“La nostra cucina nel mondo? «Benissimo! Piace perché è facilmente replicabile. Pasta e riso possono farli tutti. Chi è bravo mette poi fantasia nel sugo. Lo stile italiano, in genere piace perché riconoscono che alle spalle abbiamo una grande e profonda cultura».
Un po’ di merito è anche dei nostri super chef? «Assolutamente no! La vera cucina italiana è quella delle trattorie che fanno bene, con passione e prodotti di qualità, i piatti della tradizione. Io sono da sempre contro le stelle regalate dalla guida dei copertoni… e contro il narcisismo degli chef. Per me esistono i ristoratori e i cuochi. Questi ultimi, però, devono rimanere in cucina. Noi abbiamo 300 cuochi in 23 ristoranti che servono oltre 2500 pasti al giorno eppure nessuno sa come si chiamino e che volto abbiano. A New York uno è andato a parlare in tv mentre avevamo un ricevimento al Cipriani. Lo abbiamo licenziato”
Questo un piccolo stralcio della interessante intervista di Cipriani alla Gazzetta dello Sport. Il link per l’intera intervista (su Gazza Golosa) è il seguente:
http://gazzagolosa.gazzetta.it/2017/01/21/arrigo-cipriani-intervista/