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Lele Usai contro la food blogger che vuole mangiare gratis: “Pagherete il conto come tutti i nostri ospiti”

Lo chef stellato de “Il Tino” ha pubblicato su Facebook la mail ricevuta da una food blogger. “Mi chiamo …., sono una blogger professionista e fondatrice…., l’unica community al femminile in Italia per blogger in viaggio. Con un gruppo composto da 5-7 blogger (numero preciso da confermare) faremo una visita guidata al sito archeologico di Ostia Antica e al Museo delle Navi Romane di Fiumicino”, si legge nella mail scritta dalla blogger, che Lele Usai ha pubblicato sui social omettendo il mittente.

“Vi scrivo – si legge ancora – per proporvi una collaborazione venerdì 10 febbraio visto che siete in zona. In cambio della vostra ospitalità offriamo promozione attraverso i profili social delle singole partecipanti e della community, oltre a citarvi tra le attività del tour sul magazine e sui nostri blog, da cui i prossimi turisti a Ostia prenderanno spunto per i loro itinerari”.

Pronta e diretta la risposta dello chef Lele Usai, che alla food blogger di nome Paola (non si conoscono altri dettagli) ha replicato: “Se vorrete venire presso uno dei nostri ristoranti ne saremo lieti, ma sia chiaro, pagherete il conto come tutti i nostri ospiti. Questo vi consentirà anche di essere liberi quando racconterete sui vostri canali l’esperienza fatta da noi. Si chiama onestà intellettuale senza conflitti d’interesse”

Ne danno notizia oggi diversi siti. Peccato che nessuno faccia i dati della food blogger. Comunque la notizia completa è sul seguente link: https://www.romatoday.it/eventi/de-magna-e-beve/lele-usai-denuncia-food-blogger.html

Sull’argomento un altro sito molto interessante sul “raket gastrò” a Roma , con relativo tariffario è il seguente: https://www.ilcorrieredellacitta.com/ultime-notizie/food-porn-racket-influencer-roma-tariffario.html

Cibi Frankenstein: secco NO dell’Italia alla carne sintetica per l’uomo…

Così Il Golosario di Paolo Massobrio: “Via libera alla carne sintetica: l’Authority alimentare degli Usa autorizza la finta carne prodotta nei bioreattori, ma in Italia si scatena la polemica. Tra i primi a scendere in campo contro i “cibi Frankenstein” per cui sono già stati investiti 25 miliardi, ci sono Coldiretti e Filiera Italia, secondo cui questa decisione crea un precedente grave, che mette a rischio tutto il made in Italy. (Libero) @ In questo scenario a prendere la parola è anche il neoministro Lollobrigida, subito intervenuto per confermare il secco “no” dell’Italia alla carne sintetica. “Garantisco che finché saremo al governo sulle tavole degli italiani non arriveranno mai cibi creati in laboratorio” ha dichiarato. (La Stampa) 

Il fenomeno del “no show” al ristorante è grave scorrettezza, ma in questo caso …… “ze pezo el tacon del buzo”, direbbero in Veneto…

Il cliente ha prenotato ma, poche ore prima della cena, suo figlio ha dovuto essere ricoverato d’urgenza. Il ristoratore non ha accettato la disdetta ed ha chiesto al cliente di …. farsi sostituire da qualche parente o amico. Il cliente ha declinato e il ristoratore gli ha addebitato 250 euro sulla carta di credito. A una successiva richiesta del cliente di annullare l’addebito il ristoratore ha rifiutato e confermato la penale. La notizia sta facendo il giro del mondo su tripadvisor e uno dei tanti link è il seguente: https://www.ilmessaggero.it/mondo/ristorante_stellato_cena_cancellata_penale_figlio_ospedale_irlanda-6994835.html

E, a proposito del grave fenomeno del no.show (prenotazioni senza successivo arrivo), ecco che ne scrive il 24 Ore, sul seguente link: https://www.ilsole24ore.com/art/ristoranti-come-hotel-trattenuta-carta-credito-chi-non-rispetta-prenotazione-AEzv3JSB