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La recensione: RENE’ Ortosteria a BASTIA DI ALBENGA

BASTIA DI ALBENGA – RENE’(Ortosteria, Cantina e Agriturismo)

Via Massari 18 – Tel. 335 727 6148 – www.biovio.it

Aperto solo la sera dei giorni di mercoledì, giovedi, venerdì, sabato.

E’ il regno di Giobatta Vio, detto Aimone, della moglie Chiara e delle figlie Caterina, Camilla e Carolina. Nel centro del calmo borgo di campagna, nei pressi dell’uscita Autostradale, hanno recuperato costruzioni antiche ed oggi offrono ospitalità autentica in nove appartamenti eleganti. A lato di un grande spazio di spaccio di loro  erbe aromatiche ed olii, nonché ed un altro spazio in cantina per degustazione di loro vini. Per completare l’opera, da poco più di un anno hanno anche aggiunto questo ristorantino indipendente, costituito da un AMBIENTE raccolto in una saletta più mini-dehor (una trentina di coperti in tutto), con sistemazioni e mise en place classicissime nonché dotazioni di cucina di ottima marca. Nessun odore in sala? E’ normale, ma qui non c’è  odore nemmeno in cucina dove non eccede neppure il calore, pur essendo accese le zone a viva fiamma: insomma, attrezzature di gran qualità.

L’accoglienza ed il SERVIZIO sono garbati e sinceri. La cucina di Carolina tramanda ricette contadine locali di nonna Giovanna e di mamma Chiara (ortosteria, l’ hanno chiamata e l’orto l’hanno davvero), ma con un occhio anche al pescato e con ben cinque proposte vegetariane. I piatti sono classici, rispettosi delle ricette liguri, serviti come si deve e in quantità generose. Eccone qualcuno:

Quattro ANTIPASTI (€ 13-16) tra i quali i Calamari, trombette, cuor di bue, taggiasca; oppure le “Scarpette” su crema di trombette e formaggetta d’Alpe. Cinque PRIMI (€ 13-18), tra i quali un indimenticabile Minestrone alla Ligure; oppure le Tagliatelle a coltello au tuccu, porcini secchi. Cinque SECONDI (€ 13-20), tra i quali la Cima come da tradizione, verdure croccanti; oppure la semplice e perfetta zuppa di pescato “nature”. Tre i DESSERT in carta (€ 7) cui si aggiungono quelli della lavagnetta del giorno; cito la semplice e buonissima Ciotola con pesca gialla servita a cucchiaio nel loro pregiato vino Pigato. Per tre portate più dessert si spende quindi da un minimo di 49 euro a un max di 64 euro, compresi i 3 euro di coperto. Esiste anche un MENU DEGUSTAZIONE  (€ 43) di cinque portate, non obbligatorio per l’intero tavolo, ma non divisibile ed abbinabile a vini ad hoc consigliati, maggiorando la spesa  di 25 euro pro-capite. Disponibile infine anche Menu Pasto Vegetariano da costruire/stabilire a seconda delle disponibilità di stagione.

VINI IN CARTA: oltre ai 14 loro vini pluripremiati, certificati “Bio” sin dal 1989, ci sono anche bottiglie di altri produttori, ben selezionate. La bottiglia di primo prezzo è a 22 euro ed esiste anche una possibilità scegliere tra una decina di proposte a calice a partire da 5 euro.

CONCLUDENDO: una sosta raccomandabile per confort, classe, qualità, per chi vuol godersi la vita con la vera cucina locale. Lo si intuisce anche dal fatto stesso che siano aperti soltanto per quattro pasti a settimana e solo a cena: perché durante il giorno devono dedicarsi alle loro coltivazioni e produzioni… Quale miglior concreta certificazione? In ultimo, fatto che non guasta, per questo livello di qualità i prezzi sono onestissimi. Tutti tornano, anche prenotando da lontano…

La recensione. A Finale Ligure: Osteria La BRIGA

FINALE LIGURE – Osteria LA BRIGA – Località Mànie 1 – Tel. 019698579 – 3481493128 – www.labriga.it – aperto soltanto a cena, sabato e domenica anche a pranzo; in inverno chiusi da lunedì a venerdi.

La zona è un vasto pianoro di prati, radure, boschi, frutteti, vigneti, borgatelle agresti di macchia mediterranea e zone diverse una dall’altra, che appaiono all’improvviso prendendo, anche con l’auto, uno dei molti viottoli laterali alla provinciale tra Finale e Noli; non mancano neppure due gigantesche grotte preistoriche, Arma delle Fate ed Arma delle Mànie ed un altissimo precipizio a picco con le scogliere di Noli surplombanti il mare. Vale decisamente la pena di scoprirle (di giorno, s’intende). Venendo dal levante si sale da Noli, mentre venendo dal ponente si sale da Finale Ligure Marina; i primi due chilometri sono di strada stretina da percorrersi con andatura calma che poi si allarga; giungendo presto a destinazione, il parcheggio è facile negli spazi del ristorante (non asfaltati) ma è anche più pratico e comodo sulla provinciale sempre priva di traffico. C’è anche un punto di ricarica per auto elettriche.

AMBIENTE: Si tratta di un complesso che, rilevato nel 2016  dalla attuale proprietà, è stato notevolmente abbellito ed ingrandito: grossomodo direi che l’area di accoglienza è di almeno mezzo ettaro. I tavoli sono sparsi qua e là, in un gazebo del prato, sotto un adiacente giga-pergolato ed anche tra un albero e l’altro nel boschetto di piante secolari. La sera del mio passaggio qualche tavolo di spensierati carnascialanti copriva ogni tanto la conversazione del mio tavolo da quattro, ma anche questo ha “fatto colore“: in fondo siamo in un ritiro agreste in terra battuta e nell’insieme la sosta informale può essere apprezzata come svago liberatorio una tantum. I tavoli sono rustici, con tovagliette di carta di circa 50 cm quadrati, piccolo tovagliolino di carta grande come un fazzolettino. Il SERVIZIO è pratico, veloce e concreto e varia molto da un inserviente all’altro; certo sarebbe gradito che tra un piatto e il successivo non invitassero a continuare con la medesima forchetta (ma ho chiesto di cambiarmela e lo hanno fatto).

La LISTA CIBI dello chef-patron JACOPO LOVISOLO (che non utilizza semilavorati) è visibile solo collegandovi tramite QR Code sul vostro cellulare in quanto non è disponibile su cartaceo. Ben otto piatti sono vegetariani o vegani. Cinque ANTIPASTI (€ 12-15,50), tra i quali segnalo la Melanzana, pesca e salsa Tzatziki, ma la scelta più interessante e completa è l’Antipasto misto il quale, già di suo, mi pare un Mezzopasto. Cinque i PRIMI PIATTI (€ 12-14,50) tra i quali i Tagliolini con generosa grattata di tartufo nero e crema di Parmigiano Reggiano; oppure i Ravioli al Tocco Ligure. Una decina i SECONDI (€ 8- 25) tra i quali (ripetuto qui da circa mezzo secolo) il Galletto alla griglia; sempre che non si preferisca la veganissima Patata e Fichi su fieno con “rinforzo” di rafano. Magnificenti le costate di Grigia Alpina o di Gaia (€ 65 al chilo). Cinque anche i DOLCI (€ 7), tra i quali la Pesca con Amaretti di Sassello, cacao e spuma Malvasia; oppure un invitante Bonet con caramello salato. Al TOTALE DA 40 A 62 EURO, per un pasto completo di tre portate più dessert, non viene applicato alcun coperto. Sono disponibili MENU a 38 e 42 euro, per tavoli di almeno 10 persone.

La CARTA VINI: purtroppo non è stampata ed è anch’essa consultabile soltanto sul QR del vostro cellulare, ma danno una mano ai bisognosi di aiuto alla smanetta; con quattro passi potrete comunque portarvi davanti alla vetrina frigo all’interno del locale. Sono disponibili bottiglie a partire da 20 euro e, nei grandi vini, esempio Krug, troverete prezzi inferiori di un 10% circa rispetto al normale praticato altrove. Notevole l’assortimento di distillati nel bar all’ingresso.

CONCLUDENDO: veniteci finché la bella stagione consente di stare all’aperto. In inverno, con chiusura nei feriali dal lunedì al venerdì, si consuma all’interno, dove il locale ha ancora il fascino immutato rispetto a cinquanta anni or sono e la cui capienza è di soli 30 coperti al massimo con la sistemazione piacevilmente spartana. Prenotate sempre, perché spesso possono essere impegnati in eventi…

La recensione: ad Albenga il ristorante Al Nautico

Albenga – Ristorante AL NAUTICO – Lungomare Andrea Doria 2

Tel. 0182540304 – www.ristorantealnautico.it

Sul lungomare di Albenga, dopo qualche  paziente ricerca per il parcheggio, ecco la struttura sulla spiaggia. Gli AMBIENTI sono due, uno invernale nella  veranda vetrata  e l’altro in estate sul patio compreso tra la passeggiata a mare e lo spazio di deposito/ricovero di tradizionali gozzi in legno tirati a secco e coperti ognuno da teli a strisce bianche e blu, che “fanno” tanto Antica Liguria di pescoei” (dei pescatori). Sarebbe stolto “battersi” per avere uno dei tre o quattro tavoli “fronte gozzi” le cui sedie toccano materialmente  quelle dei tavoli in pari posizione, poiché i restanti altri tavoli, in definitiva, sono a soli due metri di lato e le mise en place sono identiche, ovvero con un bel tovagliato bianco che ingentilisce dei tavoli rustico/chic che fanno piacere. 

Lo chef MARCO SCAPELLATO, da decenni anni ben sicuro di sé ai fornelli, propone: sei ANTIPASTI (€ 16-18, tra i quali le Ostriche selezionate servite con tabasco verde, cipolle agrodolce, emulsioni di verdure, verdure nostrane; oppure le Acciughe croccanti, condiglione di pomodori cuordibue. Quattro PRIMI (€ 19-27), tra i quali gli Gnocchi di patate fatti a mano, leggera fonduta di Toma Brigasca, fiocchi di Fassona piemontese e tartufo estivo; oppure Chitarra dal pastificio Bossolasco, vongole veraci, trombette d’Albenga, profumo di limoni tardivi. Cinque SECONDI (€ 23-32) tra i quali Triglie di scoglio alla beccafico siciliana, cavolo viola stufato e salsa amatriciana; oppure, a 8 euro l’etto, il pesce intero, esibito ante cottura e poi preparato al sale, o alla ligure, con contorni di stagione. Sette DESSERT (€ 7-9), tra i quali il Profumo al pistacchio siciliano, zuppetta di fragole di Albenga, crumble cacao e caramello salato; sempreché non preferiate il loro “Cannolo siciliano fatto a mano in costume da bagno”. VOCI ACCESSORIE: Coperto (€ 4) – Acqua San Pellegrino (€ 4) – caffè (€ 2). Se ne deduce che per un PASTO COMPLETO di 3 portate più dessert, compresi coperto acqua e caffè, si spende da un minimo di € 73 a un max di € 88, più i vini ovviamente.

Una alternativa può essere il MENU DEGUSTAZIONE (€ 42), composto da sei portate, non a sorpresa, ma anzi chiaramente ben descritte in carta, più un dessert deciso dallo chef; menu che viene servito per tutto il tavolo. E’ annunciato un po’ pomposamente  come “percorso degustativo dall’antipasto al dessert per conoscere la nostra filosofia del gusto”; ma non temete ghirigori intellettualistici e auto titillamenti cerebrali per gourmet indomenicati: concretamente sarà una sequenza di buone esecuzioni classiche con le quali mi pare che la cucina assolva degnamente il suo compito di farvi star bene, con generosità.

Il SERVIZIO ha modi un po’ “formali” per un posto da pescatori chic-cheggiante, ma va e viene diligente, fa il suo lavoro con cortesia e non diluisce oltremodo il suo dire… D’altronde in alta stagione ci sono molti avventori ed affluenza da doppi turni per cui può mancare a tratti quel plus che apre ad una simpatica empatia, ma le regole del servizio vengono assolutamente rispettate.

La CARTA VINI è curata da LORENZO DE CARO, Albenganese, il quale snocciola senza farsi pregare le caratteristiche di ogni bottiglia con molta professionalità e, se lo gradite, è anche pronto a consigliarvi. E’ un elenco di una settantina di etichette italiane e straniere ben selezionate, con una pagina di vini disponibili anche a calice. Per ogni bottiglia sono meritoriamente indicati anche il vitigno e la gradazione alcoolica.

CONCLUDENDO: è un indirizzo da segnare in agenda per scovare, in una Riviera sempre più avara di locali autentici, un ritiro lontano dai clamori della movida, dove assaporare un momento di cucina autentica e di buon vivere.

Dolceacqua, ecco la Notte del Gusto sotto al Castello

La Notte del Gusto sotto al Castello (Dolceacqua, Piazza G. Mauro, Téra, mercoledì 4 settembre, ore 19:00) è una rassegna gastronomica organizzata da Cia Agricoltori Italiani, in collaborazione con le associazioni La Spesa in Campagna, Turismo Verde e con il Comune di Dolceacqua.
Piatti gustosi proposti dagli Agriturismi, prodotti tipici del territorio direttamente dalle Aziende agricole, musica di qualità, divertimento: un’occasione unica per assaggiare piatti tradizionali e acquistare prodotti di eccellenza tra cui l’Olio extra vergine di oliva DOP Riviera Ligure, le eccellenti olive taggiasche e i famosi vini Rossese di Dolceacqua DOC, Riviera Ligure di Ponente Pigato, Vermentino e Moscatello di Taggia DOC; il tutto “condito” con la musica della Berben Band.
«Sarà un vero e proprio tour tra gusti e sapori del territorio -commenta la presidente di Cia Imperia, Mariangela Cattaneo -. Grazie all’incontro fra le aziende che fanno parte di Turismo Verde e gli agriturismi di Spesa in Campagna, chi verrà a Dolceacqua avrà modo di scoprire o rincontrare eccellenze enogastronomiche che

Per chi è a Torino, sabato 31 agosto: l’ultima Serata alla Reggia di Venaria

credito foto: guidatorino.com

Questa è l’ultima serata in bellezza. La Reggia di Venaria accoglierà nuovamente i visitatori con la possibilità di visitare il Piano nobile, scoprire le mostre attualmente in corso, sorseggiare un aperitivo al tramonto e ammirare gli incantevoli giardini reali animati dagli spettacoli dal vivo e illuminati dalla luce fioca e romantica di migliaia di candele. Dalle 18.30 alle 23.

Il link per le informazioni e prenotazioni è il seguente: https://www.guidatorino.com/eventi-torino/sere-estate-reggia-venaria-2024