Il Noma di Copenaghen ( chef René Redzepi) chiude dopo 13 anni di attività. Per prenotare occorreva sino a un anno di anticipo. Si spendeva sui 250 euro vini esclusi. Nella sua cucina si utilizzavano, tra gli altri, cibi fermentati, erbe, radici, funghi e muschi selvatici e c’era un tavolo da 8 commensali aperto a tutti, senza tovaglie (parrebbe dalle foto), come da non igienica usanza trendy. Questa chiusura mi ha ricordato il famoso Ferran Adrià e la sorte di altri bravi cuochi innovativi . I buoni ristoranti con cucina di tradizione invece non chiudono mai…