“La pizza ha ormai conquistato i ‘cugini’ d’Oltralpe: il suo consumo in Francia è aumentato l’anno scorso dell’1,20% rispetto al 2013, con 809 milioni di pizze sfornate, in particolare Margherita e Quattro Formaggi.
Ovvero oltre 323 tonnellate di prodotto, in media 5 chili per abitante, più di quelle mangiate in Italia, ma un po’ meno del consumo degli americani.
Ormai consolidato l’obbligo di legge di effettuare la porzionatura nel luogo d’origine, il grattugiato aumentato le vendite nel 2014 (+9,2%), il porzionato (+7,7%). Nell’insieme +8%, pari a 1,8 milioni di forme lavorate nel comprensorio (sui quasi 3,3 mln prodotti), cresciute di 130.000 sul 2013. L’Ente di tutela dichiara: “Il Disciplinare ha introdotto l’obbligo di porzionatura in zona di origine: si può apprezzare come questo provvedimento, oltre ad elevare la capacità di contrasto alle frodi e contraffazioni, ha portato un nuovo e rilevante volume di attività nel comprensorio di origine, con i conseguenti effetti positivi in termini di Pil e occupazione”
Ministro Martina raduna chef,’uniti per spingere alimentare’
Ministro Martina radunato chef per definire un progetto a rafforzamento dell’agroalimentare
– ROMA – Per la prima volta il ministero delle politiche agricole chiama a raccolta gli chef come consulenti per “far fare un salto di qualità al nostro agroalimentare”, come osserva il ministro Maurizio Martina, e i grandi maestri della cucina italiana rispondono in massa, presentando le loro proposte. E’ quanto accaduto oggi nel Continua la lettura di Un salto di qualità nel nostro agroalimentare? Affidarsi ai cuochi italiani!→
Il servizio prosegue: “L’Italia e la cacciagione: rapporto complicato. La selvaggina da piuma si può consumare, ma non commercializzare. Praticamente ognuno può provvedere al proprio consumo personale, ma dimenticate di trovarne nei ristoranti, neanche se in seguito a un acquisto regolare all’estero, Continua la lettura di In Italia basta cacciagione da piuma al ristorante !?→
Rassegna stampa e web, dritte e zibaldone per bucche sernue