Da qualche tempo è sempre più frequente imbattersi in pizzerie che propongono come una novità prelibata la PIZZA ALLA ROMANA, detta anche SCROCCHIARELLA. Ma quali sono le differenze rispetto alla classica PIZZA NAPOLETANA? Una dettagliata descrizione (con foto) della preparazione di entrambe la trovate sul seguente link.
“Polpi vivi, pipistrelli e vino di topo. Non la ricetta di qualche stregone, ma alcune delle ricette “bestiali”che in tutto il mondo attirano folle sempre più nutrite di turisti in cerca di esperienze estreme. Dal Giappone, dove si servono vipere con cipolle e vespe selvatiche, alla Polonia, che in carta serve (anche) la zuppa di sangue di anatra. Dall’Islanda, dove va forte la carne di squalo putrefatta alla nostra Italia, dove in molti vanno pazzi per testicoli, budella e bargigli.” Lo segnala il Golosario di Paolo Massobrio, riprendendo uno scritto su La Verità di Jessica D’Ercole. Ho preferito non pubblicare nessuna foto.
C’è un nuovo regolamento CEE sull’agricoltura biologica che entrerà in vigore nel 2021. Ancora più stringenti le regole sulla qualità, le deroghe, la conversione e altre innovazioni, anche in tema di regime di importazione da Paesi terzi del biologico extra Ue etc … Il regolamento è sulla Gazzetta Ufficiale Europea
L’ ufficio Turismo di Nice ha scelto una ventina di ristoranti del territorio per fregiarli con il “label” “Cuisine Nissarde”. Essi dovranno rispettare scrupolosamente le ricette della Pissaladière, della Salades niçoises, i beignets d’artichauts etc etc . Paerallelamente verrà curata l’iscrizione della Cucina Niçoise al Patrimonio Mondiale Unesco.
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