Sciences Po Lille, la Scuola Superiore di Giornalismo di Lille e Mange Lille, lanciano “Boire Manger Dire”, un evento per comprendere meglio le sfide del giornalismo culinario di domani. Questo festival sarà un luogo di scambi, incontri e condivisione tra giornalisti ma anche con il pubblico, chef, scienziati e studenti. In programma: ciclo di scambi sotto forma di dibattiti, workshop e tavole rotonde, nonché pranzi, mostre e proiezioni. Maggiori informazioni: https://mangelille.com/ oppure sull’account Instagram @boire_manger_dire
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Il Métropole di Beaulieu sur Mer vedrà presto nuova vita ?
L’ hotel, fiore all’occhiello dell’hotelleria della Cote dal 1892, fu chiuso per ristrutturazione nel 2006. Ora pare che i progetti di ristrutturazione abbiano trovato approvazione struttura esterna invariata in circa 6400 mq , per 58 camere e suites, tre piani di parcheggio sotterraneo. Si prevede che impiegherà all’incirca 100 dipedenti. Speriamo nei tempi più brevi possibili, perché la struttura lo merita!
Antica Sanremo (primi ‘900): un hotel e un ristorante che non esistono più…
Ho trovato sul web questa antica foto, scattata dalla stazione FF SS. Notare la strada in terra battuta… Penso che a qualcuno l’immagine farà piacere.
Ecco 150 ristoranti della Costa Azzurra che scontano dal 20% al 50% prenotando tramite il seguente link “The Fork”
The Fork non è soltanto un comodo mezzo per prenotare. 150 ristoranti costazzurrini, accettano anche di praticare degli sconti a chi prenota tramite tale sito. In passato nell’elenco degli offerenti uno sconto c’erano anche degli stellati che ora non vedo più. Ma qualche ristorante discreto c’è ancora… Potete anche farvi una idea accedendo al sito dei ristoranti…
Comunque il link è il seguente:
La recensione: il ristorante locanda LA FAVORITA ad Apricale
Una loro iconica e bella foto di pochi anni fa !
Apricale – Ristorante Locanda LA FAVORITA – Strada San Pietro 1 –
Tel. 3428740132 – www.lafavoritaapricale.com
Apricale, a soli 12 chilometri dal mare, un grappolo di case in pietra con dislivello di un centinaio di metri tra quella tenacemente aggrappata alla cima del costone e quella che in basso regge e chiude la visione del villaggio verso il corso d’acqua affluente del Nervia: uno spettacolo fin da quando, pochi anni fa, ottenuta la bandiera arancione quale N. 1 tra i “Borghi più Belli d’Italia”, fu illuminato la notte da una partita di riflettori dall’ effetto magico presepe permanente.
La locanda, con prezioso parcheggio privato antistante, è posta di fronte al borgo, su un crinale ubertoso e verdeggiante, con un patio fiorito, ritiro prezioso per chi cerca pace e buona ospitalità in una delle sei camere (dedicate ciascuna ad un tema floreale).
Qui per anni hanno tenuto eroicamente alta la bandiera della buona ristorazione apricalese MARIA TERESA E MARIO ANFOSSO, che hanno fatto della buona accoglienza il “leit motiv” quasi romantico della propria esistenza. Oggi certamente essi saranno appagati nel vedere il figlio GIAN MARIO che, acquisite autonome esperienze anche all’estero, in grazia dell’ora e dell’età, prosegue nella tradizione di famiglia, dedicandosi alla locanda di casa con il giusto entusiasmo e savoir faire affinché, secondo la tradizione, tutto risulti “giusto” e perfetto.
Il ristorante ha una grande sala a interna e un patio coperto ben sistemato. Le mise en place hanno tovagliato importante e stoviglie con disegni provenzali di ulivo. Eccone tosto la CARTA CIBI (in tre lingue), di una brava cuoca, non Apricalese, ma rispettosissima dei dettami del posto: ANTIPASTI: Cima all’Apricalese (€ 12); I quattro antipasti caldi de la Favorita (€ 10) – La PASTA FATTA IN CASA è quella che ci si attende da una vera mamma sia nei Ravioli di Borragine ed erbette al burro e salvia (€ 13), sia nelle Tagliatelle al coltello impastate nel paté di olive di Renato Labolani e salsa ragu (€ 13). CARNE ALLA BRACE CON CONTORNI (€ 14-25) in sei proposte diverse, tra le quali la Gran grigliata mista, oppure le costine d’agnello, o la tagliata di manzo, la spalla o coscia d’agnello … Ai DESSERT vale la pena un assaggio di qualche formaggio particolare servito con bicchiere di vino ad hoc, ma il gran finale da non perdere assolutamente è il loro zabaglione con pansarole, servito “cu a cassa” dallo storico e spettacolare mastello in rame.
La CARTA VINI si apre con aperitivi e birre e prosegue con una trentina di proposte, con prezzi dai 15 ai 30 euro senza fossilizzarsi su vini liguri. Una etichetta, non consueta, ma qui disponibile da sempre? Diffuso in Francia, ma in Italia meno conosciuto di quanto meriterebbe, un Petit Verdot IGT/IGP Lazio, Casale del Giglio (€ 25) dai tannini morbidi e struttura elegante, abbinabile perfettamente con le carni alla brace. Disponibile anche qualche mezza bottiglia e vini a bicchiere.
Il SERVIZIO non traccheggia ed è anzi pronto, capace, accogliente. Non ci sono tempi morti, neppure nelle serate di maggior affluenza. Tutto perfetto? Beh, purtroppo nelle basse stagioni aprono solo dal venerdì alla domenica, ma non dipende da loro e comunque sono sempre aperti a qualunque prenotazione accettabile.
Concludendo un indirizzo da scoprire o da riscoprire se amate assaggiare il cibo tradizionale di questa vallata in un ambiente d’antan ma non tirato via ed anzi ben rinnovato, con un buon servizio ed a prezzi moderati. Però prenotate sempre!