Dai fasti di Gualtiero Marchesi, l’alta cucina italiana è scivolata nella triste ristorazione modaiola di oggi, fatta di poco talento e tante inutili raffinatezze, di eleganti banalità e di ostinate follie che stanno provando a uccidere i sapori e il gusto della buona tavola.
‘Non c’è più gusto’ (Minerva Edizioni, 158 pagine, 16,90 €) è il nuovo libro di Mauro Bassini, giornalista di lungo corso, da una vita appassionato di buona cucina. Con storie di cuochi da amare o da evitare, con interviste e aneddoti a volte paradossali, l’autore cerca di analizzare le cause e i rimedi di questo tentato suicidio della grande cucina tricolore.
Numerosi gli imputati: gli chef che hanno dimenticato i sapori in nome dell’estetica, i critici gastronomici ormai incapaci di distinguere tra informazione e pubblicità, i conflitti d’interesse di grandi e piccole guide gastronomiche, le scuole professionali non sempre utili a valorizzare i giovani che spesso vengono illusi e ingannati dalla spettacolarizzazione televisiva del mestiere di cuoco. Un’ampia intervista inedita a Edoardo Raspelli apre il libro ed aiuta a inquadrare, con competenza e ironia, il tema del volume.
È un libro che diverte e fa riflettere, anche sulle possibili vie d’uscita da una crisi che sta massacrando la nostra migliore ristorazione.
Il libro, presentato martedì 17 dicembre al Grand Hôtel Majestic giá Baglioni a Bologna, con l’autore, il critico gastronomico Edoardo Raspelli e il giornalista Giuseppe Tassi. “Sono 158 pagine di un capolavoro di critica gastronomica”-dice il conduttore de L’ ITALIA CHE MI PIACE… IN VIAGGIO CON RASPELLI”.
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Ad Imperia: ristorante Salvo Ai Cacciatori
Imperia – Salvo Cacciatori Via Viesseux 12 – Tel. 0183 293763
In pieno centro di Oneglia, con molte strade nei dintorni dove il parcheggio non è impossibile, il locale tiene alta la bandiera della ristorazione di qualità dalla prima metà del secolo scorso, quando nonno AGOSTINO SALVO (che ricordo ogni sera al tavolo d’angolo sino a quando non volò al Paradiso dei bravi ristoratori) aveva dotato il locale del meglio dell’epoca, compresi i lampadari che splendevano tanto da dare prestigio al circondario.
Oggi gli anfitrioni sono i suoi nipoti ENRICO E MARCO e l’ambiente, rifatto con design più attuale (Marco è architetto), ha aria più ovattata ed intima e conta addirittura su una bella esposizione delle preziosità del tempo, che vedrete semplicemente osservando con attenzione l’oggettistica presente sulle discrete mensole in sala: ognuna ha una sua storia e quasi leggenda, ma l’insieme non crea pesantezza d’ arredo. Negli ultimi tempi, in “era post-covid”, non ho più trovato le tovaglie in stoffa ed i tavoli, ignudi e qualcuno con desco in cristallo immacolato, sono dotati di poggia-posate in metallo: è una tendenza che oggi riguarda all’incirca una decina tra la cinquantina dei migliori ristoranti della provincia citati dalle Guide Nazionali 2025 in provincia di Imperia, fenomeno duraturo ma non irreversibile, spera chi anche a casa propria gradisce la tovaglia.
In prima pagina della carta cibi ecco tre MENU, con la promessa “per presentarvi al meglio la cucina dei “Cacciatori” e l’eccellenza delle materie prime che selezioniamo giorno per giorno”. Vengono chiamati: 19_05 di quattro portate a 70 euro; 19_46 quello di sei portate a 90 euro; infine il 19_96 vegetariano di quattro portate a 65 euro. Possono anche essere considerati come una opzione conveniente rispetto alla scelta alla carta.
Segue LA LISTA (Coperto € 4) con sei ANTIPASTI (€ 16-24): tra i quali l’Anticucho di polpo (un tentacolo un po’ impegnativo, che ricorda un piatto di spiedino in salsa peruviana) ; oppure il Petto di quaglia , bon bon al Ramato Cippa, ovetto di Corinto, puntarelle. Cinque i PRIMI PIATTI (€ 22-26) tra i quali il Risotto Carnaroli Riserva San Massimo con burro affumicato, animelle, bottarga di muggine, nocciola; oppure lo Spaghetto gentile, rapa rossa, erborinato di Rezzo, pane aglio e timo. Cinque i SECONDI PIATTI (€ 29-35), tra i quali la Spalla d’agnello 36 ore sedano rapa, caffè e cipollotto; oppure la Ricciola di lenza, fagottino di verza, beurre blanc, sake, soya. Cinque i DESSERT (€ 13) tra i quali, tutti i giorni da 78 anni, lo storico 1946, ovvero un Semifreddo con brico a parte di cioccolato caldo.
La CARTA VINI, con la sua ventina di paginate, offre una scelta per ogni esigenza: 26 Champagne, “24 bollicine” italiane ed una ricca lista di vini fermi italiani e stranieri a prezzi giusti. Una dozzina di etichette che possono essere servite a calice, a partire da 7 euro.
L’ ACCOGLIENZA ED IL SERVIZIO sono professionali, garbatissimi e, non solo sfatano decisamente la diceria che i liguri sorridano poco, ma hanno davvero ottima comunicativa, ovviamente se voi gradite qualche parola in più.
CONCLUDENDO: Un locale di tono per ogni occasione, dove coniugare qualità e confort. Un punto fermo, comodo ed accogliente, che ha saputo attraversare il tempo adeguandosi alle mutate esigenze di mediterraneizzazione della cucina, ma restando con piede ben fermo sulla tradizione ed un occhio attento alla cacciagione, decennio dopo decennio, chef dopo chef, ancora con tanti bei giorni davanti !
P.S. Sulla loro pagina Facebook trovate il video dell’ultimo cambio cuoco avvenuto in questi giorni. Presumo che, a breve, sul sito web del ristorante troveremo anche le novità in carta del nuovo chef FABIO VISCITO proveniente dal Lunasia dell’ Hotel Plaza e De Russie ***** di Viareggio, al quale La Guida il Golosario Ristoranti ha riconosciuto il Faccino Incoronato (il max della classifica) Il link è il seguente: https://www.facebook.com/reel/1420165248944148?locale=it_IT
Ecco il confronto decennale della classifica dei primi 50 Champagne, secondo la Revue du Vin de France
“Il prezzo dello champagne è aumentato in modo significativo negli ultimi anni, cosa che deploriamo. Il brut di Ruinart, ad esempio, è passato dai 40 ai 60 euro…in dieci anni! La maggior parte dei brut delle grandi marche supera ormai i 40 euro a bottiglia. E più di 100, 200 o 300 euro per le cuvée di prestigio. I motivi? Un aumento dei costi di produzione, in particolare del prezzo dell’uva, da 6 a quasi 10 euro al chilo. Ma anche la strategia delle case intorno alla “valorizzazione dello champagne”: da un terroir unico, lo champagne è una rarità, e ogni rarità va pagata. A causa di questa politica di prezzi sempre più costosi, gli amanti del vino potrebbero benissimo allontanarsi da uno Champagne che è diventato inaccessibile. Ricordate l’esplosione dei prezzi dei grandi vini bordolesi che si proponevano di conquistare i mercati mondiali a metà degli anni 2000, che ha portato alla disconnessione tra crescite classificate e dilettanti.” Così scrive la Revue du Vin de France.
Ed ecco una interessante classifica dei primi 50 Champagne, 2024 e 2013 secondo la Revue du Vin de France:
2024/2013 : les deux classements comparés
2024 | 2013 | |
Krug | 1er | 7e |
Louis Roederer | 2e | 1er |
Jacquesson | 3e | 6e |
Bollinger | 4e | 3e |
Philipponnat | 5e | 13e |
Salon | 6e | 8e |
Dom Pérignon | 7e | 5e |
Gosset | 8e | 4e |
Billecart-Salmon | 9e | 10e |
Charles Heidsieck | 10e | 11e |
Henri Giraud | 11e | 17e |
Deutz | 12e | 9e |
Pol Roger | 13e | 2e |
AR Lenoble | 14e | 14e |
Fleur de Miraval | 15e | N’existait pas |
Leclerc-Briant | 16e | Pas classée |
Drappier | 17e | 24e |
Ruinart | 18e | 20e |
Taittinger | 19e | 16e |
Bruno Paillard | 20e | 23e |
Rare | 21e | N’existait pas |
Moët & Chandon | 22e | 30e |
Joseph Perrier | 23e | 18e |
Laurent Perrier | 24e | 19e |
Piper-Heidsieck | 25e | 40e |
Veuve Clicquot Ponsardin | 26e | 15e |
Lallier | 27e | 29e |
Brice | 28e | Pas classée |
Mailly Grand Cru | 29e | 21e |
Alfred Gratien | 30e | 25e |
Ayala | 31e | 31e |
Duval-Leroy | 32e | 26e |
Delamotte | 33e | 28e |
Perrier-Jouët | 34e | 12e |
Palmer & Co | 35e | 27e |
Devaux | 36e | 32e |
Jacquart | 37e | 45e |
Saint-Gall | 38e | Pas classée |
Barons de Rothschild | 39e | 46e |
De Venoge | 40e | 39e |
G.H. Mumm | 41e | 35e |
Thiénot | 42e | 43e |
Pommery | 43e | 41e |
Moutard | 44e | Pas classée |
Lanson | 45e | 42e |
Henriot | 46e | 22e |
Nicolas Feuillatte | 47e | 38e |
Cattier | 48e | 33e |
Boizel | 49e | Pas classée |
Abelé 1757 | 50e | Pas classée |
2024/2013 : les deux classements comparés |
Il link presso il quale si può anche fare l’abbonamento alla Revue du Vin De France è il seguente:
Nizza Hotel Negresco: domenica 8 dicembre Asta di Beneficenza a beneficio della Società Protezione Animali della regione.
E’ noto che la compianta proprietaria della storica struttura, Madame Augier, aveva predisposto beneficenza munifica ed importante a favore degli animali. Domenica si terrà una asta di beneficenza ! Per maggiori notizie un link è il seguente:
“Cosa fare a Torino e dintorni”: ecco i 35 ristoranti piemontesi stellati sulla Guida Michelin 2025
Sul sito trovate anche gli indirizzi delle migliori 8 cioccolaterie e 7 caffè storici a Torino
I due link sono i seguenti
https://www.guidatorino.com/ristoranti-stellati-michelin-piemonte
https://www.guidatorino.com/ristoranti-stellati-michelin-di-torino