Appena arrivato di fronte al ristorante Casa della Rocca di Dolcedo (Imperia) con la teoria di dehors mi è venuto d’istinto un pensiero: RESISTETE!!! Anche all’interno il locale è intimo e famigliare, così come lo staff con lo chef Fabio Maiano e sua moglie Valeria Rolando in sala (vedi foto sotto insieme a Samauele Maio al centro), che avevamo trovato, pensate un po’, a Fobello, nel locale d’albergo aperto da Cesare Battisti del Ratanà con la complicità di Vulaiga. Via allora con un buon polpo verace di scoglio, salsa al Vermentino e primizie estive, le linguine di Felicetti al pesto, il risotto con polvere di pomodoro, capperi di salina, acciughe, chips di aglio di Vessalico e clorofilla. Da provare la nostra bouillabaisse con gambero di Oneglia, scampo, molluschi e pescato del giorno, ma anche la superba spalletta di agnello delle Dolomiti lucane cotto al BBQ con zucchine trombetta dell’orto. Buoni anche i dolci e la piccola pasticceria. (Paolo Massobrio) via ripalta – tel. 0183682648
Di fronte al Casinò, il locale è una amena ed ampia terrazza quasi completamente verandata, con copertura retrattile a comando elettrico, un AMBIENTE tirato a lucido, con uno stuolo di vellutati divanetti azzurrini circolari che ne rendono più intimi gli spazi. C’è anche una propaggine di terrazza completamente all’aperto verso le palme della passeggiata Imperatrice che offre il meglio nelle serate di piena estate. A monte c’è una estesa parete attrezzata, il lounge bar, vero regno del superbarman che con molta perizia “gioca bene le sue carte” scegliendo fra 200 bottiglie ed una bella collezione di Gin, per preparare aperitivi, cocktail ed adatti liquori da meditazione a chi desidera prolungare il fine pasto.
Ai tavoli le mise en place sono funzionali. Sul loro sito sono fotografati tovagliati completi, ma la sera del mio passaggio ho trovato soltanto dei simpatici runner passanti in stoffa oppure, ai tavoli in balconata, delle tovagliette ovoidali in ecopelle impermeabile scura, refrattaria verso briciole e liquidi. I tovaglioli però erano rigorosamente in stoffa. In tavola anche un piccolo abatjour a batteria, una confezione di Olio EVO di Taggiasca di buona etichetta, sale rosa dell’Himalaya e quant’altro è necessitato nel seguito a seconda delle portate.
La CUCINA è polivalente, come è ovvio in un locale che accoglie anche clientela internazionale eterogenea con orario continuato. Il terzetto ai fornelli, capitanato da CLAUDIO, di origine Albanese in Italia dall’età di 8 anni, per anni già allo Chez Louis di Bordighera, provvede ad una carta che inizia con “I NOSTRI CRUDI”, dal Sashimi (€ 20) sino al Plateau Royal (€ 180), con possibilità per il cliente di personalizzare il plateau secondo il proprio piacimento. Seguono nell’elenco dieci ANTIPASTI (€ 13-23), tra i quali un Flan di zucca e marroni con fonduta al Castelmagno e polvere di amaretto; oppure il Polpo alla vampa con purea di patate e verdure. Otto i PRIMI PIATTI (€ 17-24) tra i quali lo Spaghetto trafilato al bronzo, all’astice. Dieci i SECONDIPIATTI (€ 19-45) tra i quali il pescato di mare all’onesto prezzo di 7-8 euro l’etto. Oppure, desiderando della carne, un buon Filetto alla Rossini. La scelta su sei DOLCI (€ 10) chiude la sosta, ad esempio, con Cheese cake dello chef.
Il SERVIZIO, giovane, gentile e non eccessivamente formale, si tiene piuttosto appartato, serve senza infierisce con tiritere e spiegoni sui piatti, non incalza con rabbocchi continui il vostro bicchiere lasciando che siate voi a servirvi a piacimento, salvo ovviamente voi facciate un cenno. A proposito di CARTA VINI: le etichette sono centinaia, ben assortite, anche di stranieri ed hanno prezzi normali; io ho apprezzato a tutto pasto un Cabochon Doppiozero 2016 Monterossa Franciacorta Brut Nature a 45 euro, a giusta temperatura, con secchiello.
Il loro sito indica che sono aperti in qualunque momento della giornata e fino a tarda notte; certo il momento migliore è quello del cambio luce del tramonto con sullo sfondo le palme della passeggiata Imperatrice. Nella domenica sera del mio passaggio tutto era calmissimo con sottofondo musicale lounge (“da dormia”: Elevation dei Comfort poi Islands sempre dei Comfort & Amparo), ma spesso, proprio la domenica sera organizzano delle SERATE GLAMOUR, molto frequentate, con Aperitivo Show Cooking alle 19.30, seguito da cena e Party Dopocena alle 22.30, con promettenti “isole gastronomiche” di alta qualità e bella clientela il loro link è il seguete: gaudente … Sanremo è Sanremo, ovviamente!
L’allenatore, che è anche proprietario della Azienda agricola SAFE, tenuta la Rimesa, 50 ettari in comune di Montaione, avrebbe dichiarato a Italia Oggi: “Allenare e produrre vino hanno molte analogie. Entrambe le attività permettono di lavorare all’aria aperta, creare strategie, contenuti e trovare soluzioni. Poi naturalmente ci sono i risultati…”. Speriamo che il suo vino, denominato Bordocampo, in questa annata 2024 gli venga ottimo come le precedenti annate.
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