In India, nella città di Varanasi, è stato vietato il consumo di carni nel raggio di 250 metri da templi e siti storici sul Gange. Sono molti i TopChef nel mondo che stanno adottando la linea vegetariana. E’ un interessante servizio che trovate sul seguente link (basta farne un copia incolla su Google):
In un articolo rilevante la BBC scrive che il clima ci metterà a dieta, con meno carne, meno cacao, meno caffè. Gli alimenti quotidiani potrebbero diventare un lusso e viceversa. D’altronde un tempo non erano cibi di lusso l’aragosta, le ostriche, il salmone. I prossimi alimenti di lusso quali saranno.
A Nizza ha aperto il primo ristorante dedicato esclusivamente al CBD (cannabisdiol). Pare che i piatti profumati al CBD siano molto alla moda… Il titolare ha dichiarato alla stampa che “il CBD è una pianta naturale conosciuta e consumata dai popoli da almeno 10 mila anni”, quindi il suo uso anche nella gastronomia e con le dovute cautele non deve affatto stupire. Qualche esempio delle proposte? Il Salmone Gravelax con formaggio Brie e mascarpone opportunamente trattati, la mozzarella iniettata con questo “pesto”, l’insalata in vinaigrette, l’assiette con quattro formaggi e anche due “Clounty” al cioccolato nero cocco e due piccole meringhe ben trattate. Disponibili anche dei the … Il look del locale, ovviamente è informale con molti richiami verde acceso. Una novità destinata a diffondersi? Io non l’ho testato, pertanto se qualche Bucca Sernua avesse piacere di farlo e poi dirci qui …
L’indirizzo è : Epicerie Marie Jeanne – 32 Rue Borriglione – NICE – Tel. 06 66 68 53 58 – aperti dal martedì al sabato dalle 11 alle 22
maggiori info sul sito: www.epicerie-mariejeanne.fr/
Sono stati presentati a Dolceacqua e online in live streaming su Facebook e Youtube i primi risultati del Progetto di cooperazione CSOT (Nuove strategie di trasformazione e conservazione degli standard qualitativi nell’oliva Taggiasca in salamoia) per scoprire nuove tecniche per la deamarizzazione delle olive per risolvere il problema della comparsa del biofilm microbico sulle salamoie delle olive da mensa. In Liguria infatti l’oliva Taggiasca come oliva da mensa, viene ancora praticata microbiologicamente “al naturale” stile Greco, e la deamarizzazione dei frutti è rimasta come sistema di stoccaggio in salamoia delle olive senza nessun altro controllo con la possibilità di fermentazioni spontanee che possono favorire la crescita di lieviti filmogeni e di muffe dannose , con rammollimento della polpa gusti sgradevoli.
La video registrazione dell’evento di presentazione dei risultati è disponibile su Youtube al link seguente: https://bit.ly/3FKzhAD
Con un evento, in presenza a Dolceacqua e online su Facebook e Youtube lunedì 27 settembre 2021 parte il “Progetto CSOT”, riguardante le strategie per contenere e risolvere il problema della conservazione delle olive da mensa in salamoia. I risultati verranno resi noti il prossimo 16 ottobre 2021.
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