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La recensione. A San Bartolomeo al Mare: la LOCANDA DEL CAVALIERE

San Bartolomeo al Mare

LOCANDA DEL CAVALIERE

Via XX Settembre 26

Tel. 3928627393

www.locandadelcavaliere.it

Comodamente ubicato in una zona tranquilla e defilata posta alla fine della discesa di uscita dell’ Autostrada, l’accogliente struttura è tra le più belle del circondario ed è estremamente versatile come ristorante chic con antiche volte in pietra, dehors protetti, terrazze, giardino storico adatto anche ad eventi importanti. Per il futuro sono previste anche quattro camere e due suite.

L’ AMBIENTE, grazie anche alla attenzione ai particolari, è di grande charme: le luci a faretti strategiche più lampada ad ogni tavolo, il sottofondo musicale lounge non invadente, le sedute originali, il tovagliato bianco candido (in tela cru della nonna), le posaterie eleganti, tutto cospira a creare atmosfera acconcia a serate di una certa romanticheria.

LA CUCINA: da più di un anno di questi fornelli si occupa lo chef FFEDERICO PINASCO dai trascorsi reputati per il quale, dice lui stesso, “ è fondamentale costruire e gestire un gruppo coeso di persone sia in cucina che in sala per creare un insieme che faccia felice il cliente”. Con queste premesse impegnative, ecco la CARTA CIBI: APERITIVI : tre possibilità, ad iniziare dallo Spritz ligure (Asinello, Prosecco e soda) € 10. ANTIPASTI (€ 16-28) il Pescato in carpaccio (o al vapore) dal mercato di Oneglia, con giusta misura di battuto di rapa bianca, agrumi e puntarelle; oppure il morbido Ovetto, spuma di cavolfiore, galletti e patate mantecati al Gruyère. PRIMI PIATTI (€ 18-28) tra i quali il pregiato Riso Riserva San Massimo, burro, acciughe, limone; oppure le Tagliatelle all’uovo, salsa al tartufo nero e astice al burro. SECONDI (€ 20-35) tra i quali non manca mai il Filetto alla Rossini, con foie gras, tartufo nero, patate arrosto, spinacino all’italiana, in salsa Madera; oppure Il pescato del giorno dal mercato di Oneglia in ogni fattura. DOLCI (€ 8) tra i quali la mela cotta al caramello, sfoglia, lemon curd, gelato alla vaniglia, o il Cioccolato, crema alle castagne, sorbetto ai cachi.  Chiude la carta il Coperto (€ 3) .

Per il SERVIZIO, patronne Paola, che parrebbe annidata dietro al metro e cinquanta della consolle di comando, è invece onnipresente anche ai tavoli al momento giusto, coadiuvata dai maitre Alberto Toto e la sua vice Nicole Trucco che , ben motivati, lavorano con entusiasmo, non perdono un colpo ed hanno comunicativa facile, nella giusta misura.

La CARTA DEI VINI è ben fornita, ben selezionata ed ha prezzi giusti. Non mancano etichette straniere interessanti.

CONCLUDENDO: è un locale che fa qualità e, pur cambiando poco la carta, tiene alto il vessillo della buona cucina, in un ambiente di charme molto curato, con un personale che trasmette positività, anzi, quasi … voluttà da Bon Vivant. Ma un difetto ci sarà pure… Neh, se non arrivate presto, il parcheggio è a circa 200 metri, ma è vasto e tranquillo.

A Sanremo: Il Baccarà Bistrot Bello

Sanremo – BACCARA’ Bistrot Bello – Piazza Vincenzo Muccioli 15

Tel. 0184 1958592

Siamo in pieno centro, a metà tra l’ Ariston e il casinò, ma c’è un ampio parcheggio a circa 300 metri a monte, dove la sera è rassicurante trovar sempre posto. Il locale è posizionato in zona d’angolo strategica ed è perfettamente insonorizzato rispetto al traffico antistante. Sono tre piccoli AMBIENTI, uno un po’ “in vetrina”, l’altro più intimo con caminetto ed anche un tranquillo piano superiore altrettanto romantico. Le pareti hanno tappezzerie “spensierate” con soggetti e colori variopinti, quasi orientaleggianti, di buon gusto, la mobilia necessaria è piacevolmente vintage. Le mise en place sono impeccabili, compresi classicissimi tovagliati e stoviglierie. La musica di sottofondo, di qualità e a volume giusto, consente colloqui discreti senza sovrastare le voci.  Le poltrone e i divanetti sono comodi.

La CUCINA, da ottobre 2024 è affidata ad un bravo chef,  già per anni ai reputati fornelli de La Conchiglia di Arma di Taggia: una referenza che è una garanzia in partenza, se assecondata da adeguate forniture del mattino. La cucina è ligure, ma senza preclusione anche verso altri piatti meno locali. Tutti serviti in quantità serie in stoviglie di forma classica senza “pozzetti e arrangiamenti” di forma, goccette, pennellatine , etc etc .  

Nove  ANTIPASTI (€ 16-38), tra i quali il Cappon Magro (ricetta personalizzata) ,con pesce bianco, verdure miste di stagione, frutti di mare e salsa verde all’olio di oliva; invitante anche il Brandacujun, baccalà mantecato, cannolo di patate e olive dry, mostarda di mele e crema di pinoli. Sette i PRIMI PIATTI (€ 18-26), tra i quali l’inenarrabile Risotto con Pecorino, mostarda di mele, uova di trota, gambero Rosso e pepe di Timut;  oppure gli Gnocchi di patate, burro e salvia, Castelmagno e tartufo nero. Tutto nasce da una mano che punta al rigore lineare di preparazione, senza apparpigliarsi ad “alibi” di salsine e stranezze. Come capita, tra la decina di SECONDI (18-35), con il Fegato d’anatra  padellato, salsa al Porto, marmellata di Cipolle di Tropea e pan brioche, che rispetta perfettamente la ricetta classica francese. Oppure le seppie “alla Luciana” servite semplicemente su polenta tostata.  Degli otto DESSERT (€ 8-10), in verità  dai titoli piuttosto consueti, cito il Cannolo alla siciliana con mousse di ricotta e crema alla vaniglia; oppure  la serie di sorbetti al liquore serviti in flutes. Il Coperto è a 3 euro.

PREZZI: per tre portate più dessert, si va da minimo di 65 euro  ad un max di 112 euro più bevande. Disponibile anche un MENU JUNIOR, destinato evidentemente ai bambini,  con due scelte da  12 e 14 euro. Una lavagnetta all’esterno raccomanda anche qualche piatto del giorno, nel caso di arrivi o disponibilità “speciali”.

Il SERVIZIO conta su quattro persone in sala in elegante tenuta scura, più il patron, ristoratore di lungo corso, con diverso “dress code young”,  tutti perfettamente pronti ad un servizio che non s’inciampa neppure stando dietro a  clienti noiosoni. Professionali e sicuri, evitano però di pavoneggiarsi e sono precisi, puntuali, conviviali quanto deve essere per mettervi perfettamente a vostro agio. L’unica donna è la brava MARINA, dal sorriso aperto ed una misurata verve che non guasta.

La CARTA VINI elenca 15 Champagne, 40 Spumanti italiani e prosegue con un buon numero di  etichette ben selezionate. I suoi prezzi sono consoni al tono del locale, a partire da 20 euro sino a svettare a 450 per uno Champagne blasonato.

CONCLUDENDO: un locale comodo, di impostazione e bellezza classiche, per cene che scorrono via al ritmo  giusto evidenziando una cucina corretta e di buona esecuzione, senza voli pindarici di fantasia e   senza cadute di tono. So che i quattro Rivieraschi che mi leggono per avere le novità, mi rimprovereranno per aver tardato a segnalarlo, ma in compenso l’ho testato due volte ed ora, con questo cuoco e questo intero staff, ho la certezza di aver trovato un locale per una sosta riuscita…

La recensione: Chez Louis, ristorante a Bordighera

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Chez LOUIS – Corso Italia 30 – Tel. 0184 261603

www.chezlouis.it – NON EFFETTUA RIPOSO SETTIMANALE

A circa 200 metri dal capace parcheggio della stazione FF.SS., lo individuerete subito nella zona semipedonalizzata grazie alla scritta laterale sulla tenda bianca del dehor, contornato da vasi di piante. Ma è la sala interna la zona di maggior fascino casual-romantico, con un sottofondo musicale lounge purtroppo un po’ da “dormia” che si direbbe di trasferito dal web, a volume adatto a “privacyzzare” le conversazioni rispetto ai tavoli vicini. Gli arredi sono di gusto, una parete è coperta da esposizione di bottiglie importanti, non mancano quadri e sculture, c’è illuminazione strategica, grande tavola che si direbbe “per gli amici”a lato dell’ingresso, tavoli quadrati pratici non troppo grandi, con una mini lampada, tovagliette grigio-marrone sintetiche, tradizionale tovagliolo in cotone di un candido bianco che fa piacere, cestinetto con pane di campagna a fette.

Dalla ricca CARTA CIBI ecco alcune proposte: PER INIZIARE: Sardenaira di nonna Maria (€ 14); oppure il Frittino di calamari, ciuffetti e acciughe (€ 12). ANTIPASTI: Parmigiana di polpo con stracciatella (€ 18), oppure Selezione di 6 ostriche Fin de Claire ( € 22). PRIMI: Gnocchi con crema di Castelmagno e tartufo nero di Seborga (€ 20), oppure Chitarrone Verrigni alle vongole veraci con pomodorini (€ 20). IL MARE: Gran fritto misto del golfo Ligure (€ 25), oppure Tataki di tonno con Ponzu (salsa di soia agli agrumi) e verdure in padella (€ 26). LA CARNE: Filetto garronese lardellato ed affumicato con composta di cipolle di Tropea (€ € 32). DESSERT: Semifreddo allo zabaione con la sua mousse (€ 9). Il Coperto è di 3 euro. In stagione dispongono di Tartufo Bianco d’Alba. C’è anche una paginata di proposte di PIZZA, che però mi pare poco richiesta ma che a volte mi è tornata provvidenziale sul tardi, nel dopo-teatro (che è a pochi passi).

La CARTA VINI è su tablet con conseguenti facilità (o difficoltà) di consultazione a seconda della vostra confidenza con lo “strumento”. Per quanto mi riguarda, stanco di smanettarlo ogni volta, con l’aiuto del valido maitre storico (che s’intende anche di vini), ho scelto un buon Champagne base, ancora in carta ad un accettabile rapporto Q/P (€ 60).

Il SERVIZIO è effettuato con sorriso a 32 denti dal polivalente patron JEAN PIERRE NOVEMBRE, dallo “storico” MAURO (qui già dai tempi del mitico papà Benito) e il giovane MARIO. Tutti si danno da fare “alla pari”, attenti soltanto al vostro confort ma, salvo non manifestiate diversamente, potete curare voi stessi la mescita del vino; qui non praticano neppure lo “sport” della “corsa” al rimpiazzo della bottiglia dell’acqua, come sempre più spesso si può notare altrove.

CONCLUDENDO: è un locale  “che va” ed è spesso preso da eventi e cerimonie (che mi dicono organizzi anche oltre confine) e, provvidenzialmente non ha giorni di chiusura settimanale. Ma è bene prenotare sempre!

A Sanremo il REVE BISTROT dell’Hotel Europa Palace *****

SANREMO – REVE BISTROT DELL’ HOTEL EUROPA PALACE*****

Corso Imperatrice 27 – Tel. 0184715000 – europapalacesanremo.com

Il sito web dell’hotel cinque stelle si apre con dichiarazioni impegnative: “Lo storico hotel, punto di riferimento dell’ospitalità della Riviera Ligure dal 1874, è stato completamente ristrutturato, con un’atmosfera elegante e contemporanea” – “La nostra filosofia si fonda su una storica tradizione di accoglienza coniugata con una visione contemporanea di ospitalità”. Cosa desiderare di più? Per il “FOOD” sono annunciati 1) un Roof Top Garden per eventi, 2) un Bistrot, con annessa una zona privé per cene private per 8-10 persone, 3) un ristorante di tono, la sala colazioni ed il bar.

Eccomi quindi qui, in assoluto anonimato, a quattro giorni post apertura, entrando dall’ingresso indipendente: “Dov’è il ristorante?”, chiedo entrando tra una consolle di accoglienza e il vicino banco bar. R: “Questo è il Bistrot, perché il ristorante principale non è ancora aperto”. Mi accomodo all’ultimo tavolo. L’ AMBIENTE è moderno, efficacemente climatizzato, i colori delle pareti sono chiari, il soffitto è scuro e da esso troneggia un poderoso ulivo …. pendente al contrario, l’ illuminazione è razionale ed efficace, la musica di sottofondo è di ottima qualità (un “po’ su” di volume), le sedute di color verde pisello offrono poltroncine e divanetti perimetrali (purtroppo occupati per metà dai pastrani e giubbotti dei clienti). I tavoli sono da due, quadrati e quindi facilmente interscambiabili, hanno tovagliette beige ovali in ecopelle, un grande e serio tovagliolo in stoffa, una fiammella accesa, posate inox con appoggio piano, stoviglierie classiche. L’insieme del bistrot risulta animato e cangiante, anche simpaticamente a seconda del momento e della clientela eterogenea, inoltre da questo ambiente pratico e razionale, c’è anche vista romantica verso il “flon flon” delle trionfali collane di luminarie splendenti nei dintorni (dalle ampie vetrate a nord).

La CUCINA dello chef EMANUELE ROSSSI, dai reputati precedenti lavorativi ? Eccone LA CARTA, che  inizia con il titolo: DA CONDIVIDERE (€ 4–25) con sei proposte: dalla Sardenaira tiepida secondo la ricetta sanremasca rigorosamente rispettata, fino alla Selezione di mosciame di tonno rosso, pesce spada affumicato. La carta prosegue con cinque ANTIPASTI, tra i quali cito i Gamberi di Sanremo crudi, jus di pomodoro, bottarga, panna al fieno, oppure il Tre volte carciofo, olio alla menta, gel al prezzemolo, latte all’aglio. Si prosegue con cinque PRIMI (18-23) tra i quali i vellutati Mandilli de sea fatti in casa, pesto alla genovese (molto “leggero”) e tartare di gamberi rosa, oppure il Risotto agli agrumi e rosmarino, anguilla, sugo d’arrosto. Seguono cinque SECONDI (€ 23-29) tra i quali il Trancio di baccalà gratinato alla Ligure; oppure i Totani alla plancia, chimichurri (erbette secche), Aceto Balsamico Tradizionale di Modena. I CONTORNI (€ 8) a scelta sono quattro, tra i quali il Bouquet del contadino con pomodoro ciliegino appassito e lampone, oppure gli Asparagi, goma dressing (salsa giapponese), sesamo dorato e nero tostati. Si termina con SORBETTI e GELATI(€ 7-10) tra i quali “l’irrinunciabile Sorbetto al limone nella versione “vestita” ovvero con limone, in zeste confit, candito ed anche conforme ai dettami Peta Crispy”. Lo chef è decisamente bravo, ha esperienze internazionali e dà l’idea di voler rispettare molto chi preferisce la Cucina Mediterranea Ligure e locale, pur senza rinunciare a qualche guizzo di fantasia, riuscito. Ogni portata viene servita in quantità seria. Dimenticavo: nel cestinetto i tre tipi di pane (anche a fette) e i grissini sono tiepidi e di qualità.

Il SERVIZIO, pur con il gran daffare nel sabato sera del 4° giorno di apertura, è stato molto professionale e non ha fatto trasparire i pur comprensibilissimi affanni che la situazione di fatto della sala, avrebbe giustificato la sera del mio passaggio: brava Federica!

CARTA VINI: la carta è ben fornita e si apre con un bell’assortimento di “bollicine” italiane e straniere, molte sotto ai 30 euro. Sono disponibili anche vini serviti a calice (un Berlucchi € 8).

CONCLUDENDO: benvenuti a Sanremo; il prossimo appuntamento è per la recensione del ristorante gourmet che spero di imminente apertura.

La recensione. Al casinò di Montecarlo Le Train Bleu – Restaurant Gourmet Belle Epoque

Montecarlo – LE TRAIN BLEU – Restaurant gourmet belle époque

Casinò di Montecarlo – Tel. (+377) 98 06 24 24

Aperto dalle 19 sino a chiusura casinò.

L’Orient Express ha annunciato il suo primo viaggio DOLCE VITA nell’aprile 2025 che toccherà Portofino e l’Italia. Ma per chi arriva a Montecarlo e, inabissatosi nel parcheggio di 18 piani, ne esce poi a veder stelle e luminarie tra l’Hotel de Paris e il Café de Paris (in Francia quasi tutto è “De Paris”), già trova una copia del ristorante di un Train Bleu … E’ nel casinò di Montecarlo nel quale, quasi due secoli orsono, Charles Garnier, staccatosi dal praticato di  costruzioni neoclassiche e neobarocche di tutti i casinò d’Europa, volle dare tocchi di esotismo e di eclettismo (intelligentemente salvaguardato sino ai nostri giorni): un po’ reggia, theatre, tempio, orangerie. E il ristorante, che pare appunto un vagone del Train Bleu Paris-Monaco primi ‘900, è tutto boiserie, ottoni lucidi, sequele di specchi immacolati, moquette di tre centimetri, velluti vermigli, antichi lampadari ed appliques: il tutto da lasciare a bocca aperta.

Ma veniamo concretamente al cibo. Sei ANTIPASTI, tra i quali l’Uovo Barzotto, Nduja, ceci neri di Puglia e radicchio saltato (€ 22); oppure i Tre Scampi spadellati gaspacho, acciughe, crostini, cetriolo croccante (€ 90). Due ZUPPE tra le quali il Minestrone di verdure con pasta, pesto con o senza  lardo (€ 22). Otto PASTA E RISOTTI, tra i quali i Paccheri Train Bleu alla Norma con ricotta salata (€ 24). Quattro i piatti di CROSTACEI (€ 25 a pezzo) più eventuali contorni (€ 15). PESCATO DEL GIORNO, al forno, o grigliato o in padella  (€ 70) più eventuali tre contorni (€ 15). Sei le CARNI, tra le quali il Mezzo Galletto arrosto con aromi e fagiolini (€ 28) , oppure  il Carré d’Agnello in casseruola, con fagioli del Piemonte (€ 56). Sette i DOLCI (€ 23), tra i quali il Macaron Foresta Nera crema al cioccolato, mascarpone vanigliato, crumble al cioccolato, amarene, gelato al kirsch. La sera del mio passaggio c’era anche una carta speciale, con i SUGGERIMENTI DELLO CHEF Richard Rubbini: sette proposte con Tartufo bianco Tuber Magnatum Pico. Ne ho approfittato con gli Gnocchi di patate Monalisa al tartufo bianco a € 45, scoprendo però solo dopo che “di suo” già comprende soltanto 2 grammi di tartufo, per cui ho dovuto completare con grattata supplementare a € 23 al grammo

La CARTA VINI è all’altezza del locale , con prezzi a partire da 41 euro per un Nero d’Avola Colosi 2022, sino a 1600 euro per uno Chateau Brion blasonato. Segnalo il Pouilly Fumé Leon Blanc 2023. Disponibili  una quindicina di mezze bottiglie (€ 32-140) ed una selezione di vini a bicchiere a partire dal Vin du Mois a 10 euro. L’acqua San Pellegrino è a 10 euro.   

Il SERVIZIO: del Direttore di Sala che dirvi? In tre diverse visite annuali finalizzate unicamente a miei reportages, non ho mai avuto la fortuna di conoscerlo di persona. Ma gli addetti, una poderosa brigata in scuro, sono  professionali, non sussiegosi ed anzi attenti, premurosi, gentili, sorridenti e sanno farvi sentire “a casa”.

CONCLUDENDO: non si viene certo qui per l’innovazione in cucina; il compito principale del locale pare principalmente quello di accogliere ed accontentare giocatori, molti Italiani, i quali solitamente hanno in comune tra loro la fretta di tornare in sala giochi e non certo di titillarsi con ghirigori in piatti innovativi. Molte proposte peraltro si attestano su ricette classiche francesi, italiane ed internazionali. Nell’insieme c’è la preziosità di un ambiente piacevolmente fané gradevolissimo, “preso” una tantum. Una magia è anche la clientela, assai variegata ed eterogenea, ma sempre elegante come volesse essere ancora giustamente deferente a “la pompe” dell’ambiente: resistono le cravatte e qualche mise tratta dalle boutique montecarline … P.S. Prenotate sempre ed avrete anche ingresso libero gratuito all’ala giochi nella quale si trova il ristorante. Apre alle 19 e chiude a notte fonda.