colore piacevoli. Tutto lindo, curato, splendente, con clientela eterogenea ma solitamente calma, lungi dalla caduta di tono di molti locali in zone movidaiole/turistiche, con carte “ingessate” dodici mesi all’anno.

Il locale quasi confina con due pescherie che forniscono forniture facili per il cuoco, VITTORIO CARILLO, già al celebre Don Alfonso di Sant’agata dei due Golfi, che offre una carta ben fornita ed una cucina senza cianfrugli. Essa inizia con due MENU “A MANO LIBERA”, serviti per tutto il tavolo. Il primo (€ 45) è di 3 portate, con ipotesi di abbinamento a 3 calici di vini adatti (+ € 24); il secondo (€ 70) è di 5 portate ed è abbinabile anche a 5 bicchieri di vini adatti con (+ € 40). Segue una decina di proposte di CRUDO, dalle ostriche (€ 4-6 l’una) sino alla ricca  Degustazione di Crudo (€ 45). Seguono gli ANTIPASTI CALDI (€ 15-25), tra i quali la “Luciana” dell’Osteria, ovvero dei polipetti in guazzetto di pomodoro e olive Taggiasche. A seguire i PRIMI (€ 15-35), tra i quali gli Scialatelli dell’osteria (gallinella o scorfano, frutti di mare, gamberi e scampi) oppure, addirittura ormai raro a trovarsi, il Minestrone di verdure dell’orto per far felici i vegetariani.  Seguono i SECONDI (18-35) tra i quali i Crostacei in varie fatture, oppure il Pescato del giorno al sale, o alla Ligure, o alla griglia con CONTORNI a scelta (€ 7). Ricca la scelta dei DESSERT (€ 8-10) per i quali, tra gli altri, vale la pena di chiedere quale sia il Dolce del giorno della loro pasticceria; c’è anche una adeguata Degustazione di Formaggi con confetture di loro produzione (€ 15). Chiude la lista l’indicazione del coperto (€ 3).

SERVIZIO: Il pranzo scorre via al ritmo giusto; il servizio, sotto gli occhi della professionalissima  patronne ANGELA RUSSO, puntuale e preciso, asporta in un battibaleno  i piatti terminati e rabbocca prontamente il bicchiere ma, se avvertite di non avere fretta si adeguerà e potrete anche mescere voi stessi il vino, se così vi sconquiffera.

 La CARTA VINI, con oltre cento etichette ben selezionate personalmente da patron UMBERTO BRANCACCIO (che se ne intende),  prevede anche una dozzina di vini serviti  a calice. Le bottiglie di primo prezzo sono accessibili a partire da 18 euro, con molte bottiglia tra i 30 e i  40 euro.

CONCLUDENDO: Un locale centralissimo, con parcheggi coperto a pochi minuti a piedi che consente di arrivare e ripartire rilassati, dove la regola è il comfort, ma con atmosfera non impettita. Senza imbrancarvi in ambaradan ganzanti e vocianti di locali con troppismi turistici ed assaporare una cucina che non si arroviglia su ricette strane: un bel momento, da veri Bon Vivant!

La recensione. A San Bartolomeo al Mare: la LOCANDA DEL CAVALIERE

San Bartolomeo al Mare

LOCANDA DEL CAVALIERE

Via XX Settembre 26

Tel. 3928627393

www.locandadelcavaliere.it

Comodamente ubicato in una zona tranquilla e defilata posta alla fine della discesa di uscita dell’ Autostrada, l’accogliente struttura è tra le più belle del circondario ed è estremamente versatile come ristorante chic con antiche volte in pietra, dehors protetti, terrazze, giardino storico adatto anche ad eventi importanti. Per il futuro sono previste anche quattro camere e due suite.

L’ AMBIENTE, grazie anche alla attenzione ai particolari, è di grande charme: le luci a faretti strategiche più lampada ad ogni tavolo, il sottofondo musicale lounge non invadente, le sedute originali, il tovagliato bianco candido (in tela cru della nonna), le posaterie eleganti, tutto cospira a creare atmosfera acconcia a serate di una certa romanticheria.

LA CUCINA: da più di un anno di questi fornelli si occupa lo chef FFEDERICO PINASCO dai trascorsi reputati per il quale, dice lui stesso, “ è fondamentale costruire e gestire un gruppo coeso di persone sia in cucina che in sala per creare un insieme che faccia felice il cliente”. Con queste premesse impegnative, ecco la CARTA CIBI: APERITIVI : tre possibilità, ad iniziare dallo Spritz ligure (Asinello, Prosecco e soda) € 10. ANTIPASTI (€ 16-28) il Pescato in carpaccio (o al vapore) dal mercato di Oneglia, con giusta misura di battuto di rapa bianca, agrumi e puntarelle; oppure il morbido Ovetto, spuma di cavolfiore, galletti e patate mantecati al Gruyère. PRIMI PIATTI (€ 18-28) tra i quali il pregiato Riso Riserva San Massimo, burro, acciughe, limone; oppure le Tagliatelle all’uovo, salsa al tartufo nero e astice al burro. SECONDI (€ 20-35) tra i quali non manca mai il Filetto alla Rossini, con foie gras, tartufo nero, patate arrosto, spinacino all’italiana, in salsa Madera; oppure Il pescato del giorno dal mercato di Oneglia in ogni fattura. DOLCI (€ 8) tra i quali la mela cotta al caramello, sfoglia, lemon curd, gelato alla vaniglia, o il Cioccolato, crema alle castagne, sorbetto ai cachi.  Chiude la carta il Coperto (€ 3) .

Per il SERVIZIO, patronne Paola, che parrebbe annidata dietro al metro e cinquanta della consolle di comando, è invece onnipresente anche ai tavoli al momento giusto, coadiuvata dai maitre Alberto Toto e la sua vice Nicole Trucco che , ben motivati, lavorano con entusiasmo, non perdono un colpo ed hanno comunicativa facile, nella giusta misura.

La CARTA DEI VINI è ben fornita, ben selezionata ed ha prezzi giusti. Non mancano etichette straniere interessanti.

CONCLUDENDO: è un locale che fa qualità e, pur cambiando poco la carta, tiene alto il vessillo della buona cucina, in un ambiente di charme molto curato, con un personale che trasmette positività, anzi, quasi … voluttà da Bon Vivant. Ma un difetto ci sarà pure… Neh, se non arrivate presto, il parcheggio è a circa 200 metri, ma è vasto e tranquillo.