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La cucina in TV è inflazionata. Ecco l’intervista a Renzo Arbore rilasciata a Il Gambero Rosso.

Ecco il “Dietro alle quinte culinario” di Renzo Arbore, appassionato di cibi autentici: Il link con l’intervista completa è il seguente

https://www.gamberorosso.it/notizie/renzo-arbore-intervista/?mnuid=1c63gc3ee4g7e0c3e4694583562060486c9952af6185cc16f7e&mnref=s275b%2Co18777&utm_term=100215+-+2096430949-La+cucina+in+televis&utm_campaign=NL+GIORNALIERA+ITA&utm_medium=email&utm_source=MagNews&utm_content=10075+-+4164+%282025-03-03%29

Il Piemonte a Euroflora a Genova e ad Aromatica a Diano Marina: in primavera: ecco come.

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Il Piemonte sboccia a Euroflora 2025, la prestigiosa mostra internazionale di piante e fiori in programma a Genova dal 24 aprile al 4 maggio. Tra gli spazi espositivi pensati per l’iniziativa, c’è quello del Museo Egizio di Torino, che presenterà “Il Giardino del Piacere”, una spettacolare ricostruzione di un giardino dell’antico Egitto, in grado di evocare l’affascinante connubio tra botanica e simbolismo. I Vivai Castagno, con oltre 143 medaglie conquistate nelle precedenti edizioni, porteranno una selezione di piante e alberi provenienti da tutti i continenti. Grande attenzione sarà riservata anche al paesaggio con il progetto “Soul Garden”, dedicato alle ville e giardini del Distretto dei Laghi, e con l’innovativo spazio della Facoltà di Architettura del Paesaggio del Politecnico di Torino, che esplorerà soluzioni sostenibili per affrontare le sfide climatiche del futuro.

L’associazionismo piemontese avrà un ruolo centrale grazie ad Asproflor e Promoflor, che cureranno oltre 770 metri quadrati di esposizione con allestimenti paesaggistici di grande impatto emozionale. In particolare, il progetto di Asproflor, ideato dall’architetto Luca Zanellati, offrirà un percorso esperienziale che invita alla riflessione e all’innovazione nella gestione del verde.

Dal 9 all’11 maggio il Piemonte incontra la Riviera Ligure a Diano Marina, che per l’occasione si trasforma in un paradiso di profumi con Aromatica, la grande rassegna dedicata alle erbe aromatiche e all’agroalimentare d’eccellenza. Il Piemonte, terra di grandi sapori, sarà presente con chef, produttori e aziende che esalteranno la tradizione culinaria e l’uso creativo delle erbe aromatiche.

Moltissimi saranno – come sempre – i visitatori piemontesi della manifestazione dianese, a conferma dell’amore indiscusso per la Liguria: il 50% delle presenze turistiche del Golfo Dianese provengono infatti dal Piemonte.

Numerosi e qualificati saranno anche gli ospiti, tra produttori, chef e collaboratori. Tra questi Oscar Farinetti, che presenterà il suo nuovo libro; Erika Gotta, giovane e talentuosa chef, che guida il ristorante La Bursch a Campiglia Cervo, nel cuore della Valle Cervo; Alessandra Ingenetti, Lady Chef della Locanda del Mulino di Valcasotto; Davide Cristaldi del Ristorante De Gustibus Chieri; l’Associazione dei Produttori del Moscato di Canelli; il Comune di Diano d’Alba, storico gemello di Diano Marina, con i suoi produttori di nocciole e vini; Banca d’Alba, sponsor di Aromatica dal 2018; Birra Baladin con le degustazioni delle birre botaniche e infine Pollenzo, con l’Università che concede il suo pregiatissimo Patrocinio e con il suo allievo Alessandro di Tizio, forager, collaboratore del prestigioso Mirazur di Mentone.

Aromatica è la rassegna dell’agroalimentare dedicata alle piante aromatiche e ai prodotti di eccellenza della Riviera Ligure. I tre giorni di Aromatica trasformano l’elegante centro pedonale di Diano Marina in un grande teatro in cui va in scena lo show del basilico, con il suo seguito di erbe aromatiche caratteristiche della macchia mediterranea e degli orti di Liguria. La zona dello shopping, l’ottima cucina e il litorale sabbioso rendono Diano Marina una località apprezzata e ricercata, visitata tutto l’anno da turisti italiani e stranieri. Aromatica significa migliaia di visitatori, un centinaio di espositori, decine di cooking show, laboratori, degustazioni, street food, presentazioni e conferenze, chef rinomati, ospiti, esperti, imprenditori e addetti ai lavori.

Euroflora e Aromatica sono due appuntamenti imperdibili che vedono il Piemonte come ospite d’onore tra colori e profumi, tradizione e innovazione, arte e natura. Un viaggio sensoriale tra bellezza e gusto, che conferma la vicinanza geografica e di eccellenza tra le due regioni.

A Sanremo: l’Osteria del Marinaio

Sanremo – OSTERIA DEL MARINAIO – Via Gaudio 30

Tel. 0184533354

AMBIENTE: L’esercizio storico, dai precedenti sempre all’altezza della miglior cucina della città, da qualche anno si è esteso ai locali di fronte alla sede storica ed anche di un dehor adibito a caffè-gelateria. La ristrutturazione è stata funzionale ma di buon gusto,  con parziale pietra a vista con interstizi color sabbia chiara quasi caraibica, poltrone e divani comodi, illuminazione di tono, tovagliato immacolato, mise en place “giuste” e qua e là note di colore piacevoli. Tutto lindo, curato, splendente, con clientela eterogenea ma solitamente calma, lungi dalla caduta di tono di molti locali in zone movidaiole/turistiche, con carte “ingessate” dodici mesi all’anno.

Il locale quasi confina con due pescherie che forniscono forniture facili per il cuoco, VITTORIO CARILLO, già al celebre Don Alfonso di Sant’agata dei due Golfi, che offre una carta ben fornita ed una cucina senza cianfrugli. Essa inizia con due MENU “A MANO LIBERA”, serviti per tutto il tavolo. Il primo (€ 45) è di 3 portate, con ipotesi di abbinamento a 3 calici di vini adatti (+ € 24); il secondo (€ 70) è di 5 portate ed è abbinabile anche a 5 bicchieri di vini adatti con (+ € 40). Segue una decina di proposte di CRUDO, dalle ostriche (€ 4-6 l’una) sino alla ricca  Degustazione di Crudo (€ 45). Seguono gli ANTIPASTI CALDI (€ 15-25), tra i quali la “Luciana” dell’Osteria, ovvero dei polipetti in guazzetto di pomodoro e olive Taggiasche. A seguire i PRIMI (€ 15-35), tra i quali gli Scialatelli dell’osteria (gallinella o scorfano, frutti di mare, gamberi e scampi) oppure, addirittura ormai raro a trovarsi, il Minestrone di verdure dell’orto per far felici i vegetariani.  Seguono i SECONDI (18-35) tra i quali i Crostacei in varie fatture, oppure il Pescato del giorno al sale, o alla Ligure, o alla griglia con CONTORNI a scelta (€ 7). Ricca la scelta dei DESSERT (€ 8-10) per i quali, tra gli altri, vale la pena di chiedere quale sia il Dolce del giorno della loro pasticceria; c’è anche una adeguata Degustazione di Formaggi con confetture di loro produzione (€ 15). Chiude la lista l’indicazione del coperto (€ 3).

SERVIZIO: Il pranzo scorre via al ritmo giusto; il servizio, sotto gli occhi della professionalissima  patronne ANGELA RUSSO, puntuale e preciso, asporta in un battibaleno  i piatti terminati e rabbocca prontamente il bicchiere ma, se avvertite di non avere fretta si adeguerà e potrete anche mescere voi stessi il vino, se così vi sconquiffera.

 La CARTA VINI, con oltre cento etichette ben selezionate personalmente da patron UMBERTO BRANCACCIO (che se ne intende),  prevede anche una dozzina di vini serviti  a calice. Le bottiglie di primo prezzo sono accessibili a partire da 18 euro, con molte bottiglia tra i 30 e i  40 euro.

CONCLUDENDO: Un locale centralissimo, con parcheggi coperto a pochi minuti a piedi che consente di arrivare e ripartire rilassati, dove la regola è il comfort, ma con atmosfera non impettita. Senza imbrancarvi in ambaradan ganzanti e vocianti di locali con troppismi turistici ed assaporare una cucina che non si arroviglia su ricette strane: un bel momento, da veri Bon Vivant!

E’ mancato Silvio Lanteri, una colonna storica della buona ristorazione dell’ intero Ponente ligure.

Dal 1968 all’Hotel Ristorante Terme di Castelvittorio, iniziò al mitico Rendez-Vous di Sanremo in giovane età. E’ mancato a 92 anni, lavorava ancora con il sorriso sulle labbra e una verve piacevolissima. Parlare con lui significava ripercorrere piacevolmente la storia della ristorazione ponentina di sei decenni, da ascoltare con attenzione da uno degli ultimi testimoni. Grave perdita. Condoglianze alla moglie Gloria e a tutta la sua famiglia.

La recensione. A San Bartolomeo al Mare: la LOCANDA DEL CAVALIERE

San Bartolomeo al Mare

LOCANDA DEL CAVALIERE

Via XX Settembre 26

Tel. 3928627393

www.locandadelcavaliere.it

Comodamente ubicato in una zona tranquilla e defilata posta alla fine della discesa di uscita dell’ Autostrada, l’accogliente struttura è tra le più belle del circondario ed è estremamente versatile come ristorante chic con antiche volte in pietra, dehors protetti, terrazze, giardino storico adatto anche ad eventi importanti. Per il futuro sono previste anche quattro camere e due suite.

L’ AMBIENTE, grazie anche alla attenzione ai particolari, è di grande charme: le luci a faretti strategiche più lampada ad ogni tavolo, il sottofondo musicale lounge non invadente, le sedute originali, il tovagliato bianco candido (in tela cru della nonna), le posaterie eleganti, tutto cospira a creare atmosfera acconcia a serate di una certa romanticheria.

LA CUCINA: da più di un anno di questi fornelli si occupa lo chef FFEDERICO PINASCO dai trascorsi reputati per il quale, dice lui stesso, “ è fondamentale costruire e gestire un gruppo coeso di persone sia in cucina che in sala per creare un insieme che faccia felice il cliente”. Con queste premesse impegnative, ecco la CARTA CIBI: APERITIVI : tre possibilità, ad iniziare dallo Spritz ligure (Asinello, Prosecco e soda) € 10. ANTIPASTI (€ 16-28) il Pescato in carpaccio (o al vapore) dal mercato di Oneglia, con giusta misura di battuto di rapa bianca, agrumi e puntarelle; oppure il morbido Ovetto, spuma di cavolfiore, galletti e patate mantecati al Gruyère. PRIMI PIATTI (€ 18-28) tra i quali il pregiato Riso Riserva San Massimo, burro, acciughe, limone; oppure le Tagliatelle all’uovo, salsa al tartufo nero e astice al burro. SECONDI (€ 20-35) tra i quali non manca mai il Filetto alla Rossini, con foie gras, tartufo nero, patate arrosto, spinacino all’italiana, in salsa Madera; oppure Il pescato del giorno dal mercato di Oneglia in ogni fattura. DOLCI (€ 8) tra i quali la mela cotta al caramello, sfoglia, lemon curd, gelato alla vaniglia, o il Cioccolato, crema alle castagne, sorbetto ai cachi.  Chiude la carta il Coperto (€ 3) .

Per il SERVIZIO, patronne Paola, che parrebbe annidata dietro al metro e cinquanta della consolle di comando, è invece onnipresente anche ai tavoli al momento giusto, coadiuvata dai maitre Alberto Toto e la sua vice Nicole Trucco che , ben motivati, lavorano con entusiasmo, non perdono un colpo ed hanno comunicativa facile, nella giusta misura.

La CARTA DEI VINI è ben fornita, ben selezionata ed ha prezzi giusti. Non mancano etichette straniere interessanti.

CONCLUDENDO: è un locale che fa qualità e, pur cambiando poco la carta, tiene alto il vessillo della buona cucina, in un ambiente di charme molto curato, con un personale che trasmette positività, anzi, quasi … voluttà da Bon Vivant. Ma un difetto ci sarà pure… Neh, se non arrivate presto, il parcheggio è a circa 200 metri, ma è vasto e tranquillo.