L’Italia è spocchiosa verso i turisti ricchi?

brtrimgn12Dal Corriere.it ho estrapolato alcuni passaggi di una intervista a Briatore, parlando del suo libro “Sulla Ricchezza”: 1) l’Italia dall’alto di un’arroganza intellettuale diffusa, che deriva da un patrimonio storico, artistico, paesaggistico unico al mondo, si permette la sciccheria di sbattere la porta in faccia ai ricchi. Come scriveva Montanelli, “Quando un italiano vede passare una macchina di lusso, il suo primo stimolo non è averne una anche lui, ma tagliarle le gomme». Non si pensa che «dietro un patrimonio accumulato ci sono idee, coraggio, capacità manageriali o imprenditoriali, fatica, dedizione, sacrifici». 2) ” Come è possibile che il nostro portale ufficiale del turismo, Italia.it, sia in sei lingue, mentre quello spagnolo, per dirne uno, ne contava una trentina. 3) Per la festa di laurea di Fahd al-Saud, principe saudita appassionato di Topolino e Paperino al quale il parco di Walt Disney è stato «riservato» per tre giorni (e 15 milioni di euro)… 4) Il ceto medio è diventato il bancomat dello Stato»; «Le tasse complessive sulle imprese arrivano al 67 per cento»), è rappresentata da Milano: «Ha vinto la sua partita dopo l’Expo, ha cambiato faccia, è diventata la terza città preferita al mondo per lo shopping di altissimo livello». E si ritorna lì, alla ricchezza. Piacerà o no, ma ci sono persone che spendono anche 10, 20, 30 mila euro al giorno, in vacanza. Perché non farglieli spendere in Italia?

Per tutti i dettagli l’articolo completo è sul sito il seguente:  http://www.corriere.it/cronache/17_aprile_20/flavio-briatore-libro-sulla-ricchezza-turismo-tasse-9b64c18e-2605-11e7-83cc-292021888e47.shtml