Tutti gli articoli di Luigino Filippi

Secondo Libero , Farinetti qualche volta straparla

trovo e riproduco da: Libero quotidiano.it

“Eataly, il patron Oscar Farinetti straparla al convegno di Mediolanum e le sbaglia tutte

Il sito web “Dissapore.com” si è divertito a raccogliere le castronerie snocciolate dal fondatore di Eataly, Oscar Farinetti, durante la convention di Banca Mediolanum lo scorso 5 marzo. Trentaminuti di intervento in cui l’imprenditore del gusto si è lanciato in mirabolanti affermazioni di antropologia. Si è inerpicato tra i versi di Bob Dylan citando, con una fluency agghiacciante, che nemmeno Matteo Renzi, la strofa del brano “Blowing in the wind”, «de ansuer mai frend is blouin indeuind». Ed ha citato dati opinabili della sulla biodiversità del suolo italico.

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Grande concerto “Arie” a Nizza 31 marzo 2015

Roland Audibert sarà presente a Nizza al concerto di Martedì 31 marzo 2015.

Da non perdere per scoprire questo artista a Nizza

-Al Teatro dell’Opera alle ore 20:00.

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Vinitaly, Vizzari presenta premio giornalistico internazionale “Words of wine”

Eccellenze d’Abruzzo in vetrina al Vinitaly di Verona, grazie alla presentazione del premio giornalistico internazionale “Words of wine” che ha visto la partecipazione di Enzo Vizzari, Direttore delle Guide dell’Espresso. «Vorrei che questo Words of wine diventasse words of wine and food, perché è un peccato limitare al vino questo premio Continua la lettura di Vinitaly, Vizzari presenta premio giornalistico internazionale “Words of wine”

“Gli ignoranti” – vino e libri: diario di una reciproca educazione

Gli Ignoranti, di Étienne Davodeau (Porthos edizioni)

Venti pagine in anteprima dal graphic novel Gli ignoranti, di Étienne Davodeau, pubblicato da Porthos edizioni.

Étienne Davodeau – conosciuto in tutto il mondo per i suoi reportage a fumetti, come Rurale e Un uomo è morto – e Richard Leroy, viticoltore della Loira presso Rablay sur Layon, decidono di trascorrere un anno insieme per imparare uno il lavoro dell’altro e capire se è possibile coltivare una propria individualità creativa nel mercato globale, senza demonizzarlo ma neppure uniformandosi a un gusto minimo comune.