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Arriva la preziosa guida Le Soste 2015.

Le Soste comunicano:  Una guida per Expo 2015

Le Soste 2015 - Viaggio tra le eccellenze del gusto famose nel mondo

 

 

… La guida Le Soste  speciale per Expo 2015 sarà pubblicata prima dell’inizio della manifestazione milanese…  Stampato in quadricromia il volume avrà dimensioni più ampie rispetto alla guida attuale  per venire incontro a esigenze editoriali più complesse ma conserva sempre un formato (15 per 21 centimetri)  estremamente agile e di grande consultabilità. … 240 le pagine previste. Due le pagine dedicate al singolo ristorante associato e poi tanti contenuti di qualità  che racconteranno assieme al ristorante anche i Continua la lettura di Arriva la preziosa guida Le Soste 2015.

MALVASIA: sarà reimpiantata quella di Leonardo da Vinci

A Milano rinasce la vigna di Leonardo da Vinci (si proprio quella donatagli da Ludovico il Moro per compensarlo del Cenacolo), ormai in pieno centro di Milano.

La vigna sarà visitabile al tempo dell’EXPO 2015.

Ne da notizia il Corriere il cui link è il seguente:

http://milano.corriere.it/notizie/cronaca/14_dicembre_07/vigna-leonardo-rinasce-casa-atellani-ad277a10-7dfb-11e4-9639-7f4a30c624ee.shtml

 

 

A San Valentino è ormai risaputo… Sì, ma dove?

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“A San Valentino il postino, si sa

porta biglietti in gran quantità !

Son cartoncini dai mille colori

con disegnati milioni di cuori…

Il nome non c’è, ma questo lo so,

comincia per V e finisce per O !

Più che tante parole, qualche rima può esprimere un sentimento, ma la semplicità di questa poesiola potrebbe non bastare a dare degno seguito e  conclusione a sì innocenti franchezze d’ amore… Si potrebbe allora far seguito  con una serata in uno dei seguenti 16 indirizzi da vere “BUCCHE SERNUE”, con buon cibo ovviamente, ma soprattutto con musiche e atmosfere “galeotte”, adottate nei templi dell’invisibile Cupido, il quale  scoccherà il suo arco prima ancora che vi accomodiate,  infallibilmente!

1) Il Relais del Monastero a Millesimo, con affreschi e sale storiche di grande fascino (park, camere). Tel. 019 5600050
2) A Spurcacciun-a Hotel Mare a Savona, tre ristoranti differenti, ma tutti di atmosfera.(garage, camere). Tel. 019 264065
3) Ai Torchi ai Finale Ligure, per l’ambiente di autentica Liguria e inattesi da tratti d’artista. Tel. 019 690531
4) Il DOC a Borgio Verezzi, per la classe senza tempo di questa villa e delle sue tre sale. Tel. 019 611477
5) La Vigna ad Alassio, dominante la baia illuminata, con accoglienza d’atmosfera (park). Tel 0182 644744
6) Le Rocce di Pinamare ad Andora, un fronte mare inserito in un’ammaliante pineta (park). Tel. 0182 85223
7) Il San Giorgio a Cervo, una casa ligure, ma onusta di pizzi, quadri, argenterie e… molta calma (camere). Tel. 0183 400175
8) La Femme a San Bartolomeo Mare, dove le sfumature dei rosa antichi e i quadri celebrano, appunto, la femme. Tel. 0183 493125
9) Le Macine del Confluente a Badalucco, in pietra con travi giganti, due caminetti (camere, park). Tel. 0184 407018
10) Il Buca Cena a Sanremo, per l’atmosfera primi 900 del salone a conchiglia, immerso nell’area del Campo Golf. (park) Tel. 0184 557442
11) U Cian a Isolabona, rustico ma elegante, con più calma nella sala più piccola (con camere). (park)  0184 208143
12) Le Riaumont a Menton,  per il suo gazebo dai tendaggi cipria (chiuso) appartato nel giardino. (park, camere) Tel. 0033 493 575555
13) L’African Queen, davanti agli yacht di Beaulieu per la sua atmosfera abitualmente “gossippeggiante” (park). Tel. 0033 493 011085
14) La Reserve de Nice, con la veranda propendente sulle onde del mare. (servizio voiturier) Tel. 0033 497 08 14 80
15) L’Appart de Franck a Saint Laurent du Var, per l’atmosfera arcintrigante delle sue quattro salette. (camere) Tel 0033 492 270323

16) Park 45 Le Grand Hotel, sulla Croisette a Cannes, per i colori festanti e il servizio devoto . (camere) Tel.0033 493 381545

Dopo l’aglio nell’Amatriciana ecco il burro nel Pesto

con Davide Oldani del D'O

Dal Corriere della Sera: Davide Oldani dichiara: “Il pesto deve essere fatto con una parte di burro, oltre che con l’olio . Perché quando tu mantechi la pasta lo fai fuori dal fuoco, non sul fuoco. Quindi serve del burro di primissima qualità che si scioglie piano piano e crea anche una salsa leggermente vellutata che è quella che dà succulenza a tutto il piatto.

Nel mortaio metto pinoli e noci, e poi li schiaccio. Quindi aggiungo il basilico, e lo pesto in modo da ridurlo alla giusta consistenza. Aggiungo olio extravergine di oliva, una parte, e poi un po’ di burro come vuole la tradizione. Solo così il pesto diventa cremoso. Questa cremosità ci permette di condire la pasta che scoli e di mantenere molto verde anche il pesto finito”.

Per quanto riguarda gli ingredienti le scuole sono molte, dal GB Ratto dell’ 800, ad Ada Boni nel suo Talismano, all’Enciclopedia di maestà Guarnaschelli Gotti…   Anche il grande cuoco Luigi Bergese (*) nella ricetta del “Pesto alla Genovese”, indicava la facoltà di inserire quagliata o panna, dava per facoltativo l’aglio e prescriveva addirittura … il frullatore elettrico…

Quindi il pesto ne ha già viste altre, di belle, di brutte e di passabili e certe sue ricette senz’aglio si sono beccate anche l’appellativo di “orrida manteca per milanesi” da parte dell’incontestabile Vittorio G. Rossi…

Il mio sommesso parere è che le varianti possono essere tutte degnissime, possono anche rendere il piatto più gradito ai palati “globalizzati”, ma debbono rimanere varianti… Non trattandosi di ricette tradizionali, basterebbe che, anziché chiamarle “Pesto” e “Amatriciana”, le appellassimo con altro nome. Sono ricette dal sapore divino? Benissimo chiamiamole “Giuseppe” e “Maria” (non scomoderei però il nome del loro Venerato Figliolo), oppure, fuor di facezia, semplicemente “alla Scabin” o “alla Oldani” o altri appellativi già diffusissimi nei ristoranti (pesto leggero, pesto di …
Ferma restando la tradizione riconosciuta e codificata a Genova:  con l’aglio e senza burro.

(*) Luigi Bergese – Osteria La Santa di Genova – “Mangiare da Re” – Ed. Feltrinelli 1969 – prefazione Veronelli – pag. 18