Tutti gli articoli di Luigino Filippi

Anche Il Gambero Rosso prende posizione in difesa della Sardenaira di Sanremo, non equiparabile alle pizze

Il link con le origini, la storia e la ricetta della Sardenaira, è il seguente: https://www.gamberorosso.it/notizie/storia-sardenaira-focaccia-sanremo/?mnuid=1c63gc3ee4g7e0c3e4694583562060486c9952af6185cc16f7e&mnref=s2713%2Co1832c&utm_term=99116+-+Storia+della+sardenaira%2C+la+focaccia+di+Sanremo+da+non+confondere+con+la+pizza&utm_campaign=NL+GIORNALIERA+ITA&utm_medium=email&utm_source=MagNews&utm_content=10003+-+4164+%282025-02-10%29

La recensione: Chez Louis, ristorante a Bordighera

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Chez LOUIS – Corso Italia 30 – Tel. 0184 261603

www.chezlouis.it – NON EFFETTUA RIPOSO SETTIMANALE

A circa 200 metri dal capace parcheggio della stazione FF.SS., lo individuerete subito nella zona semipedonalizzata grazie alla scritta laterale sulla tenda bianca del dehor, contornato da vasi di piante. Ma è la sala interna la zona di maggior fascino casual-romantico, con un sottofondo musicale lounge purtroppo un po’ da “dormia” che si direbbe di trasferito dal web, a volume adatto a “privacyzzare” le conversazioni rispetto ai tavoli vicini. Gli arredi sono di gusto, una parete è coperta da esposizione di bottiglie importanti, non mancano quadri e sculture, c’è illuminazione strategica, grande tavola che si direbbe “per gli amici”a lato dell’ingresso, tavoli quadrati pratici non troppo grandi, con una mini lampada, tovagliette grigio-marrone sintetiche, tradizionale tovagliolo in cotone di un candido bianco che fa piacere, cestinetto con pane di campagna a fette.

Dalla ricca CARTA CIBI ecco alcune proposte: PER INIZIARE: Sardenaira di nonna Maria (€ 14); oppure il Frittino di calamari, ciuffetti e acciughe (€ 12). ANTIPASTI: Parmigiana di polpo con stracciatella (€ 18), oppure Selezione di 6 ostriche Fin de Claire ( € 22). PRIMI: Gnocchi con crema di Castelmagno e tartufo nero di Seborga (€ 20), oppure Chitarrone Verrigni alle vongole veraci con pomodorini (€ 20). IL MARE: Gran fritto misto del golfo Ligure (€ 25), oppure Tataki di tonno con Ponzu (salsa di soia agli agrumi) e verdure in padella (€ 26). LA CARNE: Filetto garronese lardellato ed affumicato con composta di cipolle di Tropea (€ € 32). DESSERT: Semifreddo allo zabaione con la sua mousse (€ 9). Il Coperto è di 3 euro. In stagione dispongono di Tartufo Bianco d’Alba. C’è anche una paginata di proposte di PIZZA, che però mi pare poco richiesta ma che a volte mi è tornata provvidenziale sul tardi, nel dopo-teatro (che è a pochi passi).

La CARTA VINI è su tablet con conseguenti facilità (o difficoltà) di consultazione a seconda della vostra confidenza con lo “strumento”. Per quanto mi riguarda, stanco di smanettarlo ogni volta, con l’aiuto del valido maitre storico (che s’intende anche di vini), ho scelto un buon Champagne base, ancora in carta ad un accettabile rapporto Q/P (€ 60).

Il SERVIZIO è effettuato con sorriso a 32 denti dal polivalente patron JEAN PIERRE NOVEMBRE, dallo “storico” MAURO (qui già dai tempi del mitico papà Benito) e il giovane MARIO. Tutti si danno da fare “alla pari”, attenti soltanto al vostro confort ma, salvo non manifestiate diversamente, potete curare voi stessi la mescita del vino; qui non praticano neppure lo “sport” della “corsa” al rimpiazzo della bottiglia dell’acqua, come sempre più spesso si può notare altrove.

CONCLUDENDO: è un locale  “che va” ed è spesso preso da eventi e cerimonie (che mi dicono organizzi anche oltre confine) e, provvidenzialmente non ha giorni di chiusura settimanale. Ma è bene prenotare sempre!

Champagne: meno 10% gli ordini nel 2024, secondo la Revue du Vin de France

In effetti chi frequenta i ristoranti l’ha già constatato dal vivo. Per quanto riguarda l’Italia hanno influito certamenter: 1) il rincaro dei prezzi dello Champagne – 2) Il miglioramento continuo della qualità dei migliori Spumanti Classici italiani le cui versioni normali Trento Doc e Langhe costano la metà rispetto agli Champagne – 3) Il fenomeno Prosecco che, a prezzi ancora inferiori sta facendo avvicinare al mondo delle “bollicine” anche i giovani che prima sceglievano vini “fermi”…

Cosi titola e scrive La Revue du Vin de France:
“Une morosité politique et économique ambiante” : le champagne fait grise mine en 2024 mais est confiant en l’avenir
Le champagne a perdu de son pétillant en 2024 avec une baisse de l’ordre de 10% des expéditions sur fond d’incertitudes économiques et politiques, mais la filière estime que ce recul ne reflète pas la consommation qui a mieux résisté.

A Sanremo il REVE BISTROT dell’Hotel Europa Palace *****

SANREMO – REVE BISTROT DELL’ HOTEL EUROPA PALACE*****

Corso Imperatrice 27 – Tel. 0184715000 – europapalacesanremo.com

Il sito web dell’hotel cinque stelle si apre con dichiarazioni impegnative: “Lo storico hotel, punto di riferimento dell’ospitalità della Riviera Ligure dal 1874, è stato completamente ristrutturato, con un’atmosfera elegante e contemporanea” – “La nostra filosofia si fonda su una storica tradizione di accoglienza coniugata con una visione contemporanea di ospitalità”. Cosa desiderare di più? Per il “FOOD” sono annunciati 1) un Roof Top Garden per eventi, 2) un Bistrot, con annessa una zona privé per cene private per 8-10 persone, 3) un ristorante di tono, la sala colazioni ed il bar.

Eccomi quindi qui, in assoluto anonimato, a quattro giorni post apertura, entrando dall’ingresso indipendente: “Dov’è il ristorante?”, chiedo entrando tra una consolle di accoglienza e il vicino banco bar. R: “Questo è il Bistrot, perché il ristorante principale non è ancora aperto”. Mi accomodo all’ultimo tavolo. L’ AMBIENTE è moderno, efficacemente climatizzato, i colori delle pareti sono chiari, il soffitto è scuro e da esso troneggia un poderoso ulivo …. pendente al contrario, l’ illuminazione è razionale ed efficace, la musica di sottofondo è di ottima qualità (un “po’ su” di volume), le sedute di color verde pisello offrono poltroncine e divanetti perimetrali (purtroppo occupati per metà dai pastrani e giubbotti dei clienti). I tavoli sono da due, quadrati e quindi facilmente interscambiabili, hanno tovagliette beige ovali in ecopelle, un grande e serio tovagliolo in stoffa, una fiammella accesa, posate inox con appoggio piano, stoviglierie classiche. L’insieme del bistrot risulta animato e cangiante, anche simpaticamente a seconda del momento e della clientela eterogenea, inoltre da questo ambiente pratico e razionale, c’è anche vista romantica verso il “flon flon” delle trionfali collane di luminarie splendenti nei dintorni (dalle ampie vetrate a nord).

La CUCINA dello chef EMANUELE ROSSSI, dai reputati precedenti lavorativi ? Eccone LA CARTA, che  inizia con il titolo: DA CONDIVIDERE (€ 4–25) con sei proposte: dalla Sardenaira tiepida secondo la ricetta sanremasca rigorosamente rispettata, fino alla Selezione di mosciame di tonno rosso, pesce spada affumicato. La carta prosegue con cinque ANTIPASTI, tra i quali cito i Gamberi di Sanremo crudi, jus di pomodoro, bottarga, panna al fieno, oppure il Tre volte carciofo, olio alla menta, gel al prezzemolo, latte all’aglio. Si prosegue con cinque PRIMI (18-23) tra i quali i vellutati Mandilli de sea fatti in casa, pesto alla genovese (molto “leggero”) e tartare di gamberi rosa, oppure il Risotto agli agrumi e rosmarino, anguilla, sugo d’arrosto. Seguono cinque SECONDI (€ 23-29) tra i quali il Trancio di baccalà gratinato alla Ligure; oppure i Totani alla plancia, chimichurri (erbette secche), Aceto Balsamico Tradizionale di Modena. I CONTORNI (€ 8) a scelta sono quattro, tra i quali il Bouquet del contadino con pomodoro ciliegino appassito e lampone, oppure gli Asparagi, goma dressing (salsa giapponese), sesamo dorato e nero tostati. Si termina con SORBETTI e GELATI(€ 7-10) tra i quali “l’irrinunciabile Sorbetto al limone nella versione “vestita” ovvero con limone, in zeste confit, candito ed anche conforme ai dettami Peta Crispy”. Lo chef è decisamente bravo, ha esperienze internazionali e dà l’idea di voler rispettare molto chi preferisce la Cucina Mediterranea Ligure e locale, pur senza rinunciare a qualche guizzo di fantasia, riuscito. Ogni portata viene servita in quantità seria. Dimenticavo: nel cestinetto i tre tipi di pane (anche a fette) e i grissini sono tiepidi e di qualità.

Il SERVIZIO, pur con il gran daffare nel sabato sera del 4° giorno di apertura, è stato molto professionale e non ha fatto trasparire i pur comprensibilissimi affanni che la situazione di fatto della sala, avrebbe giustificato la sera del mio passaggio: brava Federica!

CARTA VINI: la carta è ben fornita e si apre con un bell’assortimento di “bollicine” italiane e straniere, molte sotto ai 30 euro. Sono disponibili anche vini serviti a calice (un Berlucchi € 8).

CONCLUDENDO: benvenuti a Sanremo; il prossimo appuntamento è per la recensione del ristorante gourmet che spero di imminente apertura.