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Quaresima: ai cattolici sono consentiti pesci e crostacei

cenacolo Leonardo

 

 

 

I cattolici devono astenersi dalla carne nei venerdì di Quaresima, ma il pesce non è l’unica opzione. Sono infatti permessi animali e cibi derivati dagli animali d’acqua. In latino la parola usata per descrivere che tipo di “carne” non è permessa il venerdì è “carnis”, e si riferisce alla “carne animale”.  Le leggi sull’astinenza considerano che la carne deriva solo da animali come polli, mucche, pecore o maiali – che vivono tutti sulla terra. Anche gli uccelli sono considerati carne. L’astinenza non include succhi di carne e cibi liquidi fatti con la carne. Per questo, cibi come brodo di gallina, consommè, zuppe cucinate o insaporite con la carne, sughi o salse alla carne, condimenti fatti con grassi animali tecnicamente non sono proibiti. Ad ogni modo, i teologi morali hanno tradizionalmente insegnato che dovremmo astenerci da tutti i prodotti derivati dagli animali (tranne cibi come gelatina, burro, formaggio e uova, che non hanno alcun sapore di carne). I pesci sono una categoria diversa di animali. Le specie di acqua dolce e salata, gli anfibi, i rettili (animali a sangue freddo) e i crostacei sono permessi.

 

Per approfondire,  il sito è il seguente: https://it.aleteia.org/2018/03/02/se-cattolici-hanno-sempre-digiunato/

Il ricettario delle confetture di Nostradamus. Tra cucina e alchimia nella Francia del XVI secolo

Passato alla storia per le sue profezie apocalittiche – ce n’è una buona per ogni occasione! – Nostradamus era studioso e scrittore di interessi molteplici, come eclettismo intellettuale cinquecentesco comanda(va). Ma se tutti hanno avuto a che fare, almeno una volta, con le previsioni raccolte nel libro di Profezie pubblicato nel 1555, più difficile è trovare qualcuno che si sia spinto a indagare più a fondo nella vita di Michel de Notre-Dame, tra i suoi interessi e le sue passioni.

Lo spunto ce lo fornisce un articolo recentemente pubblicato da Atlas Obscura, divertente (e ben documentato) progetto editoriale che online raccoglie un campionario di luoghi e aneddoti curiosi dal mondo. Il seguito lo trovate su:
http://www.gamberorosso.it/it/news/1046906-il-ricettario-delle-confetture-di-nostradamus-tra-cucina-e-alchimia-nella-francia-del-xvi-secolo

Arriva l’acqua di mare in bottiglia, per pasta, pizza, dolci e cocktail

“Il sale è impoverito, trattato  – l’acqua di mare invece contiene, inalterati, tutti gli oligoelementi e i sali minerali e apporta nutrimento più completo e bilanciato”. Affermazioni che trovano anche il supporto della Società italiana di nutrizione umana con la quale la Steralmar collabora. Anche l’industria alimentare comincia ad interessarsi all’argomento e sono diversi gli chef sul territorio nazionale che hanno scelto l’acqua di mare al posto del sale. ”

Testo e foto tratte dal seguente link, in un lungo articolo con molti dettagli: http://www.cronachedigusto.it/component/content/article/24266-lacqua-di-mare-in-bottiglia-e-diventa-ingrediente-per-pasta-pizza-dolci-e-cocktail.html

PESTIMONIAL: la Settimana del Pesto si svolgerà dal 12 al 18 marzo in tutta la Liguria.

pestoIn Liguria, dal 12 al 18 marzo, si terrà una promozione della candidatura del Pesto Genovese al mortaio a patrimonio UNESCO: menù a tema, “pestate” collettive, flash mob gastronomici, e il clou del Campionato Mondiale del Pesto al Mortaio che si terrà a Palazzo Ducale sabato 17 in diretta streaming su Facebook.

Ci sarà anche una raccolta di firme per sostenere la richiesta di inserire la tradizione del Pesto al mortaio fra i beni immateriali dell’Umanità UNESCO. La Settimana del Pesto è organizzata da Regione Liguria, Comune di Genova, Camera di Commercio di Genova e delle Riviere Liguri e i Comuni della Liguria che aderiranno all’iniziativa. In tutti i comuni i liguri si potranno firmare i moduli per raccogliere le firme a sostegno della candidatura: migliaia di firme che verranno portate in un unico librone ai commissari UNESCO, per mostrare che dietro al mortaio e al pestello c’è la mobilitazione popolare di tutta una Regione.
Grande mobilitazione anche dal mondo del commercio: ristoratori, titolari di gastronomie e commercianti liguri parteciperanno alla settimana con menù a base di pesto, degustazioni e vetrine a tema.

La settimana del pesto avrà una risonanza speciale grazie ai “Pestimonial”, tanti liguri famosi che hanno accettato di diventare testimonial del pesto e che racconteranno a tutti il loro amore per la salsa al basilico. E sabato 17 ogni ligure e ogni italiano buongustaio che si rispetti sarà chiamato a invadere Instagram, Twitter e Facebook con le foto di piatti di trofie e trenette sotto l’hashtag #WorldPestoDay, che punta a diventare il più cliccato del giorno facendo del pesto la star del web. L’iniziativa social è stata ideata nell’ambito del progetto europeo Interactive Cities – Urbact del Comune di Genova.

Ho tratto la notizia da un sito web, però non riesco più a rintracciarne il relativo indirizzo web. Me ne scuso.