a) – Il buon cliente lo riconosci dalla telefonata per prenotare il tavolo. Ti dà subito nome n° telefonico e chiede se il ristorante ha particolarità (es: giacca, no animali, etc). Quelli che telefonano dicendo “m’hanno detto che da voi se magna bene” non offrono aspettative positive.
b) – Il buon cliente si concede, entra subito in intimità
Si siede, si guarda intorno, ha curiosità di conoscerti, ma soprattutto ha voglia di conoscere e assaporare.
c) Il buon cliente sa come si sta a tavola
Conosce il bon ton e le regole dello stare a tavola, sa come sedere, sa impugnare e usare le posate, etc….
d) – Il buon cliente è un esperto, ne sa a volte più degli addetti ai lavori
Chiede la provenienza degli ingredienti, le tecniche di cottura, come è stato preparato un piatto. E a volte, ne sa più di noi. Ed è una bella soddisfazione.
e) – Il buon cliente vuole godere e non giudicare
Il cliente perfetto è quello che sa in che tipo di ristorante sta andando e perché e cosa vuole mangiare.
f) – Il buon cliente chiede un aperitivo e uno stuzzichino mentre sfoglia il menu e non darà mai del tu al cameriere.
Mentre legge i vari piatti proposti e magari sfoglia poi le carte dei vini, dice, dando del Lei, ovviamente: ” Per favore mi porti un aperitivo e un apetizer.”
Quanto sopra è tratto da “CronachedelGusto” un articolo a firma Giorgio Vaiana. che ho sintetizzato/tagliato aggiungendo anche qualcosa di mio. Per altri dettagli e per conoscere questo interessante sito il link è: www.cronachedelgusto.it