Gira nel web una notizia e un video di gamberetti gonfiati, che sono virali. Ma la sostanza aggiunta potrebbe probabilmente essere un additivo autorizzato dall’UE, ma non certo per frodare i consumatori.
“Battolli, la “pasta matta” dell’entroterra genovese.
A Uscio si produce da secoli una pasta a base di farina di grano e di castagne. Da condire rigorosamente con il pesto ligure. A prima vista potrebbero sembrare tagliatelle; invece si tratta di una pasta fatta in casa nella quale alla normale farina bianca viene aggiunta la farina di castagne, un tempo l’alimento principale dell’entroterra genovese. I battolli sono la pasta tipica di Uscio, località ligure che dista pochi chilometri da Genova. ” (da Turismo.it de La Stampa Il Secolo XIX).
Nei ristoranti del ponente la trovate invece a La Cucina di Santo Stefano al Mare.
La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso di un ristoratore toscano, condannato per detenzione di aragoste e granchi vivi sul ghiaccio con le chele legate. Resta quindi ferma la sentenza di 1° grado emessa dal Tribunale di Firenze.
“La decisione della Corte di Cassazione rappresenta un pronunciamento giudiziario che potrà produrre due effetti – commenta la LAV – le Forze di Polizia dovranno intervenire in seguito alle denunce di cittadini e associazioni per le diffusissime analoghe situazioni in pescherie e supermercati, considerate finora normali, e il Parlamento dovrà emanare una norma di chiaro divieto poiché questo tipo di esposizione degli animali, aldilà delle valutazioni etiche, ‘è incompatibile con la natura degli animali e produttiva di gravi sofferenze’. Una riflessione che anche i consumatori, auspichiamo, facciano propria adottando scelte conseguenti.
Per maggiori dettagli il sito dal quale ho tratto la notizia è: gones.it
Dal 20 aprile 2017 il latte e molti latticini, se prodotti in Italia, dovranno indicare in etichetta il paese di origine del latte. Non così se si tratterà di latte proveniente dall’estero.
“Sappiamo come cucinarlo (ogni famiglia si tramanda segreti e preparazioni di generazione in generazione), sappiamo la differenza tra questo prodotto e il baccalà, sappiamo come ammollarlo (o lo compriamo già pronto). Forse però c’è ancora qualche curiosità da raccontare su questo ingrediente.” Così scrive il sito Agrodolce. Per il seguito dell’articolo il link è il seguente: