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La recensione: il Ristorante BABETTE ad Albenga
Albenga – Ristorante BABETTE – Via Michelangelo 17
Tel 0182544556 – mobile 339545306
La zona, inaspettatamente un po’ agreste calma e defilata rispetto al centro di Albenga, ha parcheggio solitamente facile. L’ importante struttura è confinante in piano con l’arenile e con vista sulla prospiciente Isola Gallinara, la quale pare una gigantesca tartaruga messa là apposta per le vostre eventuali romanticherie nelle serate di luna. L’interno con cucina a vista e pareti di cristallo, è elegante ed è pregevolmente insonorizzato con bianchi teli morbidi a tutto soffitto. Le mise en place sono comode e ben distanziate, non manca ad ogni tavolo, con tovagliato classico, una lampada moderna, un piccolo bouquet e pregiata scorta di olii e quant’altro. A tempo debito giungono in tavola generose forniture di pani, focacce, grissini e bocconi di panissette di loro produzione.
Degli ANTIPASTI (€ 17-21) cito le Seppie, carciofi e panissa della tradizione in delicata insalatina, crema di topinambur e gocce di Bagna Cauda; oppure i Gamberi rosolati al timo, passatina di Fagioli di Pigna e la riduzione leggermente piccante di crostacei e spezie. Tra i PRIMI PIATTI (€ 17-24) ecco in questa stagione i delicati Gnocchi alla zucca di Rocchetta, con fonduta di erborinato di Cabannina Ligure e nocciole crumble salato; oppure i Ravioli gialli allo zafferano ripieni di nasello locale, borragine ed erbette odorose con la salsetta alla ligure di bocconcini di ricciola, olive e pinoli. Dei SECONDI (€ 22-36), equamente divisi tra terra e mare, cito la Grigliata mista di pesce e crostacei con l’emulsione al limone, le verdurine, la salsa verde del Cappon Magro ed il confit di cipolle rosse; oppure il Cube di rol di manzo grigliato al fleur de sel con le patate rosolate al rosmarino e la loro salsa demi-glace. Al DESSERT (€ 10) compaiono sette proposte, tra le quali un Mangia e bevi con il marron glacé ed il rhum Matusalem e la panna montata, seguiti dalla possibilità di scelta tra 8 tipi di caffè serviti con piccola pasticceria ed anche successivi ricercati distillati di pregio. Per completezza indico che il Coperto è a 3 euro e sono disponibili piatti più semplici per i bambini fino a 10 anni (€ 22). Per chi gradisce preventivare una spesa ed assaggiare le due linee di cucina della casa, ci sono due interessanti MENU: “I SAPORI DELLA MIA TERRA” (€ 50) di quattro portate, oppure IL PRANZO DI BABETTE (€ 55) di cinque portate, proposti dalla casa per tutto il tavolo ma, ci scommetterei, con ragionevolezza.
La LISTA VINI, vivaddio cartacea (e non su tablet), è ben fornita (circa 250 etichette) e pertanto richiede attenzione e tempo ma non troppo danaro, in quanto sono molte le bottiglie il cui prezzo è contenuto entro i 30 euro. La prima facciata è costituita da 26 etichette di “bollicine” sia italiane che francesi ed il seguito è proporzionale … Disponibili anche mezze bottiglie e vini a calice. Nel SERVIZIO sono tutti bravi e premurosi. Al mio passaggio ho apprezzato lo scafatissimo Emanuele, che non “mena il turibolo” con descrizioni di “percorsi esperienziali” come usa nei locali di “fine dining”, ma con competenza interloquisce senza diluire troppo il suo dire e, ferma una rigorosa privacy se così gradite, ha memoria da elefante nel ricordare le vostre preferenze. CONCLUDENDO: una sosta sicura, rara e rassicurante, con una cucina che rifugge dai rigori intellettualistici ed autotitillamenti gastrocerebrali, per offrire una sequenza generosa di cose buone in piatti che lasciano il ricordo per l’accuratezza e la generosità. Mettete il numero in agenda, anche per la bassa stagione: sono bravi, meritano.
Il GOLOSARIO RISTORANTI 2025: presentata oggi a Milano la più completa guida nazionale con 4228 indirizzi, dei quali 271 in Liguria
il volume nelle principali librerie italiane, consultabile anche sul web
Sono 4.228 (di cui 5 con la corona radiosa rossa unica, 565 con la corona radiosa, 1.038 con il faccino radioso e ben 562 sulla soglia del radioso ovvero col faccino contento ++) le migliori tavole italiane che Paolo Massobrio e Marco Gatti, insieme a 90 collaboratori sul territorio, consigliano nella decima edizione di questa guida. Sono ben 306 i nuovi locali rispetto all’edizione precedente. Ecco quindi ristoranti, trattorie, pizzerie, aziende agrituristiche e locali di tendenza dove fermarsi a mangiare per una sosta all’insegna del gusto.
Il Golosario Ristoranti 2025 risulta essere di gran lunga la più completa Guida Critica rispetto a tutte le altre Guide Nazionali.
Sono ben 271 gli indirizzi di ristoranti liguri.
Dei 104 della provincia di Genova, 12 sono stati “Incoronati” e 12 hanno ottenuto il “Faccino Radioso”.
Dei 41 della provincia de La Spezia, 7 sono stati “Incoronati” e 9 hanno ottenuto il “Faccino Radioso”.
Dei 67 della provincia di Imperia, sono stati 4 “Incoronati” e 13 hanno ottenuto il “Faccino Radioso”.
Dei 59 della provincia di Savona sono 2 gli “Incoronati” e 12 i “Faccini Radiosi”
I locali sono classificati in varie tipologie e, all’interno della stessa tipologia, vengono assegnati i Faccini. Le categorie sono: 1) ristorante, 2) trattoria, 3) trattoria di lusso, 4) vineria con cucina, 5) cantina con ristoro, 6) agriturismo, 7) pizzeria. 8) locale polifunzionale, 9) negozio con ristoro. Pertanto una buona valutazione, vale all’interno dell apropria categoria. Es. Un faccino radioso può segnalare l’eccellenza di ristorante ma anche di una vineria con cucina, essendo ognuno una eccellenza nella sua categoria.
Cap Ferrat: tornano i 19 giovedì culturali e gastronomici a Villa Rothschild
I Giovedì di Villa tornano per una seconda stagione , ancora più ricca – con ben 19 date quest’anno . Un incontro culturale settimanale che unisce curiosità intellettuale e piacere gastronomico, attorno ad una programmazione “invernale” e varia. Concludendo l’anno Beatrice, in onore della baronessa Béatrice Ephrussi de Rothschild di mantenere vivo lo “spirito del Salon” nella sua Villa…
I giovedì in Villa sono dal 7 novembre al 3 aprile 2025, 19 serate uniche per dare l’opportunità, ad un gruppetto di una trentina di persone, di incontrare uno specialista delle grandi questioni che muovono la società: cultura, storia, gusto, scienze e arti. Tante opportunità per aprire la nostra mente – in un luogo prestigioso – ed entrare in uno spazio di dibattito e scambio, prima di deliziare i nostri sensi durante una cena intima, ideata dal nostro chef Aude Romero-Filipowski , dicono gli organizzatori.
La serata prevede uno champagne di benvenuto nel patio della Villa (19:00-19:30), la conferenza tematica della serata (19:30-20:45) e la cena. a 95 euro.
Per altri dettagli, programmi, bglietteria, il link è il seguente:
La recensione: a ORMEA l’Hotel Ristorante San Carlo
Ormea (CN) -Albergo Ristorante SAN CARLO
Via Nazionale 23 – Tel. 0174399917 – www.albergosancarlo.com
Esistono in Italia delle realtà incredibili, delle vere perle ubicate in zone dove fare hotellerie e ristorazione richiede una perseverante “vocazione”. Questo albergo/ristorante è posto in Piemonte, al valico verso la Liguria, lontano da uscite autostradali, ad una quarantina di chilometri di Strada Statale da Imperia e quindi pare un prodigio trovare qui cotanta qualità d’insieme.
AMBIENTE: I tavoli sono ampi come usava ai “tempi belli”, ben tovagliati, dotati di illuminazione e lampada che fanno atmosfera e interrompono la continuità dei saloni, le stoviglierie sono classiche, le sedie imbottite e comode; non mancano i secchielli per i vini. Sono molti gli ospiti che soggiornano stabilmente nelle sue camere. Alle 19.30 molti tavoli risultano già occupati. Il tavolo n. 1, all’uscita verso la terrazza, che gode anche del gorgoglio del fiume Tanaro sottostante, è molto richiesto ma sempre prenotatissimo da qualche pensionando fedele; ma il numero 11 sul lato opposto della sala con vista sull’abetaia, è altrettanto strategico e gode anche di miglior privacy.
Ma veniamo al cibo, che viene servito in porzioni serie: Gli ANTIPASTI (€ 10-18) sono una dozzina dei quali ben tre a base di trota. I PRIMI (€ 9-10) sono otto, tra i quali una loro specialità è la Polenta di Storo al sugo di funghi e ragù di salsiccia. I SECONDI (€ 11-20) sono undici, tra i quali quattro a base di trota. E’ insolitamente elencato nei secondi anche il dessert dei Formaggi a tagliere. I DOLCI sono presentati a voce a fine pasto: la crostata ed il bunet di cioccolato possono essere entrambi una buona scelta.
In alternativa al mio passaggio ho trovato il MENU DEGUSTAZIONE ALTA VALLE (€ 46) per minimo due persone, comprendente: 1) Tris di trota affumicata in pastella con aioli in carpione e miele d’acacia; 2) Lasagnette di Ormea di grano saraceno alla “tuma molla” -3) Raviolini di erbette e ricotta al burro e salvia – 4) Carpaccio di Vitello con bagna cauda – 5) Filetto di trota alla Sancarlo con granella di nocciola – 6) Degustazione di dolci dello chef -7) Caffè – 8) Acqua minerale. Il tutto ad un prezzo decisamente moderato.
SERVIZIO: in alta stagione è effettuato contemporaneamente da sei persone; m’è parso di individuare la polivalente “factotum” della sala, ma non so dirvi molto di più perché tutti qui sono di una discrezione tale che si ha quasi timore di disturbare nel domandare ciò che non è strettamente indispensabile. Il servizio ha maniere sorridenti, gentili, concise e, con velocità a randa, non si perde in quisquilie, tanto da togliere il mio piatto appena terminato, puntando poi ripetutamente anche quello della mia commensale che, più lenta, sta ancora consumando a ritmo da vera buongustaia.
CARTA VINI: E’ fornitissima (circa 150 etichette), con qualche mezza bottiglia; alcuni vini serviti anche a calice. Ha prezzi talmente invitanti che suscita tentazioni verso la … seconda bottiglia.
CONCLUDENDO: un bell’albergo, confortevole, quasi un eremo nel bosco ma a portata di Strada Statale, con capace parcheggio privato, molto attento anche alle esigenze di ciclisti ed appassionati di pesca alla trota grazie alla loro Fly Fishing Reserve. Con molta cura dedicata alla ristorazione di tradizione, anche per esterni i quali, per pagare il conto del ristorante dovranno magari accomodarsi (o “scomodarsi”) alla reception dell’ hotel. Ma gli addendi sono miti e non fanno fare gli occhi grossi, anzi solitamente fa illuminare il volto dei “bencapitati” qui. .